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1 1, 1, 2| maravigliosa virtù e fortuna era salito, non aveva giammai 2 1, 1, 2| tanto desiderabile quanto era quello nel quale sicuramente 3 1, 1, 2| suoi medesimi, non solo era abbondantissima d'abitatori, 4 1, 1, 3| ottavo pontefice romano, era per tutta Italia grande 5 1, 1, 3| viniziano, e perché gli era più facile conservare nella 6 1, 1, 4| interrotta per vari accidenti, era stata nell'anno mille quattrocento 7 1, 1, 4| quale che aspirassino si era in diversi tempi conosciuto 8 1, 2, 1| Tale era lo stato delle cose, tali 9 1, 2, 1| si facevano, come perché era mezzo a moderare e quasi 10 1, 2, 2| publico bene per altro, era almeno utile per questo, 11 1, 2, 2| con lacrime, dalle quali era solito astenersi eziandio 12 1, 2, 3| senza contradizione alcuna era succeduto, nella grandezza 13 1, 2, 3| perché, secondo che si era creduto, il pontefice ultimamente 14 1, 2, 3| diversi prestato l'ubbidienza, era stato più pronto ad assaltare 15 1, 3, 1| di Alfonso, ne' cui regni era nato e cui ministro lungo 16 1, 3, 1| cui ministro lungo tempo era stato, aveva ottenuto l' 17 1, 3, 2| natura molto aperta, non si era mai astenuto di lamentarsi 18 1, 3, 2| più angustiava l'animo suo era il considerare essere sommamente 19 1, 3, 2| confederazione per la quale era stata fatta molti anni opposizione 20 1, 3, 2| agli stipendi di Ferdinando era non solo Verginio Orsino, 21 1, 3, 2| seguito della fazione guelfa, era allora molto potente in 22 1, 3, 2| insidiasse alla sua vita, era di inimicissimo di Ferdinando, 23 1, 3, 3| quel dì imprudentemente si era fatto, rifiutati totalmente 24 1, 4, 1| effettualmente quello di che gli era stato conferito il titolo 25 1, 4, 1| Calavria, il quale giovane era morto innanzi al padre, 26 1, 4, 1| febbre in Puglia, quando era già quasi in possessione 27 1, 4, 1| Napoli. Ma a Carlo di Durazzo era succeduto Ladislao suo figliuolo; 28 1, 4, 1| per la guerra del quale era stata necessitata di fare 29 1, 4, 1| divulgato che 'l testamento era stato falsamente fabricato 30 1, 4, 1| Perché il regno di Francia era in quel tempo più florido 31 1, 4, 1| dominata già dal suo padre, non era giammai da altra parte mancato 32 1, 4, 3| potenti. Perché grandissima era per tutto la fama della 33 1, 4, 3| eserciti di là da' monti non era altro che cercare di comperare 34 1, 4, 3| pochi mesi avanti; perché era manifesto avervelo tirato, 35 1, 4, 3| intelligente delle azioni umane, era traportato da ardente cupidità 36 1, 4, 3| nobili del regno, poi che era uscito della tutela di Anna 37 1, 4, 3| ecclesiastiche. Capo di tutti questi era Stefano di Vers, di nazione 38 1, 4, 3| vescovo di San Malò, non solo era preposto all'amministrazione 39 1, 4, 3| raffrenandolo il timore, era talvolta irresoluto, talvolta 40 1, 4, 4| navale presso a Gaeta, gli era stato condotto, con tutta 41 1, 5, 1| gli potesse ricevere come era stato ricevuto Giovanni 42 1, 5, 1| degli avversarii; ma, come era re di singolare prudenza 43 1, 5, 1| e fidata; perché chi non era stato offeso, in qualche 44 1, 5, 1| movimento non si facesse: e gli era creduto più facilmente perché 45 1, 5, 1| re di Francia in Italia era giudicata sì mal sicura 46 1, 5, 2| di quasi tutti i signori, era ogni dì maggiore l'ardore 47 1, 5, 2| dopo la morte del padre si era maritata a Massimiliano, 48 1, 5, 2| maritata a Massimiliano, era ultimamente, essendo già 49 1, 5, 4| tirannidi (perché quello che era usurpazione paresse ragione), 50 1, 5, 4| al padre comune poi che era diventato duca di Milano: 51 1, 5, 4| artificio, e nondimeno (tanta era la sagacità e destrezza 52 1, 5, 5| delle cose d'Italia, dove era stato sotto Giovanni d'Angiò; 53 1, 5, 5| prima l'esercito suo non era passato in Italia, e affermato 54 1, 6, 1| che ne' tempi precedenti era stato spesso inclinato, 55 1, 6, 1| mitigare l'animo suo: perché era noto quanto egli con sfrenata 56 1, 6, 2| essere spurio, a' quali non era solito concedersi tale degnità, 57 1, 6, 2| falsi testimoni provare che era figliuolo legittimo di altri. 