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Francesco Guicciardini
Storie fiorentine

IntraText - Concordanze

firenze
                                                    grassetto = Testo principale
    Capitolo,  Capoverso                            grigio = Testo di commento
1 1, 1| più riputato cittadino di Firenze, a messer Donato Barbadori 2 1, 2| Piero suo zio, cacciò di Firenze quasi tutti gli Alberti, 3 1, 5| sicurtà dello stato cacciò di Firenze in grandissimo numero tutti 4 1, 5| mancando gli uomini da bene, Firenze rimaneva guasta, rispose 5 1, 5| San Martino riempierebbono Firenze di uomini da bene; volendo 6 1, 8| alcuno altro cittadino di Firenze, dubitando non pigliassi 7 1, 8| alcuno altro che fussi a Firenze, e così uomo da fargli fare 8 1, 9| che Neri fussi fuora di Firenze o imbasciadore o commessario, 9 1, 10| conte Francesco, venuto a Firenze in consulta quello si avessi 10 1, 10| questo caso la libertà di Firenze e di tutta Italia s'ha a 11 1, 12| medesimo. Il che inteso a Firenze deputorono messer Otto Niccolini 12 1, 13| desiderava favorire el duca in Firenze persuase loro per qualche 13 1, 16| A Milano ed a Firenze dispiacque assai questa 14 1, 17| assolutamente el primo cittadino di Firenze.~ 15 1, 20| Edificò la casa loro di Firenze, San Lorenzo, la Badia di 16 2, 2| ricchissimo ed aveva in Firenze grandissima somma di gioie, 17 2, 5| richiesti scrivessino a Firenze, pregando fussino serviti 18 2, 6| A Firenze si messe in pratica questa 19 2, 6| per essere arcivescovo di Firenze uno fratello di messer Dietisalvi. 20 2, 6| modo si condusse salvo a Firenze. Dove, crescendo ogni 21 2, 6| parlamento e furono confinati di Firenze messer Agnolo Acciaiuoli 22 2, 6| impuniti. Messer Luca rimase in Firenze, ma spennecchiato e senza 23 2, 7| mutazione dello stato di Firenze partorì gran novità per 24 2, 7| facile voltare lo stato di Firenze e rimettergli in casa, e 25 2, 7| Il che presentendosi a Firenze, furno mandati imbasciadori 26 2, 7| pochi giorni se ne vennono a Firenze E perché questi pericoli 27 2, 8| pruova voltare lo stato di Firenze; ed in sua compagnia era 28 2, 8| venuto el duca Galeazzo in Firenze, ed alloggiato in casa Piero 29 2, 8| per non avere danari da Firenze a suo modo, si partì di 30 2, 10| fare, si fece una dieta a Firenze, dove furono imbasciadori 31 2, 11| 1469 di dicembre, morì in Firenze Piero di Cosimo de' Medici; 32 3, 4| Pierfrancesco tornato a Firenze, rimase solo Iacopo Guicciardini.~ 33 3, 5| intenzione di chi governava a Firenze, per non si spiccare dal 34 3, 6| Lorenzo de' Medici cominciò in Firenze a pigliare piede perché 35 3, 8| A Firenze fu dubio assai che o e' 36 3, 13| messer Lulgi rivocato a Firenze, e messer Tommaso rimase 37 4, 1| La città di Firenze, come di sopra si è detto, 38 4, 2| Era allora in Firenze la famiglia de' Pazzi ricchissima 39 4, 6| sdegnato che lo stato di Firenze si fussi aderito e collegato 40 4, 6| mettendo uno stato nuovo in Firenze aversi a valere di quella 41 4, 7| ito a Pisa, Franceschino a Firenze, Giovan Francesco da Tollentino 42 4, 7| cavalli e fanterie verso Firenze.~ 43 4, 8| innanzi che entrassi in Firenze, sendo convitato da Lorenzo, 44 4, 8| Differirono adunche per [farla] a Firenze, dove entrato el cardinale, 45 4, 11| Iacopo si fuggì fuora di Firenze e gli amici di Lorenzo insignoriti 46 4, 12| cinquanta, né credo mai Firenze vedessi un di tanto travaglio. 47 4, 13| confessò essere venuto a Firenze per comandamento del conte 48 4, 13| cavò Lorenzo, e condotto a Firenze fu impiccato. Fu preso Guglielmo 49 5 | Ferdinando D’Aragona contro Firenze (1479).