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Cecco Angiolieri
Rime

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  • SONETTI CERTI.
    • -75-
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-75-

 

In una ch’e’ danar mi danno meno,

anco che pochi me n’entrano ’n mano,

son come vin, ch’è du’ part’acqua, leno,

e son più vil, che non fu pro’ Tristano;

 

e ’nfra le genti vo col capo ’n seno,

più vergognoso, ch’un can foretano;

e per averne dì e notte peno,

ciò è in modo che non sia villano.

 

E sì avvien talor, per avventura,

ch’alquanti me ne vegnon uncicati;

de’ quali fo sì gran manicatura,

 

ch’anz’i’ gli abbia son quasi logorati:

ché non mi piace ’l prestar ad usura

a mo’ de’ preti e de’ ghiotton frati.

 

 




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