58 1, 6, 2| Avignone, della quale città era legato, andò finalmente 59 1, 6, 2| Lione, dove poco innanzi si era trasferito Carlo, per fare 60 1, 6, 3| Lodovico Sforza quel che era stato cominciato dal padre, 61 1, 6, 3| figliuola naturale, il quale era di grandissima fede e favore 62 1, 6, 4| Francia pervenivano, dove era bene veduta e carezzata 63 1, 6, 4| congiure civili, nelle quali era stato ammazzato Giuliano 64 1, 6, 4| sua che per altra cagione era stata deliberata. Alla quale 65 1, 6, 4| comprendeva Alfonso, non era conveniente concederla a 66 1, 6, 4| questa considerazione, vi era stato specificato che ella 67 1, 6, 4| romano, l'ufficio del quale era proibire, non fomentare, 68 1, 6, 5| A Firenze era grande la inclinazione inverso 69 1, 6, 5| estraordinari fondamenti, era, per farsi uno appoggio 70 1, 6, 5| accidente che Lodovico Sforza era intento a procurare la sua 71 1, 6, 5| impedimenti: perché niuna cosa era più indegna de' prìncipi 72 1, 6, 5| del re Luigi suo padre, era stata fatta con Ferdinando, 73 1, 6, 6| Francia e quella republica non era stata altro che amicizia 74 1, 7, 1| Villafranca e di Marsilia: onde era divulgato nella sua corte 75 1, 7, 1| Jerusalem e delle due Sicilie (era questo allora il titolo 76 1, 7, 1| Pagolo Fregoso cardinale, che era già stato doge di Genova, 77 1, 7, 1| doge di Genova, e il quale era seguitato da molti della 78 1, 7, 1| dalla nazione franzese, non era piccolo il timore che i 79 1, 7, 3| quale, ritornato da Roma, si era per comandamento del re 80 1, 7, 3| cinquecento altri i quali era obligato a dargli il duca 81 1, 7, 3| fusse più prestata fede, non era perciò che per quelle in 82 1, 7, 4| Ferdinando duca di Calavria (era questo il titolo de' primogeniti 83 1, 7, 4| quale dal soldo del papa era passato al soldo del re, 84 1, 7, 4| persona di Ferdinando, perché era congiunto di stretto e doppio 85 1, 7, 4| fratello di Ippolita, la quale era stata madre di Ferdinando. 86 1, 7, 4| Alfonso di ricondursi seco, si era condotto, per opera del 87 1, 7, 4| famiglia de' Colonnesi. Questo era il colore delle loro difficoltà, 88 1, 7, 4| per sospetto del papa, si era ridotto nelle loro terre, 89 1, 7, 4| proposte. Nella quale pratica era tra Alessandro e Alfonso 90 1, 8, 1| avere seco i fuorusciti, si era mossa da Napoli con grande 91 1, 8, 1| fare potente provisione, era già entrato in Genova il 92 1, 8, 1| Gianluigi dal Fiesco che era venuto alla Spezie, dettono 93 1, 8, 2| impedimenti alle spalle, era necessario congiugnersi 94 1, 8, 2| questa condotta, alla quale era necessario il consenso loro, 95 1, 8, 2| perché con somma instanza n'era stato pregato da Ferdinando: 96 1, 8, 3| figliuolo di Giovanni, il quale era soldato de' fiorentini, 97 1, 8, 3| quali opprimere tanto alieno era il pensiero loro che Alfonso, 98 1, 8, 4| ascoso quello del re, che era in Firenze, in luogo donde 99 1, 8, 4| e che per l'autorità sua era stato pertinace a non consentire 100 1, 8, 4| corrispondevano alle parole, era necessitato a risolversi 101 1, 8, 4| per altro perché almeno era similmente a lui pernicioso 102 1, 8, 4| al suo re, affermando che era tradito da Lodovico: e nondimeno 103 1, 9, 2| continuando nel suo proposito, era venuto a Vienna città del 104 1, 9, 2| carestia di danari, che era tale che e' non ebbe modo 105 1, 9, 2| Francia, e quella che gli era stata prestata da Lodovico, 106 1, 9, 2| immoderate cupidità, non gli era facile l'accumularne di 107 1, 9, 2| che alle guerre vere, non era nervo da sostenere il furore 108 1, 9, 4| risguardata intrinsicamente, era più lontana dalla virtù 109 1, 10, 1| posti i fanti in terra, si era, per non essere costretto 110 1, 11, 1| Ma a Carlo era andato subito in Asti Lodovico 111 1, 11, 2| Il nome delle maggiori era bombarde, le quali, sparsa 112 1, 11, 2| impedimenti, e piantate, era dall'uno colpo all'altro 113 1, 11, 3| e in arbitrio de' quali era mettergli e pagargli, non 114 1, 12, 1| armata franzese, la quale era fama dovere andare da Genova 115 1, 12, 2| l'esercito inimico, che era alloggiato appresso a Villafranca, 116 1, 12, 2| alloggiamenti così forti. Era paruto che insino a questo 117 1, 12, 2| il regno di Napoli, che era perduto se quell'esercito 118 1, 13, 1| la impresa tanto innanzi era necessitato a continuarla. ~ 119 1, 13, 3| de' medici regi, il quale era presente quando Carlo lo 120 1, 13, 3| alcuno che dubitasse che se era stato veleno non gli fusse 121 1, 13, 4| del nuovo duca, del quale era fama, che se bene quando 122 1, 13, 4| precipitosamente in Francia, era del tutto contrario alla 123 1, 14, 1| Medici. Contro al quale era, per nuove cagioni, augumentato 124 1, 14, 1| determinavano si partisse; gli era stato, cercando scusa del 125 1, 14, 2| Non era mai stato nel consiglio 126 1, 14, 2| antiguardia, della quale era capitano Giliberto monsignore 127 1, 14, 