~ ~ 50 5, 1| Di questa novità di Firenze e pericolo dello stato nacque 51 5, 4| Nel medesimo tempo fu in Firenze un poco di disordine causato 52 5, 4| raffrenassi gli animi cattivi a Firenze non si potrebbe vivere; 53 5, 5| andorno alle stanze; ed in Firenze, pensandosi all'anno sequente, 54 6 | 1480). Nuovi ordinamenti a Firenze.~ ~ 55 6, 1| dovevono fare. Di che sendo a Firenze per lettere di messer Luigi 56 6, 2| levarlo, come ebbe avuto da Firenze el mandato di potere conchiudere 57 6, 5| perché se si mutassi a Firenze governo, potrebbe venire 58 6, 5| questa suspensione facessi in Firenze novità alcuna. Finalmente 59 6, 5| non si alterando nulla a Firenze, si risolvé alla pace ed 60 6, 5| acqua e subito ritornato a Firenze, dove fu ricevuto con grandissimi 61 6, 6| nuova lega col pontefice. A Firenze si elesse imbasciadori al 62 7, 1| aveva con lui, con Milano e Firenze; ed ultimamente sendo el 63 8, 1| dispiacque assai a Milano e Firenze, e presentendo questo appetito 64 8, 2| inconvenienti ne venne alla volta di Firenze e fermosi a Montepulciano, 65 8, 2| e' quali raportorono a Firenze come al duca pareva che 66 8, 2| Consultossi questo parere a Firenze ed a Milano, e finalmente 67 8, 4| aveva mandato imbasciadori a Firenze a pregare desistessino da' 68 8, 8| A Firenze inteso el subito assalto 69 8, 11| che si trovorono fuori di Firenze tanti collegi, che non vi 70 8, 11| che si erano partiti di Firenze senza licenzia, e perché 71 8, 11| gli caccierebbono un da Firenze; e però come el gonfaloniere 72 8, 12| poteva tutto el popolo di Firenze; e furono creati detti diciassette 73 9, 3| fu grandissima, che mai Firenze ebbe un cittadino pari a 74 9, 5| potuta fare standosi in Firenze, con più sua sicurtà e non 75 9, 6| virtù più eccellente in Firenze che in altra città di Italia. 76 9, 6| avergli, così fiorirono in Firenze gli studi di umanità sotto 77 9, 6| dottissimo e che leggeva greco in Firenze, e cercare insino in Grecia 78 9, 8| forestieri nobili che venivano a Firenze, fu libidinoso e tutto venereo 79 9, 8| stette in villa, partiva di Firenze a cinque o sei ore di notte 80 9, 8| mattina innanzi fusse in Firenze. Della quale cosa dolendosi 81 9, 14| Intesasi in Firenze la morte di Lorenzo, perché 82 9, 14| e di poi si feciono in Firenze le esequie sanza pompa e 83 10, 1| mandorono imbasciadori a Firenze a condolersi, ed inoltre 84 10, 6| collegati Napoli, Milano e Firenze, sarebbe bene per riputazione 85 10, 6| imbasciata. Fu consentito a Firenze ed a Napoli; di poi messer 86 11 | Carlo VIII. Fuga di Piero da Firenze (1494).~ ~ 87 11, 1| 1494 Erano in Firenze Lorenzo e Giovanni figliuoli 88 11, 1| Piero, si era partito di Firenze. E sendo in su' princìpi, 89 11, 1| liberati e confinati fuori di Firenze alle loro possessioni a 90 11, 2| medesimi entrorono in Firenze quattro imbasciadori franzesi, 91 11, 4| mandò di nuovo uno oratore a Firenze a richiedere del passo, 92 11, 5| Napoli, Vinegia, Milano e Firenze, erano gli studi di ciascuno 93 11, 7| A Firenze erano le cose condizionate 94 11, 9| A Firenze in sulla partita di Piero 95 11, 9| Ferrara, che predicava in Firenze e di chi di sotto si dirà, 96 11, 10| amici sua come le cose in Firenze transcorrevano troppo, e 97 11, 10| licenzia dal re, se ne tornò a Firenze a 8 di novembre. Tornata 98 11, 11| frate si uscì sconosciuto di Firenze; così si fuggì Giuliano 99 11, 12| Giunse in questo tumulto in Firenze Francesco Valori, el quale 100 11, 13| perché, avendo inteso a Firenze sparlarsi assai di lui, 101 11, 14| per la via, ne vennono a Firenze. Così el medesimo giorno 102 11, 16| e forse insignorirsi di Firenze el quale se si partissi, 103 12 | Ingresso di Carlo VIII a Firenze. Gerolamo Savonarola. Riforme 104 12, 1| detto, e presa la volta di Firenze con animo pessimo, e, come 