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Francesco Guicciardini
Considerazioni intorno ai discorsi del Machiavelli sopra la prima deca di Tito Livio

IntraText - Concordanze

el
    Libro,  Capitolo, Capoverso
1 1, 1, 2| di quelle che hanno avuto el principio libero; perché 2 1, 1, 2| sono cresciute o no secondo el sito, la instituzione e 3 1, 1, 2| cominciare a crescere, avendo el principio subietto a altri; 4 1, 1, 3| El principale fondamento della 5 1, 1, 3| vogliono governarsi secondo el commune uso del mondo, come 6 1, 2, 1| E' non è dubio che el governo misto delle tre 7 1, 2, 1| qualunque spezie è tolto el buono e lasciato indrieto 8 1, 2, 1| buono e lasciato indrieto el cattivo; che è el punto 9 1, 2, 1| indrieto el cattivo; che è el punto a che bisogna avvertire, 10 1, 2, 1| questo articolo, dico che el frutto del governo regio 11 1, 2, 1| sono nello arbitrio di più. El male che ha è, che, se si 12 1, 2, 1| disordini. Ed ancora che el re si facessi per elezione, 13 1, 2, 2| uno governo che participi el più che si può del bene 14 1, 2, 2| impossibile participi tutto el bene e fugga tutto el male, 15 1, 2, 2| tutto el bene e fugga tutto el male, e bisogna contentarsi 16 1, 2, 2| ordinandolo così se ne caverebbe el bene di avere uno occhio 17 1, 2, 2| quello bene che ha con seco el potere uno solo deliberare 18 1, 2, 2| questo non si può avere sanza el pericolo che non sia in 19 1, 2, 2| sia in potestà sua voltare el regno a tirannide, minore 20 1, 2, 2| grave pericolo. Sia adunche el re, cioè el capo che rapresenti 21 1, 2, 2| Sia adunche el re, cioè el capo che rapresenti quello 22 1, 2, 2| romani, se bene avevano el senato e qualche immagine 23 1, 2, 2| che fu loro facile voltare el regno a tirannide, come 24 1, 2, 2| perpetua ma annua; dove el principe viniziano è perpetuo, 25 1, 2, 3| potrebbono fare facilmente. El male è, che trovandosi la 26 1, 2, 3| utile a loro e deprimono el populo; e non avendo termine 27 1, 2, 4| si può di bene e fuggire el male, che gli ottimati non 28 1, 2, 4| famiglie, ma che di tutto el corpo della città, cioè 29 1, 2, 4| cose ardue, cioè che sia el fiore degli uomini prudenti, 30 1, 2, 4| ed anche perché, essendo el numero largo, si potrà sperare 31 1, 2, 4| non di fare legge sanza el consenso del populo, acciò 32 1, 2, 4| minori; ma appartenga a loro el consultare e deliberare 33 1, 2, 4| sorte di uomini, ma di tutto el corpo della città; ebbongli 34 1, 2, 5| legge che gli uomini; ed el fine di tutte le deliberazione 35 1, 2, 5| universale. Di male vi è, che el popolo per la ignoranzia 36 1, 3, 1| paritate terminorum, piace più el bene che 'l male; e se alcuno 37 1, 3, 2| nobilità cioè e' patrizi; el quale effetto risultava 38 1, 3, 2| risultava in quattro modi: el primo, che avendo la plebe 39 1, 3, 2| corpo che non avessi capo; el secondo, per la autorità 40 1, 3, 2| di uno solo de' tribuni; el terzo, col potere mettere 41 1, 3, 2| innanzi al popolo nuove legge; el quarto, col chiamare al 42 1, 3, 2| facevano quello che dice el Discorso, cioè che e' tribuni 43 1, 4, 2| disunione tra la plebe ed el senato che facessi Roma 44 1, 4, 2| autorità ne' re, non poteva el senato per sé medesimo opprimere 45 1, 4, 2| e quello che non faceva el senato di pensare a' commodi, 46 1, 4, 2| perfetta. Fu adunche utile el rimedio che si pose alle 47 1, 4, 2| sedizione, ma non già utile el non levare da principio 48 1, 5, 1| Io non intendo el titolo della quistione, 49 1, 5, 1| quistione, cioè che voglia dire el porre la guardia della libertà 50 1, 5, 1| dire in chi ha a essere el governo, o ne' grandi o 51 1, 5, 1| ed e' nobili e la plebe, el magistrato de' tribuni che 52 1, 5, 3| una che conservi; perché el governo della plebe non 53 1, 5, 3| acquistare né per conservare, ed el