3| la prima terra che se gli era opposta, si diminuisse tanto 128 1, 14, 3| animo a fare il medesimo. Ma era destinato che, o per beneficio 129 1, 14, 4| Era continuamente moltiplicato 130 1, 14, 4| Fivizano. E però da ciascuno era palesemente detestata la 131 1, 14, 4| amici paterni, da' quali era stato saviamente consigliato, 132 1, 14, 4| quasi di tutta la città, era accesa da molti cittadini 133 1, 14, 4| quasi insino da puerizia era stato sempre odioso all' 134 1, 14, 4| contemplando la sua natura, si era spesso lamentato con gli 135 1, 14, 4| Lodovico fallito la strada era stato cagione che la sua 136 1, 14, 5| bassezza del luogo il paese era inondato dall'acque, preseno 137 1, 14, 5| monsignore di Serenon, si era scoperta sopra Ostia: benché, 138 1, 15, 2| alle sue case ritornato era, perduto d'animo e di consiglio, 139 1, 15, 3| importasse questa richiesta e che era contraria alle cose trattate 140 1, 15, 3| ritenendo per sé la nuova che era di importanza molto maggiore. 141 1, 15, 3| sospetti molto minori si era fatto molte altre volte: 142 1, 15, 3| Severino, il quale da lui era stato lasciato appresso 143 1, 15, 3| quale insino a quel dì non era forse mai stato autore di 144 1, 15, 3| altrui volontà e, quel che era più, da accidenti molto 145 1, 16, 1| deposte l'armi prese il dì che era stato cacciato Piero de' 146 1, 16, 1| per l'opposizione che gli era stata fatta, aveva contro 147 1, 16, 1| saccheggiare sì ricca città: e era vociferazione per tutto 148 1, 16, 1| consegnazione delle fortezze, era deliberato di reintegrarlo 149 1, 16, 1| forse dal re di Francia, era per sua infelicità andato 150 1, 16, 1| cardinale suo fratello, il quale era restato a Bologna. ~ 151 1, 16, 2| parti. E nondimeno niuno era pronto a terminare le differenze 152 1, 16, 5| perché pochi mesi innanzi era stato in Francia imbasciadore 153 1, 16, 5| partì Carlo di Firenze, dove era dimorato dieci dì, e andò 154 1, 17, 1| de' potentati forestieri era più potente che l'altre; 155 1, 17, 1| divozione dello imperio gli era sospetta, si indirizzò al 156 1, 17, 2| quelle del re Alfonso. Ma era diversa la intenzione di 157 1, 17, 2| dipoi al re, il quale si era fermato a Nepi, Federigo 158 1, 17, 2| Gian Giordano suo figliuolo era maritata una figliuola naturale 159 1, 17, 2| tutto il territorio di Roma era ridotto alla divozione franzese; 160 1, 17, 2| lancia in sulla coscia, come era entrato in Firenze; e nel 161 1, 17, 2| incredibile timore e ansietà, si era ritirato in Castel Sant' 162 1, 17, 2| quivi condotto in Francia, era finalmente stato messo in 163 1, 18, 1| Albi e di Tagliacozzo; né era molto più quieto il resto 164 1, 18, 1| tanto senza questi stimoli era concitata e ardente la disposizione 165 1, 18, 1| offeso alcuno e quanto a sé era in assai grazia appresso 166 1, 18, 1| al re di Francia, perché era destinato che la progenie 167 1, 18, 2| agli stipendi di Carlo, si era di poi, potendo più in lui 168 1, 18, 2| sito e di munizione non era meno munita di difensori, 169 1, 18, 2| dettono, presente il re che vi era venuto da Veroli, con tanta 170 1, 18, 2| la crudeltà de' vincitori era spogliare e poi liberare 171 1, 19, 1| dopo la partita da Roma si era ritirato in su i confini 172 1, 19, 2| ritirata da San Germano era molto diminuito di numero, 173 1, 19, 2| Calvi, dove il dì medesimo era entrato il re, non ostante 174 1, 19, 2| al re, così armato come era andato, parlò in nome de' 175 1, 19, 2| Ferdinando, al quale mentre vi era stata speranza alcuna avevano 176 1, 19, 2| il regno di Napoli, gli era paruto non solo lecito ma 177 1, 19, 2| virtù e meriti suoi, si era totalmente alienato da lui: 178 1, 19, 3| partita sua fusse accaduto. Era già vicino a due miglia 179 1, 19, 3| quasi tutto l'esercito, era stata necessitata per la 180 1, 19, 4| commossono le lagrime; ma era tanto esoso in tutto il 181 1, 19, 6| del reame che prima il re era già entrato in Napoli. Così 182 1, 19, 6| domestiche, per le quali era abbagliata la sapienza tanto 183 1, 19, 6| insino dalla prima gioventù era stato, o re o figliuolo 184 2, 1, 1| dubitavano che, sì come era stato autore della loro 185 2, 1, 1| potestà de' fiorentini, era stata dominata da Giovan 186 2, 1, 1| glorioso recuperare quel che era stato posseduto da' suoi 187 2, 1, 1| accordo, tutto quello che era stato occupato, eccetto 188 2, 1, 2| Né a Carlo in secreto era molesto il procedere de' 189 2, 1, 2| varie, introdusse, mentre era in