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Cecco Angiolieri
Rime

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  • SONETTI DI DUBBIA ATTRIBUZIONE.
    • -116-
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-116-

 

L’uom non può sua ventura prolungare

né far più brieve, ch’ordinato sia;

ond’i’ mi credo tener questa via,

di lasciar la natura lavorare,

 

e di guardarmi, se io ’l potrò fare,

che non m’accolga più malinconia:

ch’i’ posso dir che per la mia follia,

i’ ho perduto assai buon sollazzare.

 

Anche che troppo tardi me n’avveggio,

non lascerò ch’i’ non prenda conforto,

ca far d’un danno due sarebbe peggio.

 

Ond’i’ m’allegro e aspetto buon porto;

tacose nascer ciascun giorno veggio,

che ’n di vita mia non mi sconforto.

 

 




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