| Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
| Francesco Guicciardini Considerazioni intorno ai discorsi del Machiavelli sopra la prima deca di Tito Livio IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale
Libro, Capitolo, Capoverso grigio = Testo di commento
1 | 12
2 1, 23, 2| feciono e' franzesi nel 1515, è sanza danno di chi difende,
3 1, 29, 3| questi sempre desiderano abbassare. Non interviene così in
4 | abbi
5 3, 19, 1| uno e dell'altro, che dove abbonda el timore non manchi l'amore,
6 1, 58, 1| la virtù più unita e più abile a produrre gli effetti suoi;
7 3, 19, 1| non manchi l'amore, e dove abonda l'amore non manchi el timore.
8 1, 8, 1| libero fu e sarà sempre abondanzia di calunniatori; basta che
9 3, 19, 2| allora fussi più necessario abondare nello amore che nel timore,
10 2, 15, 1| suspensione è adunque da aborrire, la resoluzione sommamente
11 1, 16, 4| che altrimenti l'arebbono aborrita non manco che gli altri.
12 2, 24, 1| oggidì ve le edifica, perché accaggiono molti casi per e' quali
13 2, 12, 2| perdendo in casa, se lo inimico accelera la vittoria, come potette
14 1, 16, 1| republica. È ancora più acceso nel petto degli uomini el
15 2, 14, 1| difficile e pericolosa, che accettare le condizione proposte da
16 1, 23, 1| sì imprudente che avessi accettato quello partito; e presupposta
17 1, 47, 1| quello particulare. Non accetto già che in questo el popolo
18 3, 19, 1| con questi tali bisogna accommodarsi secondo le loro condizione;
19 1, 16, 4| pericolosi, non coloro che, accommodati di facultà e di qualità,
20 1, 16, 2| contrario e' romani che si accommodorono bene alla libertà ancora
21 3, 19, 1| umanità overo piacevolezza non accompagnata da qualche severità è el
22 3, 19, 2| inclinazione a fare grazie, accompagnato dalla giustizia, come in
23 2, 14, 1| dello inimico, meglio sia accordare, etiam lasciando qualche
24 1, 23, 1| riprendere el partito che d'accordo feciono gli albani ed e'
25 1, 7, 2| condotta alla servitù che si accorga dove sia menata; in modo
26 2, 13, 1| che non fu perché non si accorgessino insino dal principio che
27 2, 19, 1| tuorlo del suo stato; non si accosta facilmente la guerra alle
28 1, 16, 1| cerchio di uomini che si accostano quasi più al principe che
29 1, 7, 3| scelti che si possa, e che si accostino più alla mediocrità che
30 3, 24, 1| forestiere, ed a' capitani accresceva ricchezza, con la quale
31 1, 28, 2| in Roma potevano essere accusati al populo da uno tribuno,
32 1, 8, 1| maggiore contro a chi l'ha accusato falsamente. Ma questi sdegni
33 1, 16, 4| perseguitare doppo el '26 acerbamente sanza distinzione quelli
34 1, 16, 2| sentito sotto Tarquinio acerbissima servitù. Ed è anche minore
35 1, 29, 5| allegare el sospetto, fu più acerbo contro a Asiatico suo fratello.~
36 1, 1, 2| cercarsi nuove sede, le quali acquistate non avevano dependenzia
37 2, 12, 2| quella vittoria facilmente lo acquisto del regno di altri; dove
38 1, 16, 2| mancò a' romani quell'altro aculeo a desiderare la libertà,
39 2, 14, 1| cosa, che tirarsi subito addosso la ruina, perché el tempo
40 1, 9, 1| e se alcuno altro si può addurre in esemplo. Ma chi ritiene
41 1, 28, 1| contro a' dieci e contro agli aderenti loro procedé umanissimamente
42 1, 10, 1| cercare la tirannide o a aderire a chi la cerca. Nel quale
43 2, 12, 3| E tanto più facilmente aderirei a questa conclusione, quanto
44 | adunque
45 2, 12, 3| rotti da lui in Spagna o in Africa.~ ~ ~
46 1, 60, 1| el Discorso, che Scipione Africano minore non potette essere
47 2, 12, 1| era in Italia, come fece Agatocle assediato da' cartaginesi,
48 1, 3, 1| sempre, anzi rare volte, aggiunsono altro rimedio, cioè allettare
49 | AI
50 1, 7, 1| città, come si vedde di Alcibiade e fu per vedersi di Temistocle
51 2, 13, 1| grandissimi. Di questi fu Alessandro Magno, di questi Cesare,
52 1, 58, 1| Difficile impresa e molto aliena dalla opinione degli uomini
53 1, 1, 3| populi potenti, fu forzata allargarsi con la virtù delle arme
54 2, 19, 1| domato le città vicine, ed allargato la loro iurisdizione, non
55 1, 8, 1| può provedere che non si allarghi nella moltitudine, la quale
56 1, 29, 1| hanno remunerato. Né mi si alleghi in questa parte e' magistrati,
57 1, 3, 1| aggiunsono altro rimedio, cioè allettare gli uomini al bene co' premi,
58 | almeno
59 2, 13, 1| salga da bassa fortuna a alta, ma ancora difficilmente
60 1, 23, 1| imprudenzia; ma avendone diminuite altante agli albani, restorono così
61 1, 58, 4| governo populare buono ed altanti di uno principe parimente
62 1, 2, 4| acciò che non possino o alterare la forma del governo, o
63 | altrove
64 1, 58, 2| piena di costumi santi ed amantissimi della sua libertà, sarebbe
65 1, 58, 1| odiare quello che amavano, a amare quello che odiavano; però
66 2, 24, 2| quando sono bene trattati amassino el principe suo, io confesso
67 3, 19, 2| non può essere che non sia amata da chi vuole bene vivere;
68 1, 58, 1| dannate, a odiare quello che amavano, a amare quello che odiavano;
69 1, 24, 1| verità pare che sia che lo amazzarla fussi delitto, perché se
70 1, 16, 5| quale è puerile credere che amazzassi gli ottimati per satisfare
71 1, 10, 1| restare con pericolo di essere amazzati, ed almanco con certezza
72 2, 24, 3| difficile farlo in modo che si amazzi el principe con tutta la
73 2, 15 | stati deboli sempre fiano ambigui nel risolversi: e sempre
74 2, 15, 1| due cagione procedono le ambiguità delle deliberazione: l'una
75 1, 4, 2| etiam qualche volta più ambiziosamente che non si doveva, come
76 1, 2, 5| ed ingannato agli uomini ambiziosi e sediziosi; batte volentieri
77 1, 29, 5| non mancò già di nota di ambizioso, di persecutore della nobilità,
78 1, 40, 2| favore del popolo o farsi amica la nobilità, gli esempli
79 1, 40, 1| quello populo era troppo amicissimo del nome della libertà.