105 12, 1| dubitare che entrando in Firenze, el popolo che era in sull' 106 12, 1| sanza tumulto venire in Firenze. La quale cosa sendogli 107 12, 1| Era Piero, quando uscì di Firenze, fuggito a Bologna, e di 108 12, 1| re Carlo di disporre di Firenze a suo modo e di farsene 109 12, 1| imbasciadori a onorarlo, entrò in Firenze in domenica a ... di [ 110 12, 2| alcuna altra sia stata in Firenze è già gran tempo. Non mancorono 111 12, 2| dal canto del re. Entrò in Firenze con tutto lo esercito armato: 112 12, 3| Stette el re in Firenze... giorni, e ristrignendosi 113 12, 3| el re pigliassi piede in Firenze; e però el duca commisse 114 12, 7| el re fra due partì di Firenze ed andonne alla volta di 115 12, 10| Scrittura sacra, ne venne a Firenze, dove insino a tempo di 116 12, 10| altra volta cacciato da Firenze fra Bernardino da Feltre, 117 12, 10| de' frati predicatori di Firenze e di altri conventi di Toscana 118 12, 10| la quale cosa lo fermò a Firenze e gli tolse l'aversi a mutare, 119 12, 10| e poi quando el re fu in Firenze, sempre affaticandosi in 120 13, 1| lo stato nostro, venne a Firenze el cardinale di San Malò, 121 13, 1| Napoli; perché partitosi da Firenze ed entrato in quello di 122 13, 2| A Firenze si sonò a gloria, e facesi 123 13, 5| altra volta alloggiare in Firenze, si gli potessi concedere 124 13, 10| che egli ammalò e morì in Firenze, dove fu sepulto, fattogli 125 13, 10| capitoli fatti con noi in Firenze e giurati in sull'altare 126 14, 2| che el re di Francia fu in Firenze si affaticò assai in beneficio 127 14, 4| Italia, mandò imbasciadori a Firenze, e' quali oltre a chiedere 128 14, 5| commessione di ritornarsi a Firenze e faccendo quella via per 129 14, 5| licenzia se ne ritornorono a Firenze.~ 130 14, 8| poteva, insino a cacciare di Firenze molti predicatori dell'ordine 131 14, 8| avere e' Medici favore in Firenze, quanto dagli inimici del 132 14, 8| pratica ed autorità, che in Firenze non pareva altro uomo da 133 15 | Inutile tentativo di tornare a Firenze di Piero De’ Medici. Scomunica 134 15, 1| fare del alle porte di Firenze; la quale cosa non gli riuscì 135 15, 2| A Firenze, sendosi inteso la venuta 136 15, 4| Alessandro lo fece publicare in Firenze scomunicato, allegando avere 137 15, 4| volentieri, sendo stimolato di Firenze dagli avversari suoi; e 138 15, 5| Ieronimo fu publicato, venne in Firenze la nuova come el duca di 139 15, 7| richiamare Piero de' Medici in Firenze, ma fare uno stato stretto 140 15, 7| avessi a mutare el governo di Firenze.~ 141 15, 10| Francia la città, mandò a Firenze, per disporre meglio la 142 15, 10| con lui mentre stette in Firenze, dessino quasi publicamente 143 15, 11| opinione che avessi pratica in Firenze, nondimeno, perché non se 144 15, 12| pratiche aveva tenute Piero in Firenze, o perché si tenessi male 145 15, 12| maligna natura sua, scrisse a Firenze a qualche particulare cittadino, 146 15, 14| arebbono voluti e' Medici in Firenze, desideravano la salute 147 16, 5| cittadini di stato sono suti a Firenze simili a lui, vòlto molto 148 16, 6| Domenico e fra Silvestro... da Firenze, el quale, se bene non predicava, 149 16, 8| soscritto da e' vicari di Firenze e di Fiesole e da alcuni 150 16, 9| commessari apostolici a venire a Firenze a esaminare fra Ieronimo 151 16, 9| assentati, si tornorono in Firenze.~ 152 16, 12| santissime e mirabile, né mai in Firenze fu tanta bontà e religione, 153 17, 5| ancora insino quando era in Firenze aveva detto publicamente, 154 17, 6| discendenti fatta cittadina di Firenze, acciò che la potessi essere 155 17, 7| simulavano, se ne ritornorono a Firenze sanza fare conclusione alcuna.