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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima sorella in
G.C.,1
Sento vera gratitudine pei felici
auguri che mi fate, ma che cosa dirovvi poi per la parte di camicia della Serva
di Dio defunta vostra Superiora,2
che mi spediste? La certezza ch’è da me tenuta come tesoro, del quale ne farò
parte anche all’ottimo Conte Marco, spero vi renderà soddisfatta.
Quando avranno fatto cenno di sua
vita, vi prego spedirmela subito per la posta.
Procuriamo, dilettissima, di sforzarci,
affine d’avvicinarla in cielo! Io vi prego dal Signore tutte quelle virtù di
cui abbisogniate per divenire una gran santa.
Questi sono i voti del mio cuore, che
aumenterò in numero, se fia possibile, per voi nel pasquale tempo ed anche in
avvenire, finché ci venga dato di essere sciolte dal misero frale, che ci tiene
lontane dal possesso del nostro buon Gesù.
Oh come sospira l’anima mia il
possesso di questo eterno Bene! Allora non saravvi più mescolanza d’intenzione,
ma ameremo con purità; tuttavia vo dicendo l’espressione di S. Martino: Signore
non ricuso la fatica pel godimento; e col nostro buon Gesù ripeto: fiat
voluntas tua!3 Ma,
oh quante volte il timore mi assale di non essere generosa quanto dovrei, e
quantunque nell’esaminarmi non trovi attaccato - 80 -
il mio cuore a nessuna
cosa di quaggiù, pure sento grande ribrezzo del reggere, che fammi timore di
mancare nell’esaurire la volontà sempre amabilissima del nostro caro Gesù.
Ah, non lasciate, per carità,
d’aiutarmi colle vostre preghiere; fate anche raccomandarmi all’attuale vostra
Madre Superiora,4 come a
tutte le sorelle; anzi col permesso della nominata Madre, supplicate il vostro
Direttore5 di tener presenti i miei bisogni, e siccome
quest’anno io termino il secondo triennio,6 così vorrei che un’altra eleggessero a
Superiora, ma mostrasi la Comunità contraria di fare questo, perciò di maggiori
orazioni tengo necessità.
La lite di quell’Istituto, di cui vi
parlavo,7 è ancora in
pendenza, e fintantoché non sonosi schiarite le cose, non possono i Superiori
nulla decidere di esso; tuttavia io tengo spesso ricordato il mio desiderio
tanto a Monsignor Vicario Generale,8 come al Cancelliere Patriarcale9 di qui.
Così vi ho tutte ricordate, anche in
occasione delle Sante Feste, alle Collaboratrici nella Pia Opera, perché
preghino per cotesta cara Comunità.
Dite alla Rev.da
Madre Ignazia10 e a Fortunata della - 81 -
Gran Madre di Dio11 particolari cose; colla prima consolatevi per me della ricuperata
salute.
Se Dio v’ispira di scrivermi qualche
cosa, non vi rifiutate per carità
la
Vostra in Gesù Cristo Affezionatissima sorella
Suor
Maria Rachele Guardini
Il giorno 24 Marzo 1845
Alla Reverenda Madre
Suor Emmanuela della SS.ma
Trinità
Parrocchia della Maddalena al Quirinale
Roma
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