Il formatore dei
novizi
1.
Il Maestro dei novizi ha lo specifico compito di iniziare i
giovani alla vita consacrata. In tale impegno si pone costantemente alla
“scuola” dello Spirito:
- per conseguire la “piena maturità in
Cristo”;
- per testimoniare con la vita, la
profezia e la gioia della “sequela”.
2.
Compenetrato dello spirito dell’Istituto, assunto nella sua
vitalità, suscita nei novizi un senso di serena appartenenza e una graduale
apertura alla missione.
3.
Nel compito specifico che è chiamato a svolgere, il Maestro
presta attenzione ai ritmi delle singole persone affidateli, per favorire la
interiorizzazione dei valori e dei contenuti proposti.
4.
In atteggiamento di permanente disponibilità. Accanto ai
novizi, il Maestro:
- cura e valorizza il colloquio personale come momento
qualificante di formazione e
di discernimento delle motivazioni fondanti la scelta della
vita consacrata;
- aiuta ciascuno a rileggere la propria esperienza di vita
e i diversi avvenimenti alla luce della Parola di Dio, per educare a una
visione e a una mentalità di fede;
- avvia e segue il giovane nel cammino di orazione e di
fedeltà alla vita sacramentale e
nella assunzione dei valori della
“sequela”;
- inizia i novizi alla lettura meditata delle Regole e
Norme dell’Istituto.
5. Opera in
stretta collaborazione con i suoi superiori:
- rimane aperta alle sollecitazioni
che li vengono dai diversi ambienti formativi
frequentati dai giovani, e dalle
persone sperimentate con le quali si confronta e/o
collabora;
- mantiene i contatti con gli altri
responsabili della formazione;
- è particolarmente attento alla
specifica finalità del Noviziato in ordine alla
preparazione alla Professione dei
Voti. In tal senso, offre elementi di valutazione,
circa il cammino del novizio, ai
superiori maggiori, chiamati a decidere
l’ammissione dei candidati alla prima
Professione. (Ibid., pp. 51-52).
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