governo di Roma era misto, 54 1, 5, 3| republiche, che prepongono el governo degli ottimati a 55 1, 6, 1| plebe alla guerra, come per el piccolo numero de' patrizi 56 1, 6, 1| necessario tenerla contenta; ed el non volere fare questo e' 57 1, 6, 1| quali cessorono subito che el governo fu communicato, 58 1, 6, 1| communicare interamente el governo alla plebe, avessino 59 1, 6, 1| principali, e' quali appetivano el governo, né vi potevano 60 1, 6, 1| fussi impossibile ordinare el governo in modo che tra ' 61 1, 6, 1| e di creare e' tribuni; el quale magistrato, pacificata 62 1, 7, 1| diventa importante per el terrore che agli altri; 63 1, 7, 2| accusazione sia giudice el popolo, el quale non intende 64 1, 7, 2| accusazione sia giudice el popolo, el quale non intendeesamina 65 1, 7, 2| più di cinquanta. E certo el modello della quarantia 66 1, 7, 2| non sia bene fare giudice el popolo delle accusazione, 67 1, 7, 2| superficie ed e' titoli, non el fine a che si tenda, è prima 68 1, 7, 2| alla voluntà del popolo; el simile Manlio Capitolino, 69 1, 7, 2| al quale bisognò creare el dittatore, perché insino 70 1, 7, 2| la pratica di farsi re, el popolo lo seguitò.~ 71 1, 8, 1| difficile e forse impossibile el levarle; perché quando nasce 72 1, 8, 1| più inclinata a credere el male che el bene? Ed anche 73 1, 8, 1| inclinata a credere el male che el bene? Ed anche non mancano 74 1, 8, 1| eccessiva, con le quali, essendo el governo di Firenze disordinatissimo 75 1, 8, 1| messer Giovanni Guicciardini; el quale è vero che fu calunniato 76 1, 9, 1| tanto nella autorità che el progresso del tempo e la 77 1, 9, 1| reprensione. A quello che dice el Discorso che Romolo spettò 78 1, 9, 1| considerare la vita di Romolo, el quale, se bene mi ricordo, 79 1, 10, 1| El titolo di questo Discorso 80 1, 10, 1| cagione, e tanto più se el governo contro al quale 81 1, 10, 2| sono debitori di cancellare el peccato d'averla usurpata. 82 1, 10, 2| modo di vivere, giudica che el sommo bene sia nella potenzia, 83 1, 10, 2| potenzia, e non cognoscendo el frutto di quella gloria, 84 1, 10, 2| la tirannide. Sanza che, el pericolo lo può ritenere, 85 1, 10, 2| più sicuramente, perché el governo restò in mano degli 86 1, 10, 3| È altro el caso di quelli che sono 87 1, 10, 3| giustamente, in modo che merita el nome di essere buono principe; 88 1, 10, 3| non so quali che riduchino el regno a quella perfezione 89 1, 10, 3| o e' più prossimi abbino el regno per eredità, ma che 90 1, 11, 1| assai potente; perché se el primo re di Roma fussi stato 91 1, 11, 1| quelle fu facile disporvi el popolo romano. E che questo 92 1, 11, 1| mostra che, morto Romulo, el popolo ancora ferocissimo 93 1, 11, 1| quelle della pace; e che el primo fussi quello della 94 1, 12, 1| altri. Ma non so già se el non venire in una monarchia 95 1, 12, 1| grandezza alcuna, essendo el costume delle republiche 96 1, 12, 2| non milita in uno regno el quale è più commune a tutti 97 1, 14, 1| repugna lo esemplo di Papirio, el quale avendo avuto la relazione 98 1, 16, 1| acceso nel petto degli uomini el desiderio della libertà 99 1, 16, 1| uomini assai equali. Ma sotto el principato alcuni sono grandissimi, 100 1, 16, 1| grandissimi, altri piccoli, perché el principe o per bisogno o 101 1, 16, 2| libertà, per disperare manco el popolo, per violentare manco 102 1, 16, 3| è stato libero; né ci è el migliore remedio a poterla 103 1, 16, 3| esperienzia in Firenze, che quando el governo che succede alla 104 1, 16, 3| trovandosi buone facultà come ha el più delle volte chi è stato 105 1, 16, 3| cittadini, si riposano e godono el suo. E lo assicurare gli 106 1, 16, 3| l'avergli a sospetto ed el travagliargli non la lasciano 107 1, 16, 4| hanno avuto condizione sotto el tiranno, quanto gli uomini 108 1, 