Roma, gl'imbasciadori 190 2, 1, 2| dell'Oriente, e la quale era stata delle più potenti 191 2, 1, 2| diligenza, perché altrimenti era impossibile che per la bassezza 192 2, 1, 2| finalmente in servitù, perché era fatale che tutte le cose 193 2, 1, 2| guerra, della quale non era stato manco felice il fine 194 2, 1, 2| inimicizie tra essi medesimi, era, molt'anni prima che fusse 195 2, 1, 2| alterigia e ostinazione la quale era naturale a' pisani, né anche 196 2, 1, 2| quella perfidia che in loro era tanto notoria che fusse 197 2, 1, 2| talmente che sotto loro non era Pisa diminuita né di ricchezze 198 2, 1, 2| quale porto quella città era restata abbandonata d'ogni 199 2, 1, 2| verità delle quali cose era sì manifesta che con false 200 2, 1, 3| ducati, de' quali il termine era propinquo; ed egli, ricevuto 201 2, 1, 3| pertinaci che l'autorità non era stata sufficiente a disporgli, 202 2, 1, 3| commissione, né a sé, che era sacerdote, essere stato 203 2, 1, 3| da' fiorentini a' sanesi, era stata accettata da loro 204 2, 2, 1| qualche principale cittadino, era stato necessario trattare 205 2, 3 | Ferdinando da Ischia dove s'era ritirato si reca in Sicilia. 206 2, 3, 1| e la rocca di Gaeta, che era bene proveduta, combattuta 207 2, 3, 2| parentado avuta col re, era grato a tutti i signori 208 2, 3, 2| della fortuna, della quale era proprio, ogni volta che 209 2, 3, 3| male armate, con le quali s'era partito da Napoli, in Sicilia, 210 2, 3, 3| l'armata, che finalmente era arrivata nel porto di Napoli; 211 2, 3, 3| volta da Ferdinando. Ma non era pari alla fortuna la diligenza 212 2, 3, 4| benché per interessi privati, era stimolato continuamente 213 2, 4, 1| conservarsi neutrale, si era con tanta circospezione 214 2, 4, 1| che 'l re prima di loro era arrivato in Firenze. Ma 215 2, 4, 2| perché al medesimo non era manco pronto il pontefice, 216 2, 4, 2| aiutare il regno di Napoli, era in potestà loro il farlo 217 2, 4, 2| per i medesimi capitoli, era proibito loro l'opporsi 218 2, 4, 2| apertamente al re, quando era in Firenze, che secondo 219 2, 4, 2| quale con piccole forze era rimasto il duca di Orliens; 220 2, 4, 3| delle sue genti. Diversa era la causa de' fiorentini, 221 2, 4, 3| facendo instanza che, come era tenuto, costrignesse i sanesi 222 2, 4, 4| Nel quale tempo era già la riputazione de' franzesi 223 2, 4, 4| facilmente. Ma molto più era diminuita la grazia: perché 224 2, 4, 4| avuto gli uomini di loro era già convertito in ardente 225 2, 4, 4| odio contro agli Aragonesi era sottentrata la compassione 226 2, 5, 1| che tra i cristiani non si era fatta unione tanto potente. 227 2, 5, 1| preparazioni maggiori (e già era fama che per ordine loro 228 2, 5, 1| dove i pisani, de' quali era capitano Lucio Malvezzo, 229 2, 5, 2| Ma non era a Carlo sì facile la deliberazione 230 2, 5, 2| deliberazione del partirsi com'era pronto il desiderio, perché 231 2, 5, 2| aragonese: perché Ferdinando era, ne' dì medesimi che 'l 232 2, 5, 2| fortezza della quale si era sempre tenuta in nome suo; 233 2, 5, 2| armata viniziana, della quale era capitano Antonio Grimanno, 234 2, 5, 2| persuadeva forse la necessità, era incredibile l'ardore che 235 2, 5, 2| Francia: come se il caso che era stato bastante a fare acquistare 236 2, 5, 2| circostanti; Brindisi, dove si era fermato don Federigo, Galipoli, 237 2, 5, 4| di quegli re, da' quali era sì grandemente stato esaltato: 238 2, 5, 5| fatti giustamente prigioni, era stata prima commessa al 239 2, 5, 5| tempo che s'arrenderono era già stato agli uomini mandati 240 2, 5, 5| aveano, e loro e chiunque era mai nato o nascerebbe di 241 2, 5, 5| onore proprio negare, perché era manifestissimo a tutto il 242 2, 5, 5| apertamente gli impugnavano, non era stata mai data sentenza 243 2, 5, 7| l'animo de’ genovesi. Ma era destinato che in Italia 244 2, 5, 7| giovane e inesperto, ma che era nato d'una sorella della 245 2, 6, 1| per eseguire quello che era obligato per i capitoli 246 2, 6, 1| speranza la vittoria che, come era per natura molto insolente 247 2, 6, 1| di quella città; a' quali era molto odioso il duca di 248 2, 6, 2| a Novara, ove Orliens si era con tutte le genti ritirato. ~ ~ 249 2, 7, 1| Novara sollecitò Carlo, che era a Siena, ad accelerare il 250 2, 7, 1| Savonarola, e interponendo, come era solito, nelle parole sue 251 2, 7, 1| di passare per Lombardia, era meglio d'avere in sua potestà 252 2, 7, 1| sicurtà del reame di Napoli, era molto opportuno