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Dante Alighieri
Fiore

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  • CLXVII. La Vec[c]hia.
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CLXVII. La Vec[c]hia.

 

«La lupa intendo che, per non fallire
A prender ella pecora o montone,
Quand'e' le par di mangiar [i]stagione,
Ne va, per una, un cento e più asalire.
Così si dé la femina civire
Sed ella avesse in sé nulla ragione:
Contra ciascuno riz[z]ar dé il pennone
Per fargli nella sua rete fedire;
Chéd ella non sa quale riman preso,
Insin ch'ella no·gli à tarpata l'ala,
Sì dé tener tuttor l'aiuol su' teso,
E prendergli a' gheroni e a la sala;
Ma se sapesse, o ch'ell'avesse inteso,
Ch'e' fosse pover, gittil per la scala.




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