16, 4| condizione se non sotto el tiranno. Guardisi sopra 109 1, 16, 4| quali nascono ogni volta che el governo non è bene ordinato, 110 1, 16, 4| erano stati inimici; ed el perseguitare doppo el '26 111 1, 16, 4| ed el perseguitare doppo el '26 acerbamente sanza distinzione 112 1, 16, 5| principe che abbia inimico el popolo, poi che questo anche 113 1, 16, 5| radice della inimicizia è el desiderio della libertà, 114 1, 16, 5| questo desiderio, né mai el tiranno con tutti e' buoni 115 1, 16, 5| hanno altro tormento che el desiderio della libertà, 116 1, 16, 5| per compiacere al popolo. El remedio adunche che ha el 117 1, 16, 5| El remedio adunche che ha el principe, è, o farsi partigiani 118 1, 16, 5| siano potenti a opprimere el popolo, overo col battere 119 1, 16, 5| battere ed annichillare el popolo di sorte che non 120 1, 23, 1| dalla conclusione che fa el Discorso, ancora che sia 121 1, 23, 1| verissima, si possa riprendere el partito che d'accordo feciono 122 1, 23, 1| in modo che la perdita ed el guadagno furono pari; e 123 1, 23, 1| ragione principale fussi el cognoscersi pari di forze, 124 1, 23, 1| pruova di chi ha a essere el dominio. E se bene pare 125 1, 23, 1| bene pare troppo resoluto el mettersi a sì presto sbaraglio, 126 1, 23, 1| mettersi a sì presto sbaraglio, el tôrsi la facultà di potersi 127 1, 23, 1| contendere la fortuna, ci è el contrapeso che tutte le 128 1, 23, 2| di buono occhio; perché el sito può essere tale che 129 1, 23, 2| ragione si può sperare tenere el passo, o almanco perderlo 130 1, 23, 2| condizionato in modo che el torgli tempo importi assai, 131 1, 23, 2| pruova di proibire a' romani el transito dello Ellesponto. 132 1, 23, 2| Ellesponto. Bisogna che el capitano sia perito, e consideri 133 1, 23, 2| perito, e consideri bene el sito e le qualità degli 134 1, 23, 2| facile a considerare se el luogo è di qualità che possa 135 1, 23, 3| sperare di potere tenere el passo allo inimico, perché 136 1, 23, 3| Vegga se almanco gli importa el fargli perdere tempo, e 137 1, 23, 4| mancano, ma perché è difficile el farlo.~ ~ ~ 138 1, 24, 1| avere offeso non altri che el padre e loro medesimi, di 139 1, 24, 1| sarebbe stato più reprensibile el popolo romano d'averlo condannato, 140 1, 24, 1| regola di potere compensare el male col bene, che, come 141 1, 24, 1| col bene, che, come dice el Discorso, saria pernizioso, 142 1, 26, 1| remediforti, a fondare el principato, e se vi è alcuno 143 1, 26, 1| non è sufficiente remedio el trattarli bene, perché non 144 1, 26, 1| debolezza. Però bisogna che el principe abbia animo a usare 145 1, 28, 1| governo ne fussi causa, perché el governo ateniese fu meramente 146 1, 28, 1| importante; ma in Roma, se bene el popolo ebbe la parte sua, 147 1, 28, 1| senato, ed alla plebe fu el contrapeso della potenzia 148 1, 28, 2| sospettare di loro; e dove el governo è misto, non è né 149 1, 29, 1| uno principe, anzi tutto el contrario. Parliamo, come 150 1, 29, 1| diligentemente troverrà el popolo non errare manco 151 1, 29, 1| credo che se poco ci pecca el populo, el quale per instinto 152 1, 29, 1| poco ci pecca el populo, el quale per instinto suo è 153 1, 29, 1| anche non molto ci pecchi el principe, perché ha infinite 154 1, 29, 1| parte e' magistrati, che el popolo spesso successivamente 155 1, 29, 2| errò molto più che non dice el Discorso, come di sotto 156 1, 29, 2| esecuzione forte, che non fa el popolo.