il tenere 253 2, 7, 1| lo stato di Genova, come era da sperare, sarebbe padrone 254 2, 7, 1| presidente di Gannai, i quali era noto che consigliavano questa 255 2, 7, 2| e due fuste, della quale era capitano Miolans, andasse 256 2, 7, 2| spalle alle genti di terra. Era intanto l'avanguardia, guidata 257 2, 8, 1| condottieri di chiaro nome, era preposto sotto titolo di 258 2, 8, 1| La quale occasione non era ancora fuggita il dì seguente, 259 2, 8, 2| piccolo numero degl'inimici, era molto inanimito, rimesse 260 2, 8, 2| comparazione la fanteria italiana era tenuta inferiore, il maneggio 261 2, 8, 2| gli animi de' capitani, era stato messo in consulta 262 2, 8, 3| leggieri e cinquemila fanti, era sì potente che senza manifestissimo 263 2, 9, 1| Era la fronte degli alloggiamenti 264 2, 9, 1| accresciuto perché il re si era fatto concedere da' fiorentini 265 2, 9, 1| Secco, la cui figliuola era maritata nella famiglia 266 2, 9, 1| territorio di Parma. Ed era l'alloggiamento de' collegati 267 2, 9, 2| battaglia, in mezzo della quale era la persona del re armato 268 2, 9, 2| ciò ordinato che, come si era cominciato a combattere, 269 2, 9, 2| uomini d'arme, tra' quali era la compagnia di don Alfonso 270 2, 9, 2| delle guerre d'Italia, che era di combattere una squadra 271 2, 9, 2| tempo la battaglia sua che era restata indietro, uno squadrone 272 2, 9, 2| franzesi vantaggio alcuno, era più che mai dubbio chi dovesse 273 2, 9, 2| parte degli stradiotti che era destinata a percuotere i 274 2, 9, 2| vita che dell'onore. Ma non era più possibile che pochi 275 2, 9, 2| grandissima mentre si combatteva, era cresciuto in modo che dette 276 2, 9, 2| allo squadrone del conte era in sulla ripa di là dal 277 2, 9, 2| si va da Piacenza a Parma era piena d'uomini di cavalli 278 2, 9, 2| all'antiguardia, che non si era mossa del luogo suo; dove 279 2, 9, 2| che si vedeva da lontano era piena d'uomini e di cavalli, 280 2, 9, 2| tornassino al campo. Ma era pure non piccola la difficoltà 281 2, 9, 2| miglio dal luogo nel quale si era combattuto; ove fu fatto 282 2, 9, 3| il passare innanzi, che era la contenzione per la quale 283 2, 9, 3| per la quale proceduto si era al combattere. ~ 284 2, 9, 4| deliberazioni. Simile incertitudine era negli animi degli italiani: 285 2, 9, 5| gravissima, e che allora era a Milano in grado tale che 286 2, 9, 5| potette procedere perché era tanto gagliarda l'antiguardia 287 2, 9, 6| dall'esercito inimico che era lontano, né dal conte di 288 2, 9, 6| dal conte di Gaiazzo, che era entrato in Piacenza per 289 2, 9, 6| qualche mutazione; tanto era grato il nome di colui che 290 2, 9, 6| di Orliens e da' suoi non era stata usata diligenza alcuna 291 2, 9, 6| il pericolo se non quando era passata la facoltà del rimedio, 292 2, 9, 7| guardia de' franzesi che v'era dentro; e accostatasi poi 293 2, 9, 7| all'armata franzese che s'era ritirata nel golfo, dopo 294 2, 9, 7| Ventimiglia, che ne' medesimi dì era stata occupata da Pol Battista 295 2, 10, 1| fanti spagnuoli de' quali era capitano Consalvo Ernandes 296 2, 10, 1| da puerizia suo paggio, era stato nel fiore della età 297 2, 10, 2| quelle quattro con le quali s'era partito da Napoli Alfonso 298 2, 10, 2| convenienti a tanta impresa, era necessitato d'aiutarsi non 299 2, 10, 2| ripiena l'armata franzese, che era nel porto, di soldati e 300 2, 10, 2| congiurazione quasi scoperta era diventata causa propria 301 2, 10, 2| procedere con audacia quando era necessario il timore che 302 2, 10, 2| procedere con timore quando era necessaria, il dì dinanzi, 303 2, 10, 3| perché nel castello non era né capacità di ricevergli 304 2, 10, 3| castellano franzese che vi era dentro; e di poi ebbe per 305 2, 10, 4| Ma Ferdinando era intento ad acquistare Castelnuovo 306 2, 10, 4| numero degli uomini che vi era dentro vi era piccola provisione 307 2, 10, 4| uomini che vi era dentro vi era piccola provisione di vettovaglie; 308 2, 10, 4| porto l'armata loro, che era di cinque navi quattro galee 309 2, 10, 4| Perché avendo uno moro che vi era dentro promesso fraudolentemente 310 2, 10, 4| perché Carlo, subito che era giunto in Asti, mandato 311 2, 10, 5| al regno napoletano, si era convertita in somma infamia 312 2, 10, 5| fortuna per la quale, mentre era duca di Calavria, fu molto 313 2, 10, 5| odio già avuto contro a lui era quasi convertito in benivolenza; 314 2, 11, 1| valorosi capitani, tra i quali era di maggiore nome Giorgio 315 2, 11, 