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Dante Alighieri
Fiore

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  • CXCVIII. L'Amante e la Vec[c]hia.
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CXCVIII. L'Amante e la Vec[c]hia.

 

Al[l]or sì fecer fine al parlamento.
La Vec[c]hia se ne venne al mi' ostello,
E disse: «Avrò io sorcotto e mantello
Sed i' t'aporto alcun buon argomento
Che ti trarrà di questo tuo tormento?».
I' dissi: «Sì, d'un verde fino e bello;
Ma, sì sacciate, non fia san' pennello
Di grigio, con ogn'altro guernimento».
D'Amico mi sovenne, che m disse
Ched i' facesse larga promessione,
Ma 'l più ch'i' posso, il pagar soferisse:
Avegna ch'i' avea ferma 'ntenzione
De dar ben a coste', s'ella m'aprisse,
Che quell'uscisse fuor della pregione.




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