Volume
I. LA VITA E L’OPERA.
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PREFAZIONE.
Nella
storia degli Istituti religiosi femminili troviamo talora insigni figure di donne,
che hanno attivamente collaborato con i fondatori, divenendo così vere
confondatrici.
È
il caso di Madre Rachele Guardini, che tanta parte ebbe nella fondazione e
nello sviluppo dell’Istituto delle Suore Maestre di S. Dorotea di Venezia.
Del conte don Luca Passi di Bergamo furono
l’intuizione apostolica, l’ispirazione e l’iniziativa; la Guardini ne fu
l’esecutrice fedele e devota, dando all’opera tutta se stessa, la sua ricchezza
interiore di spiritualità, intelligenza e amore.
Queste
due personalità, per molti aspetti diverse, erano unite da un alto ideale, che
concorsero a realizzare insieme.
La
Guardini si inserisce nella schiera delle grandi figure che, nell’ottocento, in
tempi difficili della storia d’Italia e della Chiesa, segnarono, con la loro
virtù e attività, il risveglio religioso, contrastato da ideologie e movimenti
ostili alla fede.
Purtroppo,
i contemporanei non provvidero a scriverne la biografia; eppure la Guardini ne
era meritevole per la sua grandezza spirituale e apostolica. È una grave
lacuna, che ci ha privati di preziose notizie.
Gli
accenni, che si trovano nelle biografie del Passi, sono del tutto insufficienti
a porla nella giusta luce. Ciò dipende dai limiti critici e metodologici di
quelle biografie, che denotano la mancanza di una ricerca archivistica
completa. Non tengono il dovuto conto neppure del ricco carteggio della
Guardini, documentazione fondamentale per la storia dell’Istituto.
Si
avvertiva, quindi, la necessità di uno studio approfondito che, oltre ad
illustrare la figura e l’opera della Guardini, facesse - 6 -
anche
conoscere meglio i primi anni dell’Istituto e il suo carisma che, per ogni
Istituto, all’inizio appare più nitido, libero da incrostazioni e
interpretazioni posteriori.
La
presente pubblicazione si inserisce nelle iniziative, promosse dalle superiore
generali le Madri Alice Miglioranza, Vincenza Polotti e Adantonia Vendrasco,
per lo studio delle origini e dello spirito dell’Istituto delle Suore Maestre
di S. Dorotea di Venezia.
La
ricerca e l’esame dei documenti hanno richiesto molti anni di lavoro. Numerosi
sono stati i problemi da chiarire; si è resa perciò necessaria la consultazione
di oltre un centinaio di archivi ecclesiastici e civili, pubblici e privati.
Il
passato, attentamente scrutato, non sempre ha svelato i suoi segreti, anche
perché alcuni documenti sono andati irrimediabilmente perduti a causa delle
vicende storiche o per incuria.
Qualche
punto resta ancora coperto dal velo, che le diligenti ricerche non sono valse a
rimuovere. Però il copioso carteggio, ordinato ed illustrato da parecchi
documenti, dei quali alcuni già noti, altri ora scoperti, consente di
ricostruire, nei tratti essenziali e caratteristici, il profilo spirituale
della Guardini e la sua opera.
Pur
animati da viva ammirazione per questa eminente figura, nell’esame dei
documenti e nella valutazione dei fatti ci siamo sempre attenuti al rigoroso
metodo critico.
Nel
volume di introduzione, sulla base dei documenti, tracciamo le linee
essenziali della biografia di Madre Rachele Guardini.
Il
capitolo I dà una descrizione del carteggio, che costituisce la fonte
principale per lo studio della Guardini.
Abbiamo
abbondato nelle note, per facilitare lo studio.
Il
tempo, che tutto distrugge, non riesce a travolgere i grandi dello spirito.
Essi sopravvivono e restano come esempio ai posteri.
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« Involve ogni cosa l’oblio nella
sua notte », non
però le nobili gesta. Queste, con la loro luce, sono faro e guida dell’umanità.
Nella
storia dell’Istituto delle Suore Maestre di S. Dorotea di Venezia si staglia
luminosa la figura di Rachele Guardini. Ella ne fu la pietra angolare e la
prima superiora; tuttora rimane modello di autentica vita dorotea da imitare.
Ci
sentiremo paghi del nostro lavoro, se esso servirà a farla meglio conoscere. E
vogliamo augurarci che al nostro seguano altri studi, che approfondiscano la
sua opera.
Vincenzo Carbone
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