1| al re di Francia. Né solo era stato sollecito il senato 316 2, 11, 1| potente allo assedio, perché era il consiglio de' collegati, 317 2, 11, 1| oppugnazione della città poi che era tanto copiosa di difensori, 318 2, 11, 1| tanto copiosa di difensori, era alloggiato alle Mugne, luogo 319 2, 11, 1| il castello di Brione che era di qualche importanza, aveva 320 2, 11, 2| più propinquo a Novara, s'era da Asti trasferito a Turino; 321 2, 11, 2| svizzeri, a soldare i quali era stato mandato il baglì di 322 2, 11, 2| perizia di maneggiarle, era debolissimo di fanteria 323 2, 11, 2| militari solo nella nobiltà, era mancata nella plebe e negli 324 2, 11, 2| se nell'esercito loro non era qualche banda di svizzeri. 325 2, 11, 2| potenza e per la fierezza sua era al regno di Francia e a 326 2, 11, 2| disciplina che i svizzeri, era cosa difficile e piena di 327 2, 11, 3| loro; nella quale città non era ancora entrata gente d'alcuna 328 2, 11, 3| opportunità di quel luogo, era accresciuta la speranza 329 2, 11, 3| Beatrice sua moglie che gli era assiduamente compagna non 330 2, 11, 3| vicino tre miglia a Vercelli, era necessario, se i franzesi 331 2, 11, 3| cavalli, de' quali nella città era grande moltitudine. ~ 332 2, 11, 4| ritirarsi da Terni, dove già era pervenuto, a Pavia. Ma mancata 333 2, 11, 4| degli uomini nascevano, era ridicolo sperare da costumi 334 2, 11, 4| aspettarlo in Roma, dove era andato per baciargli divotamente 335 2, 11, 5| Prospero qualche indizio, non era pervenuta ancora la intera 336 2, 12, 1| fuora le bocche inutili, non era tanto rimedio che bastasse; 337 2, 12, 1| monte di Biandrana, che era la via più facile a entrare 338 2, 12, 1| conte di Pitigliano, che era stato condotto da' viniziani 339 2, 12, 1| passato il fiume della Sesia, era uscito ad alloggiare in 340 2, 12, 1| cammino da Vercelli a Novara era cammino copioso d'acque, 341 2, 12, 1| alloggiamento degli italiani era Camariano, guardato da essi. 342 2, 12, 1| la diffidenza grande che era tra loro, e perché l'uno 343 2, 12, 2| ricercare il re, il quale era venuto a Vercelli, che deputasse 344 2, 12, 2| marisciallo di Gies, che era andato a Novara per condurlo 345 2, 12, 2| congiunse col campo che era appresso a Vercelli, l'altra 346 2, 12, 2| del Taro, e Miolans che era stato preso a Rapalle e 347 2, 12, 2| questo, dall'uno e dall'altro era venuto nel campo italiano; 348 2, 12, 3| di Milano, che tutto ci era contrario? Abbiamo al presente 349 2, 12, 6| quasi di tutto l'esercito era che s'accettasse la pace, 350 2, 12, 6| re de' romani, al quale era deditissimo, non riguardasse 351 2, 12, 6| quello del re di Francia. Ed era grande appresso a Carlo 352 2, 12, 6| quella parte de' svizzeri che era nel campo suo, per assicurarsi 353 2, 12, 6| castella di Napoli; le quali era già certificato non avere 354 2, 13, 1| manifestò poi che tale infermità era stata traportata di Spagna 355 3, 1, 1| all'esercito franzese, che era rimasto nel regno di Napoli; 356 3, 1, 2| Non era Lodovico Sforza condisceso 357 3, 1, 2| proveduto alle due alle quali era tenuto, operò che i genovesi 358 3, 1, 2| che aveva di Genova non era assoluto, ma limitato con 359 3, 1, 2| condizioni che in potestà sua non era il costringergli a fare 360 3, 1, 2| republica fiorentina non si era dichiarata inimica di alcuno, 361 3, 1, 2| subito che il re di Francia era partito da Pisa, avevano 362 3, 1, 3| mentre che la cittadella era tenuta per il re e, molto 363 3, 1, 3| molto più, mentre che il re era in Italia, non giudicavano 364 3, 1, 4| San Malò, il quale infermo era rimasto a Pietrasanta, di 365 3, 1, 4| Pisa e il suo contado: ed era certamente cosa maravigliosa 366 3, 1, 4| in luogo sì scoperto che era molto offeso dall'artiglierie 367 3, 1, 5| e come dependente da lui era, quando il re partì da Pisa, 368 3, 1, 5| col re, il quale ancora era a Vercelli, che facesse 369 3, 1, 5| d'Orliens del quale esso era suddito, un uomo d'autorità: 370 3, 1, 5| contro alla volontà di chi v'era dentro non si poteva difendere. 