~ 156 17, 9| risoluzione si accordava in Firenze tutta la moltitudine. Durò 157 17, 13| poteva tanto fare che in Firenze dalla moltitudine ed ancora 158 17, 21| mandò subito per le poste a Firenze messer Galeazzo Visconti, 159 17, 23| sera che Piero tornò in Firenze, ed essendo egli ito alla 160 18, 8| nelle mani, lo mandassi a Firenze, e si giudicava che da poi 161 18, 8| capo; ed aspettandosi a Firenze, venne nuove come lui si 162 18, 8| da bene e valente. Ma a Firenze chi aveva sospetto di lui 163 18, 9| popolo che altro cittadino da Firenze; ed entrata la signoria 164 18, 11| le quali cose vedendosi a Firenze la debolezza sua, ed instando 165 18, 12| ultimo ne tornò ammalato a Firenze.~ 166 18, 13| venuta per sue richiesta in Firenze la tavola di Santa Maria 167 18, 16| Venuta a Firenze la nuova della presa di 168 18, 16| la signoria, volendolo a Firenze, mandò subito per lui Filippo 169 18, 16| sequente sera lo condussono a Firenze; ed avendolo subito esaminato 170 18, 16| che era stato condotto a Firenze, a ore ventitré, tagliare 171 18, 20| gli effetti suoi ancora in Firenze, e' provedimenti che per 172 18, 22| intenzione. Di che ritornati a Firenze, e parendo che, se bene 173 19, 7| molto virile, mandatone a Firenze e' figliuoli, benché grandi, 174 19, 8| nondimeno, come si intese a Firenze, vi fu deputato imbasciadore 175 19, 11| altro vantaggio; scrisse a Firenze congratulandosi come con 176 20, 1| Della quale cosa ebbe a Firenze carico grandissimo, parendo 177 20, 3| malato, si era tornato a Firenze. E finalmente el che 178 20, 4| Udita a Firenze questa partita loro, si 179 20, 5| dettono più volte aviso a Firenze; ed erano e' mancamenti 180 20, 6| quistione a ricorrere a Firenze, avevano operato in modo 181 20, 8| vennono miserabilmente a Firenze, dove consultandosi le cose 182 21 | Lucrezia Borgia. Riforme in Firenze (1500-1501).~ ~ 183 21, 12| Galeazzo. Fermoronsi costoro in Firenze più e quivi feciono una 184 22, 4| uomini che avevano avuto da Firenze notizia della sua venuta, 185 22, 4| Ferrara e ne venne preso a Firenze; dove come e' fu la nuova, 186 22, 7| Firenzuola, e condotto a Firenze fu esaminato a parole, e 187 22, 7| velocissimamente scritto a Firenze che ciò che fussi fatto 188 22, 9| di questa ribellione in Firenze a di... di giugno a mezzanotte; 189 22, 11| Le quali cose intese a Firenze, si conobbe chiaramente 190 22, 13| allo oratore avisassi a Firenze la sua ottima disposizione 191 22, 14| questo mezzo si soldò a Firenze molti condottieri, de' quali 192 22, 15| di Siena; e ritornato a Firenze, riferì come Pandolfo, conoscendo 193 22, 17| aspettati, e si crede che in Firenze si sarebbe fatta qualche 194 22, 17| diffidandosi che la impresa di Firenze avessi sì presto a riuscire, 195 22, 19| el re di Francia venne in Firenze perché se bene allora si 196 22, 20| maggiore parte non era in Firenze, mandorono a dire a' capitani 197 22, 23| degli Albizzi venissi a Firenze in sulle poste a portare 198 22, 24| fermò e fece intendere a Firenze che mandandogli uno uomo 199 22, 24| osservata la condotta sua e se a Firenze si introducessi uno stato 200 22, 25| mandò monsignore di Milone a Firenze con ordine del potere restituire 201 22, 26| Venne Milone a Firenze, e bisognò, innanzi che 202 22, 29| certo termine comparissino a Firenze, con animo che, se non ubbidivano, 203 23, 16| tanto stato quanto uomo da Firenze, se non se l'avessi poi 204 23, 19| rimettere Piero de' Medici in Firenze, parendo che colle forze 205 23, 20| e' Medici ritornassino in Firenze. Ma di poi venendone el 206 23, 23| Casentino, pochi poi venne in Firenze standosi sempre in casa 207 23, 31| Rinaldo Orsini arcivescovo di Firenze e messer Iacopo da Santa 208 24, 5| disegnò di fare una unione di Firenze, Siena e Bologna. Ed a