80 1, 16, 2| stretti dalla necessità ed ammaestrati dalla esperienzia. Né mancò
81 1, 6, 1| perché né gli volevano ammettere nel governo, né si astenevano
82 1, 30, 1| tutti e' suoi che quando le amministra per capitani; e credo che
83 3, 17 | quel medesimo si mandi in amministrazione e governo d'importanza.~ ~
84 3, 24, 1| necessità della guerra, non la ammirazione della sua virtù, ma la coniurazione
85 1, 3, 2| processo di tempo o usurpate o ampliate con la interpretazione della
86 2, 19, 1| caverebbe degli acquisti e dell'ampliazione del dominio debolezza e
87 1, 7, 1| pernizioso alla città, perché andando questo pericolo sopra gli
88 1, 8, 1| sono scandolose si lasciano andare, perché da sé medesime caggiono.
89 2, 12, 2| inimici, co' quali rimedi può andarsi temporeggiando; ed in questo
90 1, 24, 1| con pianti e querele era andato turbandogli sì bella vittoria.
91 1, 9, 1| violenzia sarebbono incontinenti annichilate, e però bisogna continui
92 1, 16, 5| popolo, overo col battere ed annichillare el popolo di sorte che non
93 1, 2, 2| regia, non fu perpetua ma annua; dove el principe viniziano
94 1, 1, 1| hanno a referire a' primi antecessori di chi ha edificato.~
95 1, 58, 1| in queste due qualità lo antepone a' prìncipi; e' quali quando
96 1, 25 | vuole riformare uno stato anticato in una città libera, ritenga
97 1, 58, 2| partorito quella opinione antichissima e commune di tutti gli scrittori,
98 2, 24, 2| in loro la memoria dello antico principe se ora sono sotto
99 1, 12, 2| vivere che è più secondo la antiquissima consuetudine ed inclinazione
100 2, 24, 1| si debbe laudare tanto la antiquità, che l'uomo biasimi tutti
101 1, 8, 1| uno sogno; perché a lui aperse la via alla grandezza non
102 1, 2, 2| in Servio Tullio, e poi apertamente in Tarquinio Superbo. E
103 1, 58, 2| nelle sue deliberazione apparita molte volte, con danno gravissimo
104 1, 39, 1| generalmente nelle cose appartenenti alla guerra tanta autorità,
105 1, 6, 1| plebei principali, e' quali appetivano el governo, né vi potevano
106 1, 1, 1| Roma per rispetto di Enea applicarsi al membro de' forestieri,
107 1, 4, 2| remedio che gli è stato applicato. Questo disordine fu dalla
108 1, 7, 3| sia uno temperamento da appropriarsi a ogni spezie di mali, avvertendo
109 1, 28, 1| libertà, si potria forse approvare la ragione considerata nel
110 1, 2, 5| se non prima digestite ed approvate da' magistrati supremi e
111 2, 12, 1| remedio potente e molto approvato.~
112 1, 12, 2| in uno dominio solo non [ar]ebbe patito, benché le inundazione
113 1, 2, 4| tollerati dagli altri, e' quali aranno continua speranza che loro
114 1, 4, 2| diventorono padroni della città ed arbitri di ogni cosa: non aveva
115 1, 2, 1| solo, che quando sono nello arbitrio di più. El male che ha è,
116 1, 58, 1| sé medesimo non sia una arca di ignoranzia e di confusione;
117 1, 40, 1| di santissimi costumi ed ardentissima del desiderio della libertà,
118 1, 2, 4| abbia a trattare le cose ardue, cioè che sia el fiore degli
119 1, 1, 3| sterile, se già non ha la aria molto generativa, come Firenze,
120 1, 25, 1| potestà regia come troppa, si armassino e' consuli con insegne di
121 2, 19, 1| mezzi, se bene non sono armate di soldati propri, conducono
122 2, 12, 1| distinzione: o io ho e' sudditi armati o e' sono disarmati; ma
123 1, 6, 1| pacificata che fu la città, armato di tante autorità, fu più
124 3, 19, 1| preziosissima, e farebbe quella armonia temperata che è suavissima
125 3, 19, 1| perché e' tedeschi erano arroganti, insolenti e di qualità
126 1, 9, 1| amazzato dal senato per arrogarsi troppa autorità: bisogna
127 1, 2, 4| pubbliche, acciò che non si arroghino troppa autorità, massime
128 1, 2, 1| discorrere tritamente questo articolo, dico che el frutto del
129 1, 47, 1| ambizione particulare di ascendere a quello grado, ma solo
130 3, 17, 1| renitente a fare la giornata con Asdrubale, ancora che avessi detto
131 1, 29, 5| fu più acerbo contro a Asiatico suo fratello.~
132 1, 16, 5| libertà, non si precipitano ma aspettano le occasione; le quali quando
