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Francesco Guicciardini
Storie fiorentine

IntraText - Concordanze

città
1-500 | 501-655

    Capitolo,  Capoverso
501 23, 12| alterazione grande della città; di poi, che sendo in perpetuo, 502 23, 12| gli altri magistrati della città, e così verrebbe a mancare 503 23, 13| magistrato alcuno della città; e' sue figliuoli non potessino 504 23, 15| sarebbe utilissimo alla città.~ 505 23, 17| alla riordinazione della città, uscì la signoria, la quale 506 23, 17| quale avendo trovata la città in somma confusione, smembrato 507 23, 17| ribellata, aveva rassicurata la città di Pistoia, recuperato Arezzo 508 23, 18| Sacchetti, a tempo del quale la città richiese el re che per sicurtà 509 23, 18| Acconsentillo da principio la città; di poi non se ne sapendo 510 23, 18| in Lombardia, di che la città venne a entrare in nuovi 511 23, 18| agli stati sua. Donde la città trovandosi sanza arme, cominciò 512 23, 19| considerando che Perugia e Città di Castello apartenevano 513 23, 21| Bologna, di Perugia e di Città di Castello e lui gli prometteva 514 23, 21| principio di nuovo fuoco, la città diminuì assai la paura del 515 23, 23| affaticato assai nelle cose della città, e dove gli altri cittadini 516 23, 23| essere a beneficio della città; e fu di tanta efficacia 517 23, 24| richiesono istantissimamente la città di collegarsi insieme, per 518 23, 24| loro facultà di farlo la città si risolvé di stare neutrale 519 23, 25| Nel medesimo tempo la città, vedendosi spogliata di 520 23, 25| marchese le forze della città nostra gli potessi in qualche 521 23, 26| le legge ordinarie della città bisognassi dall'una volta 522 23, 26| universale speranza della città che non solo a tempo suo 523 23, 26| sì buono e santo, che la città n'avessi lungamente a godere, 524 23, 27| bastava al buono essere della città l'avere provisto di uno 525 23, 27| necessari, così in questa città non poteva essere chiamato 526 23, 28| Quanto alle cose di fuora, la città si trovava due piaghe proprie: 527 23, 28| amici e sanza parte nella città, nondimeno se bene da loro 528 23, 28| la potenzia avuta nella città e nel contado nostro, erano 529 23, 28| facilmente bastonare. Aveva la città di poi qualche altro male 530 23, 28| spegnendo, avessi a tenere la città in continui sospetti ed 531 23, 28| quanto per le cose di Pisa la città nostra era debole e conquassata; 532 23, 28| cercavano di offendere la città, pure s'aveva a considerare 533 23, 28| male fussigrande che la città da sé non vi potessi riparare, 534 23, 28| Francia, colle quali la città pareva in buoni termini, 535 23, 34| collo esercito suo verso Città di Castello, dove si trovava 536 23, 34| Aveva in questo mezzo la città per mezzo di messer Giovan 537 24, 1| principio di questo anno la città desiderosa di armarsi, e 538 24, 1| quali cinquanta ne pagava la città, cinquanta ne erano accommodate 539 24, 5| avendone conferito colla città e fatto che la prestò favore 540 24, 5| favore che arebbono dalla città, posto da canto la paura 541 24, 5| caldamente al re ed alla città, che come fussi tornato 542 24, 6| In questo tempo la città, ristretto lo esercito suo, 543 24, 6| sotto la divozione della città, e però che non la difficultà, 544 24, 7| favore di Francia e della città, in nome; in fatto, lo comperò 545 24, 8| gli stati degli Orsini e Città di Castello, e che col favore 546 24, 15| commessari in nome della città nostra, e' quali potendolo 547 24, 16| fiorentini facevano di quella città quello che volevano, e si 548 24, 16| la oportunità di quella città, della quale si varrebbono 549 24, 16| confini nostri e presso alla città a meno di trenta miglia. 