~ 157 1, 29, 3| credo che sanza comparazione el popolo sia più ingrato, 158 1, 29, 4| ingratitudine di uno principe verso el suddito, ma di dua che vivono 159 1, 29, 4| riputazione delle cose fatte; ed el non v'avere provisto Vespasiano 160 1, 29, 4| Consalvo Ferrante, al quale el re Don Ferrando non si potette 161 1, 29, 4| trentamila scudi; e se gli tolse el governo del regno, ne fu 162 1, 29, 4| certo che Consalvo governava el regno con tanta autorità, 163 1, 29, 4| non ne restava altro che el nome regio. In modo che 164 1, 29, 4| con quello modo che fece el re Don Ferrando; perché 165 1, 29, 5| republiche, ne è causa che ebbe el governo più ordinato che 166 1, 29, 5| Massimo che per avere preso el vero modo di difendere Roma 167 1, 29, 5| esilio. E mi maraviglio che el Discorso scusi el caso di 168 1, 29, 5| maraviglio che el Discorso scusi el caso di Scipione, volendo 169 1, 29, 5| colore di potere allegare el sospetto, fu più acerbo 170 1, 29, 6| pretermettere che quello che dica el Discorso è molto alieno 171 1, 29, 6| sia utile alla libertà che el popolo qualche volta offenda 172 1, 29, 6| confidare de' buoni, che non è el rimettersi in mano de' cattivi; 173 1, 29, 6| questa ragione non fa che el minore male sia bene, quando 174 1, 30, 1| per capitani; e credo che el ricordo del Discorso sia 175 1, 32, 1| come intervenne a' romani, el secondo è difficillimo; 176 1, 32, 1| necessità tenta questo rimedio, el quale se bene ha poca speranza 177 1, 39, 1| guerra tanta autorità, quanta el popolo fiorentino. Dalla 178 1, 39, 1| ragione, creorono di nuovo el magistrato de' dieci sopra 179 1, 40, 1| Io mi persuado che el principale errore che facessi 180 1, 40, 1| Appio ed e' compagni fussi el persuadersi di potere fondare 181 1, 40, 1| e la quale, per essere el popolo militare, era troppo 182 1, 40, 1| potettono allegare che el magistrato loro durassi; 183 1, 40, 1| questo inganno fu scoperto, el primo accidente benché piccolo 184 1, 40, 1| esemplo di Manlio Capitolino, el quale ancora che procedessi 185 1, 40, 2| della nobilità, ed a Firenze el duca d'Atene fu fatto tiranno 186 1, 40, 2| sue ragione; perché chi ha el popolo dal suo, ha più numero 187 1, 40, 2| più facilmente comporta el popolo una grandezza che 188 1, 40, 2| cagione leggiere come fa el popolo. Sono partiti che 189 1, 47, 1| Quello che dice el Discorso, che più facilmente 190 1, 47, 1| Discorso, che manco si inganni el popolo nella distribuzione 191 1, 47, 1| cognosce; ed in questo caso el giudicio del popolo è fondato 192 1, 47, 1| accetto già che in questo el popolo non si inganni, o 193 1, 47, 1| non fanno e' pochi, perché el popolo si governa in questo 194 1, 47, 1| molto più pericoloso che el giudicio di pochi.~ ~ ~ 195 1, 49, 1| la disciplina militare, el governo romano era in molte 196 1, 49, 1| A' quali se bene vi fu el freno del tribuno, nondimanco 197 1, 49, 1| censori quando legevano el senato, lo restituissino; 198 1, 58, 1| politiche dubitò mai che el governo di uno non fussi 199 1, 58, 1| quale è preposto non solo el governo di uno principe, 200 1, 58, 2| legge, ed adduce per esemplo el popolo romano, io dico principalmente 201 1, 58, 2| quelli più prudenti. Tale fu el popolo romano, nel quale 202 1, 58, 3| quello grado di virtù che fu el popolo romano tra gli altri 203 1, 58, 3| constanzia che non procedeva el popolo romano; perché per 204 1, 58, 3| constanzia, che è proprio el titolo dell'autore, che 205 1, 58, 4| prìncipi. Così è impertinente el dire che più augumento fa 206 1, 60, 1| Non si ricorda el Discorso, che Scipione Africano 207 1, 60, 1| non gli fu prima levato el divieto della età; non che 208 1, 60, 1| di trentatré anni manca el tempo di dieci anni a essere 209 1, 60, 1| non si potessi continuare el consulato, ed almanco chi 210 2, pro, 1| antichi sono laudati più che el debito, e le ragione sono 211 2, pro, 1| universalmente in tutto el mondo è più virtù o più 212 2, pro, 1| restassino oscure in tutto el mondo, e come doppo essere 213 2, pro, 1| piccoli ed oscuri vestigi? El medesimo si può dire delle 214 2, pro, 1| prezzo. Ha visto qualche età el mondo pieno di guerre, un' 