1053

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Dilettissima,¹

Eccomi a significarvi che abbiamo in questo momento la fortuna di qui avere il Signor Conte D. Marco, che ha dato i Santi Esercizi alle nostre ragazze,² come fatto da straordinario per noi.

Quanto ci abbia esso portato di bene, io non lo dirò, mentre conoscomi di giudizio incapace, tuttavia misurando le altre sopra me stessa, come c’insegnano anche i precetti naturali racchiusi nella vera carità, oso dire che ha giovato molto alle nostre anime.

Tenemmo discorso anche di cotesta Casa, che tanto ho a cuore. Desso Signor C.te D. Marco sarebbe persuaso che, tosto poteste muovere la Cristina,³ quando però non abbia da troppo soffrire, qui la conduceste, affine di prendere la Nicolodi,⁴ ch’è veramente forte; vorrei poter aggiungere molto brava, ma non è vero, buona sì, ed anche spero potrà servirvi per cotesti paesi molto bene.

Alla Laffranchi⁵ non ho ancora partecipato la morte di suo cugino,⁶ a motivo che dallo star benissimo è passata così male che tememmo di sua vita; ora sta meglio, si alza e gusta

il cibo, ma è ancora in corso la malattia. I medici dicono si sia riprodotta quella ebbe in Cemmo tanti anni addietro, cioè di gonfiezze.

Mia cara, fatevi coraggio, non v’impauriscano le pene, ma vedetele come sono: mezzi per purificare le nostre anime; così avanzeranno in virtù e s’avvicineranno a Dio.

Salutatemi le Suore come le vostre alunne; presentate i miei rispetti al Signor Arciprete,⁷ Curato,⁸ ai Signori Ricci ed a chi voi credete

                           la vostra in Gesù Aff.ma Madre

                                   Suor Maria Rachele Guardini

Il giorno 11 Marzo 1845

Alla Stimatissima Signora

La Sig.ra Annunciata Cocchetti

Capo di Ponte – Cemmo