550 24, 18| Mandò la città a costui subito, a dare 551 24, 19| pontefice la rivolle, e la città, per non si adirare seco 552 25, 1| umori di cittadini nella città. Di sopra si è detto largamente 553 25, 1| intervenissino e' primi uomini della città, ed in quello che pure si 554 25, 1| era uno timone fermo, la città non potessi perire, creava 555 25, 2| entrò, avendo trovata la città in grandissime spese e gravezze 556 25, 2| sorte perché non avendo la città più uno continuo sospetto 557 25, 2| farsi, e così ridotta la città in tre cose che satisfacevano 558 25, 4| poi che e' fu creato, la città non era medicata s nulla, 559 25, 5| volevano fare capi della città, aveva voluto privargli 560 25, 5| si cominciò a dividere la città: da una parte Piero Soderini 561 25, 8| insospettito gli animi della città, tanto che ne venne l'anno 562 26, 2| nostri; per la quale cosa la città, sendo sanza arme, condusse 563 26, 3| del marchese, acciò che la città fussi necessitata a condurre 564 26, 3| noi fussino deboli, e la città lo fece volentieri, acciò 565 26, 7| Ruberto giustificando la città, che non era obligata per 566 26, 7| ottenne non per voluntà della città, ma perché non si partissi.~ 567 26, 11| al modo svizzero, nella città non si fece nulla, perché 568 26, 12| si voltassino contro alla città o cittadini. E perché chi 569 26, 13| partì occultamente della città ed andossene a Vignone, 570 26, 14| essere lui capo e guide della città, o perché e' fussi amatore 571 26, 14| alcuno governo che avessi la città. Era a tempo di Lorenzo 572 26, 15| sé e non cacciato dalla città; cosa miserabile a pensarlo, 573 27, 3| sospensione molte settimane la città. Aveva Alessandro di Lionardo 574 27, 6| quello parentado, che la città se ne risentirebbe e farebbesi 575 27, 8| usurpati. Richiese ancora la città di cento uomini d'arme per 576 27, 9| dove era andato per la città nostra imbasciadore messer 577 27, 10| questa visitazione della città. Partitosi da Piombino, 578 27, 11| cose di Italia, mandò la città oratori messer Francesco 579 28, 1| di che sendo avisata la città da Francesco Pandolfini, 580 28, 2| franzesi, oltre allo essere la città fortissima e di natura e 581 28, 2| gente si accostorono alla città, subito entrò fra loro tanta 582 28, 3| espugnazione di Genova, città fortissima e potentissima, 583 28, 4| grandissima allegrezza la città nostra, perché avendo e' 584 28, 4| disegnato fortificare la città a suo proposito in più modi, 585 28, 4| seguitandolo oratore in nome della città Giovanni di Tommaso Ridolfi.~ 586 28, 6| abassargli, e quanto la città nostra se fussi reintegrata 587 28, 6| partita dispiacque alla città, perché si credeva che fermandosi 588 28, 7| cominciò a fare giudicio nella città che sarebbe cosa di molto 589 28, 9| bene vedessi la ruina della città, non sarebbe per deviare 590 28, 9| rimescolandosi le cose della città potersi tòrre lo stato al 591 28, 10| attendere alle cose della città. In questo parere del non 592 28, 11| imperadore fussi utile per la città, nondimeno la difficultà 593 28, 11| altri barbari, ed essendo la città in opinione di ricca, non 594 28, 12| meno e' fatti sua che della città, introdusse ne' dieci che, 595 28, 13| consigliava caldamente la città a non si volere partire 596 28, 13| tolse e' dispareri della città, giudicando alcuni che e' 597 28, 13| ancora divulgata fuori della città, intanto che lo imperadore 598 28, 13| confortassi a consigliare la città a volgersi alla via sua, 599 28, 13| male, in modo che per la città n'aveva carico grandissimo.~ 600 28, 15| travaglio e divisione la città nostra, che per certo, se 601 28, 17| medesimi per bene della città, pregassino la signoria 602 28, 17| el papa dispiacere alla città si risolvé.