133 1, 23, 1| totalmente e perché l'uno non aspettava mala compagnia dall'altro;
134 2, 12, 1| ancora differenzia, quando io aspetto guerra da altri, el dire:
135 2, 19, 1| non è facile a ogni vicino assaltarle; non per ogni debole accidente
136 2, 12, 1| Italia, come fece Agatocle assediato da' cartaginesi, come e'
137 1, 26, 1| violenti, se da uno canto ti assicurano, dall'altro, massime a uno
138 1, 16, 3| riposano e godono el suo. E lo assicurare gli uomini di questa sorte,
139 2, 24, 4| utili a chi le tiene, per assicurarsi dalle congiure, per fuggire
140 1, 58, 1| però non sanza cagione è assomigliata la moltitudine alle onde
141 1, 58, 4| in uno populo, perché lo assunto non è disputare degli altri
142 1, 49, 1| defettivo; perché, che più assurda cosa che fussi in potestà
143 3, 17, 1| Molto più s'ha a astenere uno principe in non si commettere
144 1, 29, 6| essere minore errore, lo astenersi qualche volta per sospetto
145 1, 47, 1| restassino in parte sfogati e si astenessino da eleggere e' non idonei,
146 1, 6, 1| ammettere nel governo, né si astenevano da quelle ingiurie che davano
147 1, 29, 2| volta simulando, e se si astiene di confidarsi di lui in
148 1, 14, 1| degli eserciti usassino astutamente la autorità degli auspìci
149 2, 13, 1| scrittore chiama fraude ogni astuzia o dissimulazione che si
150 1, 28, 1| causa, perché el governo ateniese fu meramente populare, e
151 3, 17, 1| ingiuria non sia stata molto atroce, nel quale caso si potria
152 1, 28, 1| ingiurie si suole procedere più atrocemente, Roma contro a' dieci e
153 1, 14, 1| lo officio, non aveva a attendere a quello che gli fussi referito
154 1, 10, 2| lui, furono conservati gli atti suoi ed avuto reverenzia
155 1, 16, 5| trattamento del tiranno è atto a eradicare questo desiderio,
156 1, 29, 5| caso di Scipione, volendo attribuire al sospetto quello che nacque
157 1, 58, 1| piglia, sanza dubio, chi attribuisce al popolo la constanzia
158 3, 19, 1| che tu usavi con loro la attribuivano più presto a timore che
159 1, 8, 1| della città, né da questo si augumentorono, anzi pel contrario le discordie
160 1, 14, 1| autorità degli auspìci e degli augùri, ma credo che massime ne'
161 1, 14, 1| astutamente la autorità degli auspìci e degli augùri, ma credo
162 1, 14 | romani interpretavano gli auspizi secondo la necessità, e
163 1, 29, 5| quella antica severità ed austerità, ma non mancò già di nota
164 1, 23, 3| mancassi loro da vivere ed avanzassino tutte le altre difficultà.
165 | avendolo
166 | avendone
167 1, 23, 4| perché non abbino voluto aventurare parte delle forze con tutta
168 1, 23, 1| perché se bene ognuno di loro aventurò tutta la fortuna e non tutte
169 | averli
170 | averne
171 2, 12, 3| subitamente doppo la prima rotta avervi rimandato l'uno doppo l'
172 1, 47, 1| notizia, né vedendo quegli avisi che poi vedevano in palazzo,
173 2, pro, 1| quelli de' nostri padri ed avoli non hanno veduto in qualunque
174 | avuta
175 | avute
176 1, 7, 3| appropriarsi a ogni spezie di mali, avvertendo che col non lo ristrignere
177 1, 29, 2| guarda dalle [altre], avendo avvertenzia di non lo disperare. E certo
178 1, 4, 2| fu Appio Claudio. Né fu avvertito questo disordine nel cacciare
179 1, 39, 1| chiamandoli non dieci di balìa come prima per la autorità
180 1, 12, 2| benché le inundazione de' barbari furono più a tempo dello
181 3, 19, 1| proposito diceva Federico Barbarossa, principe molto eccellente,
182 3, 24, 1| con queste forze tenere bassi gli altri, di qui le prorogazione
183 2, 10, 1| intese che e' danari soli bastassino a fare la guerra, né che
184 2, 24, 2| inutile le fortezze, perché basterebbe a difenderlo da' cittadini
185 2, 14, 1| portare degli accidenti che bastino a provedere al tuo futuro
186 1, 39, 1| cose, cognoscendo con le bastonate quello di che non erano
187 3, 24, 1| corrotta la città, sursono le battaglie civili ed e' semi delle
188 1, 2, 5| uomini ambiziosi e sediziosi; batte volentieri e' cittadini
189 1, 29, 3| non gli sarà molesta né la batterà per questa malignità.~
