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Dante Alighieri
Fiore

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  • XX. L’Amante e Bellacoglienza.
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XX. L’Amante e Bellacoglienza.

 

Udendo quella nobile novella
Che que' genti messag[g]i m'aportaro,
fortemente il cuor mi confortaro
Che di gioia perdé' quasi la favella.
Nel giardin me n'andà' tutto 'n gonella,
Sanz'armadura, com'e' comandaro,
E sì trovai quella col viso chiaro,
Bellacoglienza; tostossé m'apella,
E disse: «Vien avanti e bascia 'l fiore;
Ma guarda di far cosa che mi spiaccia,
Ché·ttu ne perderesti ogne mio amore».
Sì ch'i' alor feci croce de le braccia,
E sì 'l basciai con molto gran tremore,
forte ridottava suo minaccia.




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