371 3, 2, 1| del fatto d'arme del Taro era tornato a Bracciano, tentasse 372 3, 2, 1| altro, perché a Verginio era molto a proposito, in qualunque 373 3, 2, 1| quando fuggì da' franzesi era andato subito a visitare 374 3, 2, 1| il quale da quella banda era confine tra i fiorentini 375 3, 2, 1| di verso Montepulciano, era riuscito tutto il contrario; 376 3, 2, 1| parte. E a questo successo s'era aggiunto che, poco poi che 377 3, 2, 1| e poi con Piero mentre era in Firenze, avevano tenuto 378 3, 2, 2| medesima affezione della parte era stato mandato in aiuto degli 379 3, 2, 3| compagnia vecchia di Verginio era stato molti dì a Montepulciano 380 3, 2, 3| Verginio, come tra loro si era trattato, avevano mandato 381 3, 2, 3| secondo la intenzione che era stata loro data, si faceva 382 3, 2, 3| i collegati medesimi non era totalmente la medesima volontà: 383 3, 2, 3| perché al duca di Milano era grato che i fiorentini avessino 384 3, 3, 1| delle castella e poi, si era con vari accidenti, in vari 385 3, 3, 1| paese don Federico, con cui era don Cesare d'Aragona, essendogli 386 3, 3, 1| cose della Calavria, dove era declinata alquanto la prosperità 387 3, 3, 1| dimostrazione di maggiore moto; ed era morto nuovamente il delfino 388 3, 4, 1| amicizia e intelligenza, ed era già restato d'accordo con 389 3, 4, 2| ne ardesse di desiderio, era stato sospeso ad accettarla 390 3, 4, 2| deliberò d'accettarla. Ma era ne' pisani cominciata a 391 3, 4, 2| dal senato viniziano; ed era anche dimostrato loro da 392 3, 4, 2| ciascuno. Alla quale intenzione era molto opportuna la disposizione 393 3, 4, 3| propria la difesa di Pisa era cosa piena di molte difficoltà, 394 3, 4, 3| poi che agli oltramontani era stata insegnata la strada 395 3, 4, 3| infamia sarebbe, quando era il tempo di stabilire la 396 3, 4, 3| entrarvi, che forse, come era noto a ciascuno, non avea, 397 3, 4, 3| potenza degnità e autorità era temuta e invidiata da tutto ' 398 3, 4, 3| senato, considerando, come era proprio degli uomini veramente 399 3, 4, 3| tutta Italia quando non era oppressa da nazioni straniere 400 3, 4, 4| quella città, la cui autorità era divenuta sì grande che, 401 3, 4, 4| aggiunta al dominio viniziano, era molto inclinato che si accettasse 402 3, 4, 5| tenere delle sue genti gli era grato avere compagni allo 403 3, 4, 5| essere figliuolo: tanto era invanito de' prosperi successi, 404 3, 4, 5| insino da gioventù, perché era di colore bruno e per l' 405 3, 4, 6| di Mutrone, e in cui mano era similmente venuta Librafatta, 406 3, 4, 6| di dormire, secondo che era consueto, nella camera del 407 3, 5, 1| potendo Ferdinando, il quale era senza danari e con molte 408 3, 5, 2| del suo stato, il quale era molto accomodato a tenere 409 3, 5, 2| si usasse il nome suo, si era convenuto di pagare occultamente 410 3, 5, 3| la Calavria quasi tutta era in potestà di Obignì, con 411 3, 5, 3| infermità, per la quale s'era fermato in Ghiarace, desse 412 3, 5, 3| la convenzione tra loro era stata fatta poco innanzi, 413 3, 5, 3| reame di Napoli, perché era solita ascendere ciascuno 414 3, 5, 3| armata di Ferdinando, che era sopra a Gaeta per impedire 415 3, 5, 3| seguivano intorno a Taranto era poi stato mandato da Ferdinando 416 3, 5, 4| Ma in Puglia, ove era ridotta la somma della guerra, 417 3, 5, 4| virtù d'arme. In Foggia si era fermato Ferdinando con parte 418 3, 5, 4| la terra di Porcina ove era Mariano Savello con cento 419 3, 5, 4| cento uomini d'arme, si era ridotta quantità quasi infinita 420 3, 5, 4| partitisi da Troia, dove era il loro alloggiamento, andavano, 421 3, 6, 1| questo pensiero; al quale era per se stesso inclinatissimo, 422 3, 6, 1| italiani, il nome de' quali non era più, nelle cose della guerra, 423 3, 6, 2| palesemente che in potestà sua non era di fare altra deliberazione, 424 3, 6, 2| nel porto di Genova, si era sforzato di scusarsi con 425 3, 6, 2| Palavicino, affermando che era disposto a osservare l'accordo 426 3, 6, 2| erano state intercette, era venuto a luce essere da 427 3, 6, 2| indurrebbe a quello da che era aliena la volontà, fu commesso 428 3, 6, 2| suo danno se, mentre gli era offerta la facoltà, non 429 3, 6, 3| offese fattegli, per le quali era generata da ogni parte tale 430 3, 6, 3| prendere quel consiglio che gli era più molesto, per cercare 431 3, 6, 3| uomini d'arme, co' quali era condotto da' confederati, 432 3, 6, 4| di San Malò, in cui mano era oltre al maneggio delle 433 3, 6, 4| nelle necessità nelle quali era stato l'anno dinanzi, bisognava 434 3, 6, 4| reina, la quale poco avanti era andata a Torsi con la sua 435 3, 6, 4| alle quali se il cardinale era proceduto lentamente in 436 3, 7, 1| parti si scoprivano, che era necessario che senza più 437 3, 7, 1| Monteforte; il quale luogo perché era bene proveduto non presono 438 3, 7, 1| l'alloggiamento loro non era in mezzo altro che una valle, 439 3, 7, 