190 2, 13, 1| inganno si fanno di molti belli tratti, spesso anche l'avere
191 1, 11, 1| volontariamente per re non uno uomo bellicoso ed uso a comandare eserciti,
192 1, 32 | principe non debbe differire a beneficare gli uomini nelle sue necessitadi.~ ~
193 1, 29, 4| che provede che chi l'ha beneficato non lo possa offendere,
194 1, 49, 1| cittadino onoratissimo e tanto benemerito della republica; anzi era
195 1, 6, 1| provedere a' debiti ed a' beni occupati, e degli onori
196 3, 19, 1| delitti, e procedere con benignità; quelli altri punirli severamente,
197 2, 24, 1| la antiquità, che l'uomo biasimi tutti gli ordini moderni
198 1, 39, 1| pericolose, alle quali ordinorono bisognassi la participazione degli
199 1, 12, 1| capo, e convocare quando è bisognato prìncipi esterni contro
200 3, 19, 1| germani e gli italiani; ma che bisognava diversa arte di reggergli,
201 1, 7, 2| Capitolino, contro al quale bisognò creare el dittatore, perché
202 1, 29, 1| uomini sanza toccare la borsa sua, e di cose ancora che
203 1, 4, 1| però ora me ne passerò con brevità; ma dico in conclusione
204 1, 16, 3| tengono drento né se si cacciano fuora.~
205 1, 4, 2| avvertito questo disordine nel cacciare e' re, pensando più gli
206 1, 28, 1| non avessi mai doppo la cacciata de' re perduta la sua libertà,
207 1, 4, 2| cessorono quando e' re furono cacciati, perché e' patrizi diventorono
208 1, 7, 1| per vedersi di Temistocle cacciato ingiustamente da Atene;
209 1, 1, 1| membro cade Vinegia ed Atene; cadeci ancora Roma, ma diversamente
210 1, 16, 4| inquieti, quelli che sono caduti in povertà, o che sono di
211 1, 8, 1| andare, perché da sé medesime caggiono. E lo esemplo di Cosimo,
212 1, 8, 1| sarà sempre abondanzia di calunniatori; basta che le calunnie false
213 1, 28, 2| arebbe forse fatto vedendola calunniosa. La qualità adunche del
214 1, 29, 1| meritano, o offendendogli in cambio del remunerargli; questa
215 1, 7, 2| che vogliono farsi grandi camminando per via del popolo, cioè
216 1, 8, 1| le divisione della città, camminare, col farsi capo di una parte,
217 1, 7, 2| sediziose, e tendendo a cammino di tôrre la autorità al
218 1, 10, 2| quanto manco sono debitori di cancellare el peccato d'averla usurpata.
219 2, 12, 2| potette fare Annibale a Canne, come a' tempi moderni Paolo
220 2, 19, 1| proprie è più potente e fa più capitale degli acquisti, ma non confesserò
221 1, 8, 1| rapresentarsi volontariamente in carcere; ma dalla calunnia sua non
222 2, 10, 1| qualche volta uno esercito carestioso di danari con la virtù sua
223 1, 8, 1| larga, quanti furono e' carichi dati falsamente a' cittadini?
224 1, 8, 1| perché quando nasce uno carico falso contro a uno cittadino,
225 1, 2, 4| continua speranza che loro o case loro succedino in luogo
226 1, 24, 1| che la memoria de' meriti causassi la assoluzione di Orazio,
227 1, 10, 1| se ha necessità, che sia causata sanza colpa sua, talmente
228 1, 29, 4| remunerato in modo che di povero cavaliere aveva stati per trentamila
229 1, 29, 5| fatto pari al maestro de' cavalieri, come in Cicerone oppressore
230 2, 14, 1| mal volentieri si debbe cedere. La quale ragione largamente
231 1, 4, 2| che e' patrizi più presto cedessino alla voluntà della plebe,
232 1, 2, 1| con più ordine, con più celerità, con più segreto, con più
233 2, pro, 1| sepolte molti secoli siano da centocinquanta o dugento anni in qua ritornate
234 1, 40, 1| fu fatto capace che lui cercava occupare la libertà.~
235 1, 16, 1| conformità di animo ha uno cerchio di uomini che si accostano
236 | certa
237 1, 10, 1| amazzati, ed almanco con certezza di essere sostenuti come
238 | certi
239 1, 58, 1| in tanta dissonanzia di cervelli, dove sono vari giudìci,
240 1, 29, 5| morto ancora Scipione e così cessato ogni colore di potere allegare
241 | Ché
242 1, 39, 1| creare quello magistrato, chiamandoli non dieci di balìa come
243 1, 2, 2| la autorità de' consoli chiamarla regia, non fu perpetua ma
244 1, 58, 3| Di poi quando bene noi chiamassimo le deliberazione de' romani
245 1, 10, 1| disordinato, perché molte sono chiamate spesso libertà che non sono.