~ 603 29, 1| lo antico odio verso la città e la ambizione di farsi 604 29, 6| cominciorono con Francia, la città volta a avere Pisa per farne 605 29, 6| legni; e però essendo la città disarmata al porto, si condusse 606 29, 7| molte volte collegati della città ed amici grandissimi, ma 607 29, 7| grandissimi, ma poi che la città ebbe acquistata la Valdinievole, 608 29, 7| guerre del duca Filippo, la città fece più volte pruova di 609 29, 9| favoriti da lui, in modo che la città per non offendere el re 610 29, 9| non in nome publico della città, ma sotto colori vari, per 611 29, 9| essendo così la sorte della città, che le deliberazione che 612 29, 10| sendosi publicato per la città, molti cittadini di credito 613 29, 12| La città desiderava lo accordo, massime 614 29, 13| mano de' fiorentini, la città di Lucca non potere mai 615 29, 15| rispetto alle ragioni della città, le quali non si venivano 616 29, 17| l'accordo con danno della città, che acconsentire a quello 617 29, 18| tutti e' primi uomini della città, non si vinse mai; richiamoronsi 618 29, 21| Soderino avendo favore dalla città ne fussi compiaciuto, e 619 29, 21| assai lo universale della città, perché era riputato prelato 620 29, 22| consenso più universale della città, e così la lettera fussi 621 29, 23| tenne molti alterata la città e fu per essere di momento 622 30, 1| di Firenze, e restata la città nel governo populare, furono 623 30, 1| alieni dal ritornare nella città; perché egli aveva a presupporre 624 30, 1| aveva a presupporre che la città benché conquassata e smembrata 625 30, 1| qualche benivolenzia nella città, e così tenere modi di addolcire 626 30, 1| se mai ritornassi nella città, presterebbe fede a' cittadini 627 30, 1| volere che per sua cagione la città ed el popolo ricevessi danno 628 30, 2| volte armato contro alla città, prima a' confini di Arezzo, 629 30, 2| Valentino, tutte contro alla città, in modo che fu cagione 630 30, 2| tempo alcuno battere la città. Per le quali cose non solo 631 30, 2| ancora lo universale della città l'aveva in odio grande.~ 632 30, 3| riformati e' disordini della città, che e' Medici fussino in 633 30, 3| non avere più grazia nella città, si trovavano in gran disordine, 634 30, 5| ancora degli altri nella città; e dove, vivente Piero, 635 30, 5| mentre che erano nella città, non avevono mai né in publico 636 30, 5| e però si parlava nella città più liberamente di loro 637 30, 7| altri che, veduto che nella città non se ne teneva conto, 638 30, 8| benivolenzia poteva nella città, publicò di volere maritare 639 30, 8| qualunche la togliessi, che la città lo punirebbe, di che si 640 30, 11| esprimevano le legge della città.~ 641 30, 13| publico ed apartenente alla città, ma come privato, e così 642 30, 14| secondo gli statuti della città ricadeva agli otto nuovi, 643 30, 15| armata manu contro alla città nella ribellione di Arezzo 644 30, 18| disse che volendo sanare la città bisognava tagliare el capo 645 30, 18| fussi stato caldo che la città stessi in libertà ed in 646 30, 19| caso e quanto terrebbe la città più inferma e sospesa se 647 30, 24| utilità richiese che la città lo servissi in presto di 648 31, 1| distraevano le cure della città in dua pensieri l'uno: l' 649 31, 2| natura importantissima alla città, che e' pareva ragionevole 650 31, 5| pericolo non piccolo alla città. Era stato molti e molti 651 31, 7| lo faceva per salvare la città sua e non voleva in modo 652 31, 10| solevano alla difesa della città né in sulle mura né a fare 653 31, 13| principio el governo della città negli uomini più nobili, 654 31, 13| in sulle porte della città, dove ogni era necessario 655 31, 13| medesimi; perché in una città venuta di nuovo in libertà


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