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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

Mia cara Sorella,¹

Dal gentilissimo zio della tua Signora ho ricevuto la lettera che mi è stata molto cara, mentre non sapevo che cosa pensare di te.

Ho inteso che fosti ammalata, e ringrazio il buon Gesù ti abbia in cotesta sì pia famiglia, dove hai potuto essere bene assistita, e godo [che] ti trovi ora in buona salute.

Io, grazie all’amabilissimo Gesù, sono ritirata fino dal dicembre, prima per malattia di petto, ed in seguito per dolori negli occhi; tuttavia mi sto in piedi e dalla stanza eseguisco per quanto è possibile i miei doveri, che si fanno sempre maggiori per aumentare delle fanciulle in educazione; ora ne contiamo 31 d’interne civili, e per bontà di Gesù sono buone.

Ti ringrazio del libro, e mi spiace in questo momento non poterti spedire il disegno del camice che vedesti a lavorare, per aver quello regalato a Sua Eminenza;² perciò stiamo per lavorarne uno pel nostro Istituto, ma siccome è tanto lungo quel lavoro, non assumerei di farne un terzo, ma procurerommi il piacere di farlo copiare, così Marietta³ nel suo ritorno lo porterà, o se hai qualche altra occasione prima, lo potrai mandare a prendere.

Ti auguro piena di benedizioni per le prossime Sante

Feste. Presenta i miei rispetti al R.do Sig. Carlo⁴ tuo Direttore, come alle illustri persone cui appartieni, e quando vedrai la buona Annetta⁵ e suo padre ricordami a loro gratissima. Mi farai cosa cara salutare la zia, e desiderar ad essa le buone Feste

                                              la tua Aff.ma Sorella

                                                           Maria Rachele

Il giorno 19 Marzo 1845

Alla Stimatissima Signora

La Signora Irene Guardini