246 1, 24, 1| non è maraviglia fussi chiamato in giudicio, perché di necessità
247 1, 5, 1| opprimere; e se bene e' tribuni chiamavano più spesso in giudicio e'
248 2, 13, 1| giuste, non di fraude. Né chiamo fraude se e' romani feciono
249 1, 11, 1| vicine; il che dimostra chiaramente che e' romani per sé medesimi
250 | ciascuna
251 2, pro, 1| che, o per influsso de' cieli o per altra occulta disposizione,
252 1, 1, 2| come furono e' Galli, e' Cimbri e simili, mandorono per
253 1, 1, 3| avere contado ed essere cinta di populi potenti, fu forzata
254 | ciò
255 | Circa
256 1, 23, 3| Annibale, né del piano anche circumiacente per lungo spazio; e sarebbe
257 2, 13, 1| ma credo che instruisca Ciro di prudenzia, di industria,
258 1, 49 | XLIX. Se quelle cittadi che hanno avuto il principio
259 1, 29, 5| ed in molti altri uomini clari ed innocenti che furono
260 1, 16, 5| dolcemente, ed avere fatto come Clearco; del quale è puerile credere
261 | cogli
262 1, 10, 2| tirannide non ha occhi da cognoscere quella gloria che si acquista
263 1, 23, 1| ragione principale fussi el cognoscersi pari di forze, in modo che
264 | colle
265 | collo
266 1, 23, 2| che non muove chi non ha collocato tutta la speranza sua in
267 1, 1, 1| più presto edificata come colonia di Alba, cioè da uomini
268 1, 10, 1| necessità, che sia causata sanza colpa sua, talmente che gli resti
269 1, 29, 2| facilmente assai vengono al coltello ed alle esecuzione forte,
270 | colui
271 3, 19, 2| estraordinario de' popoli. Ma in chi comanda in nome di altri distinguerei:
272 1, 10, 1| necessitati o disubidire a' comandamenti fatti dalli otto di fermarsi
273 1, 11, 1| uomo bellicoso ed uso a comandare eserciti, ma desiderò avere
274 1, 23, 1| restorono così potenti combattendo con parte delle forze loro
275 1, 23, 3| luogo che avessino avuto a combattere con gli uomini del paese
276 1, 23, 2| nella quale s'avessino combattuti tutti, forse non erano perdenti.~
277 1, 29, 2| una calunnia falsa; e come comincia a insospettire, disonora
278 2, 12, 1| opportunità nel tempo medesimo di cominciarla in quello dello inimico,
279 2, 12, 1| innanzi che lui l'abbia cominciata a me; a dire: io ho già
280 1, 16, 2| invenzione loro ma imparata de' commentari di Servio Tullio. Mostrasi
281 1, 2, 5| quella materia che gli è commessa. Ed ordinando così questo
282 1, 2, 5| parlare se non chi gli è commesso da' magistrati, e sopra
283 3, 17, 1| astenere uno principe in non si commettere in chi ha ingiuriato che
284 1, 6, 1| che se e' patrizi, sanza communicare interamente el governo alla
285 1, 4, 1| communicati gli onori, era communicata la potenzia, né più pericolo
286 1, 6, 1| subito che el governo fu communicato, insino al tempo de' Gracchi;
287 1, 40, 1| che facessi Appio ed e' compagni fussi el persuadersi di
288 1, 23, 1| l'uno non aspettava mala compagnia dall'altro; pure è credibile
289 1, 23, 1| diminuì a sé tolse ancora al compagno, in modo che la perdita
290 1, 24 | pene a' loro cittadini né compensono mai l'uno con l'altro.~ ~
291 1, 16, 5| dessi colore di farlo per compiacere al popolo. El remedio adunche
292 1, 12, 2| fato di Italia, o per la complessione degli uomini temperata in
293 1, 40, 2| seguaci, e più facilmente comporta el popolo una grandezza
294 1, 40, 2| popolo una grandezza che non comportano e' nobili; e nondimeno chi
295 1, 26, 1| legittimamente che non possino comportare uno principe che domini
296 2, 10 | guerra, secondo che è la comune opinione.~ ~
297 1, 16, 4| averli amazzare. Né abbi in concetto de' figliuoli di Bruto altri
298 3, 24, 1| degli imperi. E però si può conchiudere, che se non fussino state
299 3, 24, 1| cercarsi uno capo. Però conchiuggo che quando Roma non fu corrotta,
300 1, 28, 1| meramente populare, e nelle concione del popolo si trattavano
301 1, 1, 3| virtù delle arme e con la concordia; e questo si discorre non
302 2, pro, 1| altra ma le pretermetto. Non concordo già seco in quello che dice,
303 1, 12, 2| opposta alle monarchie, io non concorro facilmente essere stata
304 1, 23, 3| tentare questa difesa, ci concorse anche la impossibilità,
305 1, 24, 1| concorrendo tante cagione quante concorsono nel caso di Orazio. ~ ~ ~
306 1, 1, 3| essendo debole, oppresse e conculcate da' vicini.~~ ~
307 1, 10, 1| sono stati perseguitati e conculcati alcuni cittadini buoni e
308 1, 29, 5| che furono in vari tempi condannati o mandati in esilio. E mi
309 3, 19, 1| ammirabile. Ma perché questo condimento o rare volte o non mai si
310 3, 19, 1| severità è el medesimo; l'una condita equalmente con l'altra sarebbe
311 1, 7, 2| a che si tenda, è prima condotta alla servitù che si accorga
312 1, 10, 1| E' quali la necessità ha condotti o a desiderare la mutazione
313 1, 32, 1| non vi provedere prima, se condotto alla necessità tenta questo