1| nell'alloggiamento italiano era piena ogni cosa di confusione 440 3, 7, 1| giornata. Al quale consiglio era in tutto contrario il consiglio 441 3, 7, 1| de' fiorentini, alla quale era obligato ancora per più 442 3, 7, 2| vincere intorno a Frangete era cominciata a declinare manifestamente 443 3, 7, 2| vettovaglie; e l'esercito era pieno di disordini, essendo 444 3, 7, 2| la strettezza del vivere, era l'esercito franzese necessitato 445 3, 7, 2| di cento uomini d'arme, era stato rotto dalle genti 446 3, 7, 2| circostanti. Né in Atella era tanto da vivere che bastasse 447 3, 7, 2| dì i franzesi, perché vi era piccola quantità di grano; 448 3, 7, 2| rovinato uno molino, il quale era in sul fiume che corre propinquo 449 3, 7, 3| in quella provincia, si era ultimatamente, con gli spagnuoli 450 3, 7, 3| per la medesima sicurtà, era guardato negligentemente: 451 3, 7, 3| uomini a unirsi col campo che era intorno ad Atella; al quale 452 3, 7, 3| col resto della compagnia era rimasto in terra di Roma. ~ 453 3, 7, 4| che nel regno di Napoli era in sua potestà, con tutte 454 3, 7, 4| tenuto se non a quello che era in potestà sua di restituire, 455 3, 7, 4| consentimento di Ferdinando, da cui era stato molto amato, ebbe 456 3, 7, 5| Abruzzi, ove già l'Aquila era ritornata alla divozione 457 3, 7, 5| Graziano di Guerra, che vi era con ottocento cavalli, non 458 3, 7, 6| radici del monte Vesevo, dove era la reina sua moglie, o per 459 3, 7, 6| suo ingegno, e perché già era nata non piccola suspizione 460 3, 7, 7| ducato di Milano; e gli era oltre a questo persuaso 461 3, 7, 7| figliuolo maschio che di lei era nato. Così, parte per la 462 3, 8, 1| degli apparati franzesi, si era cominciato, più per sodisfazione 463 3, 8, 1| esecuzione di quel che s'era deliberato. Ma raffreddando 464 3, 8, 1| la quale intesa quando era già vicino a Milano, ebbe 465 3, 8, 2| insino alla somma la quale era obligato di menare; e si 466 3, 8, 2| né dell'impresa d'Asti v'era speranza che avesse a succedere 467 3, 8, 2| della guerra [de'] franzesi, era da usare la venuta di Cesare 468 3, 8, 3| maggiore parte del popolo gli era prestata fede grande, e 469 3, 8, 3| salute de' suoi medesimi era credibile avesse a dimenticarsi 470 3, 8, 4| fanteria de' fiorentini era intorno alla piccola fortezza 471 3, 8, 4| condottiere de' viniziani era con la prima parte delle 472 3, 8, 4| quale quella mattina si era unito con Ercole, fu morto 473 3, 8, 4| Pontadera e il fiume dell'Era, con l'opportunità del quale 474 3, 8, 4| fatta una cavalcata in Val d'Era furono rotti da genti mandate 475 3, 8, 5| e al fine per il quale era autore che si deliberasse 476 3, 9, 1| sospendessino l'offese, come era certo che farebbono i pisani, 477 3, 9, 2| vettovaglie e di munizioni, era la volontà de' pisani diventata 478 3, 9, 3| prìncipi; perché in Italia non era alcuno che gli aiutasse, 479 3, 9, 3| quietare Italia niuna cosa era più opportuna che il restituire 480 3, 9, 3| confederati, e perché Pisa era cagione che qualcun altro 481 3, 9, 3| alla sua giustizia che chi era stato spogliato violentemente 482 3, 9, 3| sue ragioni se prima non era reintegrato nella sua possessione: 483 3, 9, 3| legato del pontefice che era in Genova intenderebbono 484 3, 9, 3| aveva accompagnato Cesare, era ritornato a Milano, andorono 485 3, 9, 3| commissioni da Firenze, dove si era saputo il progresso della 486 3, 9, 4| essere superfluo, perché era necessario che Cesare avesse 487 3, 10, 1| de' fiorentini, che non era molto potente, non potesse 488 3, 10, 1| sollevare la carestia che ne era per tutto il dominio fiorentino. 489 3, 10, 2| al conte di Gaiazzo, che era stato mandato con lui dal 490 3, 10, 2| fuora a scaramucciare. Ma era destinato che la speranza 491 3, 10, 3| Lomellina, nel tempo che era aspettato a Milano: essendogli, 492 3, 10, 3| dire che non lo seguitasse, era arrivato, levatosi da mensa, 493 3, 10, 3| consentivano a quello che si era trattato a Pavia, détte 494 3, 11, 1| dalla tempesta del mare era andata a traverso, i franzesi 495 3, 11, 1| alla quale il nuovo re era tornato a campo, ancora 496 3, 11, 1| ancora che, secondo che era la fama, avessino provisione 497 3, 11, 1| fortezze di Calavria non era ancora partito da Napoli, 498 3, 11, 2| quale per le cose di Pisa era quasi alienato da' viniziani, 499 3, 11, 3| della Chiesa, delle quali era capitano generale il duca 500 3, 11, 3| intorno a Bracciano; dove era collocata tutta la speranza