215 2, pro, 1| e' quali spesso pigliano el moto suo dalla instituzione, 216 2, pro, 1| presenti, ma non è già vero el negare che una età sia qualche 217 2, 10, 1| sentenzia che e' danari siano el nervo della guerra, e chi 218 2, 10, 1| quella sentenzia secondo el senso di chi la disse e 219 2, 12, 1| ragione assai che fanno el casodubio, che non è 220 2, 12, 1| farla fuora di casa; perché el governo e tutte le azione 221 2, 12, 1| aspetto guerra da altri, el dire: io la porto a casa 222 2, 12, 1| io la porto a casa sua; el dire: io esco del mio paese 223 2, 12, 1| Ferrando). È differenzia el dire: io comincio la guerra 224 2, 12, 2| ed in questo grado era el re Ferrando, el quale non 225 2, 12, 2| grado era el re Ferrando, el quale non poteva mettere 226 2, 12, 2| propria, perché, vincendo, el premio è maggiore, potendoti 227 2, 12, 2| del tuo stato; perdendo, el danno è minore, perché non 228 2, 12, 2| Paolo Orsino a Ladislao, el duca Giovanni al re Ferrando, 229 2, 12, 3| inimico, hai già disturbato el disegno suo di fare la guerra 230 2, 12, 3| eserciti. E chi risolve bene el partito di fuggire la guerra 231 2, 13, 1| che è proprio fraude, cioè el mancamento di fede o altro 232 2, 13, 1| confederazione equale era servitù; ma el trovarsi impotenti, né essere 233 2, 13, 1| dico che ebbono scoperto el fine de' romani, el quale 234 2, 13, 1| scoperto el fine de' romani, el quale sarebbono stati bene 235 2, 14, 1| addosso la ruina, perché el tempo può portare degli 236 2, 14, 1| difficultà, importa tanto el cominciare a tôrti la riputazione, 237 2, 14, 1| agli ateniesi più presto el pigliare la guerra co' lacedemòni, 238 2, 15, 1| republica; e credo che quando el Discorso disse gli stati 239 2, 15, 1| non è ora materia nostra. El medesimo dico del differire 240 2, 19, 1| potenzia se avessino rinchiuso el territorio loro tra piccoli 241 2, 19, 1| fussi vero, non so perché el Discorso si ristringa solo 242 2, 24, 2| sono bene trattati amassino el principe suo, io confesso 243 2, 24, 2| ragione, né da fare rifiutare el bene, quando el male che 244 2, 24, 2| rifiutare el bene, quando el male che ne può seguire 245 2, 24, 3| quella città, perché né el popolo né gli inimici particulari, 246 2, 24, 3| inimici particulari, vedendo el principe sicuro nella fortezza 247 2, 24, 3| farlo in modo che si amazzi el principe con tutta la sua 248 2, 24, 3| la fortezza sì presto che el principe non abbia tempo 249 2, 24, 3| introdotte per la fortezza. El medesimo dico di una città 250 2, 24, 3| città suddita, la quale per el freno della fortezza non 251 2, 24, 3| si recupera la terra, è el timore della fortezza bastante 252 2, 24, 3| insino l'abbino acquistata; el quale intervallo di tempo 253 2, 24, 4| di confederazione equale, el quale instituto non comportava 254 3, 17, 1| parole sue ma del Salinatore, el quale doppo el consulato 255 3, 17, 1| Salinatore, el quale doppo el consulato era stato condannato 256 3, 17, 1| maraviglia se ne risentissi più. El quale se bene parlassi così 257 3, 17, 1| che eletto consule fece el possibile per vincere, ed 258 3, 19, 1| accompagnata da qualche severità è el medesimo; l'una condita 259 3, 19, 1| dell'altro, che dove abbonda el timore non manchi l'amore, 260 3, 19, 1| abonda l'amore non manchi el timore. Circa a che, la 261 3, 19, 2| temporale, e non essendo lui el signore supremo per el quale 262 3, 19, 2| lui el signore supremo per el quale e' popoli s'abbino 263 3, 19, 2| desidera tanto lo amore verso el principe. Dico però che 264 3, 19, 2| giustizia, che è quella che reca el timore, non può essere che 265 3, 24, 1| uomini, come fece a Cesare el lungo imperio in Gallia. 266 3, 24, 1| lungo imperio in Gallia. Ma el fondamento principale de'


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