314 1, 10, 1| civili, che la necessità conduce qualche cittadino, non potendo
315 1, 1, 3| grasso, non è dubio che più conferirebbe a farlo virtuoso la necessità
316 1, 2, 5| abbino già vigore se non sono confermate dal popolo; non lasciare
317 2, 19, 1| capitale degli acquisti, ma non confesserò già che una republica disarmata
318 1, 29, 2| simulando, e se si astiene di confidarsi di lui in quelle cose che
319 1, 23, 3| ancora se alla campagna confidi più nelle forze sue che
320 2, 19, 1| territorio loro tra piccoli confini che non sono? Avendo domato
321 1, 10, 1| casi sono vari, e lo autore confonde gli esempli, bisogna considerare
322 2, 24, 4| autorità de' quali non basta a confondere la autorità di tanti altri
323 1, 28, 1| leggerezza che negli ateniesi, conformi in questo alla proprietà
324 2, 15, 1| giudìci degli uomini non si conformino, come accade spesso etiam
325 1, 16, 1| principe o per bisogno o per conformità di animo ha uno cerchio
326 1, 23, 1| deliberazione, non solo tra popoli congiunti, ma etiam tra popoli estranei,
327 2, 24, 4| tiene, per assicurarsi dalle congiure, per fuggire le rebellione
328 1, 5, 3| sperare se non che precipiti e conquassi ogni cosa. Né procederò
329 1, 23, 1| considerare che se bene la consanguinità che si reputava tra l'uno
330 1, 28, 2| via alla tirannide; ed in consequenzia vi fu minore ragione di
331 1, 10, 2| ancora, morto lui, furono conservati gli atti suoi ed avuto reverenzia
332 1, 9, 1| troppa autorità: bisogna considerarla bene.~ ~ ~
333 1, 28, 1| forse approvare la ragione considerata nel Discorso, dello essere
334 [Titolo] | CONSIDERAZIONI INTORNO AI DISCORSI DEL
335 2, 12, 2| sua, io sarei inclinato a consigliare di non aspettare la guerra
336 1, 2, 5| delle sedizione, ma che nel consiglio del popolo non possa parlare
337 2, 14, 1| persona di Pericle, quando consigliò agli ateniesi più presto
338 1, 2, 1| bisogna avvertire, e dove può consistere la fallacia di chi gli ordina.
339 1, 60 | LX. Come il consolato e qualunque altro magistrato
340 1, 2, 2| vogliàno la autorità de' consoli chiamarla regia, non fu
341 1, 9, 1| fa questo, non può subito constituite le legge, deporre la autorità,
342 1, 9, 1| propria ambizione, avendo constituito uno senato, non dico ora
343 2, 12, 1| successo che vi abbia, lo constrigne a ritirarsi con tutte o
344 2, 12, 1| la guerra in casa, ma per constrignere lo inimico a partirsene
345 2, 24, 4| fortezze, massime che erano consueti distruggere più presto le
346 1, 12, 2| secondo la antiquissima consuetudine ed inclinazione sua. ~ ~ ~
347 1, 2, 5| republica che rimette le cose a consulta del popolo; è instabile
348 2, 12, 1| la guerra in casa che mi consumi le entrate, in quanto al
349 1, 1, 3| fertile, tamen per non avere contado ed essere cinta di populi
350 1, 16, 3| potuto co' tiranni vi si contentano drento, massime in quelle
351 1, 26, 1| perché non gli mancano modi a contentare gli uomini collo utile e
352 1, 2, 2| tutto el male, e bisogna contentarsi che più presto abbia manco
353 1, 6, 1| Publio Sestio, la plebe si contentava di provedere a' debiti ed
354 1, 7, 1| necessità malcontenti, e la mala contentezza de' più potenti diventa
355 1, 2, 3| travagliarla, come essendo mal contenti potrebbono fare facilmente.
356 1, 26, 1| è alcuno particulare non contento della mutazione, uno principe
357 1, 2, 2| uno occhio che vigilassi continuamente le cose publiche, uno capo
358 1, 60, 1| proibizione che non si potessi continuare el consulato, ed almanco
359 1, 28, 2| cittadini, avendo bisogno a continuarvi dentro non solo del favore
360 1, 9, 1| annichilate, e però bisogna continui tanto nella autorità che
361 2, 24, 2| che questa opinione abbia contradittori, perché principalmente se,
362 1, 23, 3| impedire tutte le forze contrarie. Vegga se almanco gli importa
363 2, 24, 1| inoltre e' fondamenti diversi, convengono o sono necessarie a una,
364 2, 24, 1| una, delle cose che non convenivano o non erano necessarie all'
365 3, 19, 1| Germania aveva lungamente conversato in Italia, che le due prime
366 1, 12, 1| ha potuto farsi capo, e convocare quando è bisognato prìncipi
367 1, 2, 5| popolo; non lasciare le conzione libere, il che è grande
368 1, 7, 1| Atene; e lo sentì Roma in Coriolano.~
369 3, 24, 1| principale de' mali fu la corruzione della città, la quale, datasi
370 1, 12, 1| può dire tanto male della corte romana che non meriti se
371 1, 60, 1| consule; e se in Valerio Corvino fu altrimenti, bisogna dire,
372 1, 8, 1| caggiono. E lo esemplo di Cosimo, figurato nel Discorso suo
373 1, 58 | moltitudine è più savia e più costante che uno principe.~ ~
374 1, 24 | republiche bene ordinate costituiscono premi e pene a' loro cittadini
375 | Costoro
376 1, 23, 2| effetto, che almanco lo costringa a dimorarvi molti giorni,