questo 209 24, 8| già aveva letto greco in Firenze e di poi l'anno 94, andatosene 210 24, 13| giorni che e' passorono per Firenze, era passato molte gente 211 24, 16| stato in quegli tempi a Firenze non abbia notizia del particulare, 212 25, 8| e Giuliano de' Medici in Firenze, e così fatto uno stato 213 26, 1| L'anno 1505, fu in Firenze nel principio carestia grande, 214 26, 2| Mantova, el quale venne a Firenze con animo di accettare, 215 26, 7| voleva che ritornassi a Firenze e facessi imbasciada che 216 26, 8| signoria fece venire in Firenze la tavola di Santa Maria 217 26, 14| rubello e Bernardo rimase in Firenze con pericolo e sospetto 218 26, 15| quanto altro cittadino di Firenze, che acquistò nome di essere 219 27, 3| in villa ed Alessandro in Firenze, fu di notte amazzata da 220 27, 4| di Alessandro, tornati a Firenze lo feciono subito pigliare.~ 221 27, 5| famiglio, el quale venuto a Firenze con sicurtà della vita, 222 27, 5| parlato assai non solo a Firenze ma ancora a Siena e Roma, 223 27, 10| per la via, si ritornò a Firenze. Aspettoronlo quivi più 224 28 | D’Asburgo. Discordie in Firenze (1507).~ ~ 225 28, 7| mandassi altri, essendo in Firenze tanti giovani da bene atti 226 28, 13| opinione non solo era in Firenze, ma ancora divulgata fuori 227 28, 17| pratica collo arcivescovo di Firenze, messer Rinaldo Orsino, 228 29 | XXIX. Rapporti di Firenze con Pisa e Lucca. Cosimo 229 29 | De’ Pazzi arcivescovo di Firenze (1508).~ ~ 230 29, 3| el re di Francia mandò a Firenze uno imbasciadore chiamato 231 29, 3| apiccato questo ragionamento in Firenze, dove era anche venuto per 232 29, 9| conosceva ed intendeva a Firenze; ma perché loro, sapendosi 233 29, 11| mandorono non molto poi a Firenze imbasciadori messer Gian 234 29, 11| ogni luogo, mandorono a Firenze, per tentare gli animi nostri, 235 29, 18| e mandati imbasciadori a Firenze, cercorono di ottenerlo, 236 29, 20| Cappone con lo arcivescovo di Firenze, si apiccò una pratica nuova 237 29, 21| conscendessi. E così scrittone a Firenze a' sue parenti, el gonfaloniere 238 29, 21| concestorio arcivescovo di Firenze, di che si rallegrò assai 239 29, 22| lo arcivescovo nuovo in Firenze con allegrezza grande dello 240 29, 23| arcivescovado, successe a Firenze uno accidente che tenne 241 30, 1| che furono e' Medici di Firenze, e restata la città nel 242 30, 2| non era prima uscito di Firenze che scrisse una villana 243 30, 5| Queste cose, divulgate a Firenze, avevano fatto che tutti 244 30, 6| Medici, ma ancora scritte a Firenze lettere caldissime in publico, 245 30, 8| publicò di volere maritare in Firenze una figliuola di Piero de' 246 30, 8| che la non si maritassi a Firenze, cominciò a tenere diverse 247 30, 8| ma vollono tentare se a Firenze se ne faceva romore. E però 248 30, 9| detto anno si scoperse in Firenze e venne a luce.~ 249 30, 12| qualità che non trovassi in Firenze parentado conveniente a 250 30, 16| Filippo venne occultamente in Firenze, essendo confortato al comparire 251 30, 17| Pazzi lasciarla maritare a Firenze in qualche uomo da bene, 252 30, 17| pratica di maritarla in Firenze, fare una legge che lo proibissi 253 30, 22| signore di Piombino avisato a Firenze come imbasciadori pisani 254 30, 25| Scrissono gli imbasciadori a Firenze questa dimanda, e parve 255 30, 25| Avisoronne gli oratori a Firenze, e si concluse non si lasciassi 256 30, 25| detti di sopra, e ne venne a Firenze le nuove alla fine dello 257 31, 2| seco, e di poi el romore in Firenze fu sì grande non solo nel 258 31, 3| Scrissonne e' commessari a Firenze, e fu approvato questo modo 259 31, 5| pisano e ritenuto prigione a Firenze. Era costui di nazione vile,


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