377 1, 12, 1| grandezza alcuna, essendo el costume delle republiche non participare
378 3, 24, 1| coniurazione con Pompeo e Crasso di occupare la republica,
379 1, 29, 5| publiche, né che a modo suo si creassino e' magistrati; in modo che
380 2, 14 | molte volte gli uomini, credendo con la umilità vincere la
381 1, 5, 3| o uno governo di plebe, crederrò sia manco errore farlo di
382 1, 23, 1| compagnia dall'altro; pure è credibile che la ragione principale
383 1, 39, 1| stati capaci con la ragione, creorono di nuovo el magistrato de'
384 1, 1, 2| tardato più a cominciare a crescere, avendo el principio subietto
385 1, 1, 2| principio libero; perché sono cresciute o no secondo el sito, la
386 2, 13, 1| cognosciuto da principio, ma che cresciuti di numero di uomini e bene
387 1, 10, 1| secondo che più o manco crudelmente la usorono, e secondo che
388 3, 17, 1| desiderato se avessi avuto cupidità di vendicarsi; di poi che
389 2, 12, 1| che usano questi fisici a curare le infermità, tra' quali
390 1, 6, 1| occupati, e degli onori non si curava; se non che e' plebei principali,
391 1, 10, 1| disubidire a' comandamenti fatti dalli otto di fermarsi in Firenze
392 2, 12, 1| le entrate, in quanto al danaio sostenerla lungamente, o
393 2, 15, 1| da irresoluzione è sempre dannabile, ma se si fa deliberatamente
394 1, 58, 1| deliberazione che avevano prima dannate, a odiare quello che amavano,
395 2, 10, 1| se ne maraviglierà, né la dannerà in modo alcuno.~ ~ ~~
396 1, 39, 1| era perniziosa, era anche dannosissimo alla città mancare ne' tempi
397 2, 10, 1| drieto agli eserciti se non dappoi che hanno vinto. Confesso
398 3, 24, 1| corruzione della città, la quale, datasi alla avarizia, alle delizie,
399 1, 8, 1| quanti furono e' carichi dati falsamente a' cittadini?
400 1, 6, 1| astenevano da quelle ingiurie che davano causa alla plebe di desiderare
401 2, 12, 1| quello dello inimico, lo debba fare; perché essendo cosa
402 2, 24, 2| in sé sono utile non si debbono fuggire, se bene la sicurtà
403 2, pro, 1| sono laudati più che el debito, e le ragione sono bene
404 1, 10, 2| laude, quanto manco sono debitori di cancellare el peccato
405 [Titolo] | MACHIAVELLI SOPRA LA PRIMA DECA DI TITO LIVIO~ ~
406 1, 40 | XL. La creazione del decemvirato in Roma, e quello che in
407 3, 24, 1| republica, fece imperio decennale. Non era stato prorogato
408 1, 1, 2| de' romani, che doppo la declinazione di Roma molte di loro sono
409 1, 6, 1| si possono lodare quelli defetti del governo e' quali furono
410 1, 49, 1| romano era in molte parte defettivo; perché, che più assurda
411 3, 24, 1| alle delizie, era in modo degenerata dagli antichi costumi, che
412 | degl'
413 1, 58, 2| secondo caso se le cose si deliberano prudentemente e stabilmente,
414 2, 15, 1| sempre dannabile, ma se si fa deliberatamente può essere laudabile.~ ~ ~
415 1, 58, 2| le cose più importanti si deliberavano dal senato, da' consuli
416 1, 29, 5| che fussi padrone delle deliberazioni publiche, né che a modo
417 1, 58, 2| moltitudine che per sé stessa deliberi, altro uno governo populare
418 3, 19, 1| necessario perdonare talvolta e' delitti, e procedere con benignità;
419 1, 24, 1| sia che lo amazzarla fussi delitto, perché se lei aveva fallato,
420 3, 24, 1| datasi alla avarizia, alle delizie, era in modo degenerata
421 | dentro
422 1, 1, 2| quali acquistate non avevano dependenzia o recognizione alcuna da'
423 1, 1, 2| a reggersi da per sé, né dependere in cosa alcuna etiam dagli
424 1, 1, 2| sgravare e' paesi di abitatori dependino sempre da altri, perché
425 1, 10, 4| pensieri che e' tiranni deponghino le tirannide, e che e' re
426 1, 28, 1| necessità gli strinse a deporla, dirà che da altro fondamento
427 1, 9, 1| subito constituite le legge, deporre la autorità, perché essendo
428 1, 2, 3| che sono utile a loro e deprimono el populo; e non avendo
429 1, 9, 1| questo uno modo di medicina desiderabile quando non vi sia altra
430 1, 29, 3| di loro, e questi sempre desiderano abbassare. Non interviene
431 1, 16, 5| nel nostro di Firenze, che desiderava essere libero per participare
432 1, 11, 1| a comandare eserciti, ma desiderò avere uno re venerabile
433 2, 24, 2| poco ragionevoli, quanto desiderosi di cose nuove, quanto possi
434 1, 2, 5| del popolo; è instabile e desideroso sempre di cose nuove, e
435 2, 13, 1| che non avessino causa di desperarsi, gli fece aspettare insino
436 1, 23, 1| sanza tante uccisione e destruzione che fanno le guerre, fare
437 1, 9, 1| quello che ha fatto e non sia detestabile come chi usa male la autorità
438 1, 1, 2| simili, mandorono per la detta causa parte de' popoli loro
439 2, 15, 1| tardati ancora tre o quattro dì più a risolversi, non arebbono
440 3, 19, 1| condizione; ed a questo proposito diceva Federico Barbarossa, principe
441 1, 23, 2| 1515, è sanza danno di chi difende, perché non viene a incontrarsi
442 2, 24, 2| fortezze, perché basterebbe a difenderlo da' cittadini e sudditi
443 1, 29, 4| giusto sospetto di lui per le differenzie che nella successione del
444 1, 32, 1| a' romani, el secondo è difficillimo; e nondimeno nel primo ancora
445 1, 2, 5| al popolo, se non prima digestite ed approvate da' magistrati
446 2, 15 | risolversi: e sempre le diliberazioni lente sono nocive.~ ~
447 1, 29, 1| e l'altra chi esaminerà diligentemente troverrà el popolo non errare
448 1, 29, 2| principe, perché usa manco diligenzia ed ha minore modo di riscontrare
449 1, 26, 1| al fine potrebbono fare dimenticare la memoria de' prìncipi
450 1, 23, 1| che quello che ciascuno diminuì a sé tolse ancora al compagno,
451 1, 23, 1| imprudenzia; ma avendone diminuite altante agli albani, restorono
452 1, 2, 4| beneficio de' potenti e diminuzione de' minori; ma appartenga
453 1, 23, 2| che almanco lo costringa a dimorarvi molti giorni, come si legge
454 1, 11, 1| delle città vicine; il che dimostra chiaramente che e' romani
455 1, 9, 1| estraordinari. Ma è da pregare Dio che le republiche non abbino
456 1, 10, 4| posterità della successione, si dipingono più facilmente in su' libri
457 2, 19, 1| confesserò già che una republica disarmata diventi più debole quanto
458 2, 12, 1| sudditi armati o e' sono disarmati; ma è necessario pensare
459 1, 58, 1| per ogni vano romore; non discernono, non distinguono, e con
460 1, 1, 2| potente città; e forse chi discorressi a una a una, non troverrebbe
461 [Titolo] | CONSIDERAZIONI INTORNO AI DISCORSI DEL MACHIAVELLI SOPRA LA
462 2, 24, 2| trovassi esposto alla loro discrezione. Di poi le cose che in sé
463 2, 12, 1| inaspettata, disordina tutti e' disegni dello inimico, ed ogni piccolo
464 2, 12, 3| inimico, hai già disturbato el disegno suo di fare la guerra in
465 1, 23, 2| svizzeri, a' quali non questo disfavore che può poco apresso a uomini
466 1, 29, 2| comincia a insospettire, disonora sanza rispetto di chi ha
467 2, 12, 1| essendo cosa inaspettata, disordina tutti e' disegni dello inimico,
468 2, 12, 3| che facilmente si potessi disordinargli le entrate, o essergli difficile,
469 1, 9, 1| e che uno in una città disordinata merita laude, se, non potendo
470 1, 10, 1| forme delle libertà sono sì disordinate, e le città ripiene tanto
471 1, 8, 1| che per essere e' giudìci disordinati non ebbe modo per mezzo
472 1, 8, 1| essendo el governo di Firenze disordinatissimo e pieno per sua natura di
473 1, 10, 1| governo contro al quale va è disordinato, perché molte sono chiamate
474 1, 16, 5| in disperazione, e chi è disperato non aspetta le occasione,
475 1, 16, 5| male trattati, vengono in disperazione, e chi è disperato non aspetta
476 1, 29, 3| molesta; né cosa alcuna dispiace loro che vedere altri cittadini
477 1, 29, 4| di Antonio Primo, ma dal dispiacergli la natura insolente di Antonio,
478 1, 29, 5| magistrati; in modo che mai non dispiacquono agli uomini savi e' progressi
479 1, 26, 1| guadagnarlo, pure che questa displicenzia sia fondata in sul rispetto
480 1, 2, 2| che per sé solo non possa disporre di cosa alcuna, o almanco
481 1, 11, 1| similitudine di quelle fu facile disporvi el popolo romano. E che
482 2, pro, 1| cieli o per altra occulta disposizione, corrono talvolta certe
483 1, 16, 1| ed anche la materia è più disposta, perché in una città che
484 1, 7, 2| molte cose che erano male disposte. E che non sia bene fare
485 1, 11, 1| Numa trovò gli uomini già disposti a volere ricevere buoni
486 1, 14 | alcuno temerariamente la dispregiava, punivano.~ ~
487 1, 3, 2| la plebe ricorso, non era disprezzata come corpo che non avessi
488 1, 16, 2| questa inequalità molto disproporzionata alla libertà in uno popolo
489 1, 58, 4| considerazione è fuora della disputa nostra, e nondimeno che
490 2, 13, 1| alla fraude, può essere disputabile se sia sempre buono instrumento
491 1, 58, 1| confusione, ed in tanta dissonanzia di cervelli, dove sono vari
492 2, 14, 1| che urtare; e però bisogna distinguere che quando le forze tue
493 3, 19, 2| comanda in nome di altri distinguerei: o in uno esercito, ed allora
494 1, 58, 1| romore; non discernono, non distinguono, e con la medesima leggerezza
495 1, 29, 3| ingrato, perché e per essere distratti gli uomini a varie faccende,
496 1, 47, 1| inganni el popolo nella distribuzione degli onori e de' magistrati
497 1, 40, 1| accidente benché piccolo distrusse la loro tirannide, la quale
498 2, 24, 4| giudicate inutile, arebbono distrutto quella di Taranto e l'altre
499 1, 10, 1| di libertà è tirannico e distruttore della patria, o tacitamente
500 2, 12, 3| casa lo inimico, hai già disturbato el disegno suo di fare la