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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore
Reverendissimo,1
Eccoci quest’anno pure giunti per
bontà di Dio alle Sante Feste Natalizie. Noi ebbimo la grande fortuna, la
decorsa notte, di ricevere il buon Gesù; poi ci trattenemmo a pregarlo come
Bambino nella Capanna. Oh! se i miei voti sono esauditi, spanderà senza dubbio
piena di benedizioni sopra cotesto suo caro Istituto, e l’anno prossimo sarà
particolarmente prospero per Lei, la mia buona Madre2 e il
Signor Felice De Maria, che tante pene sostengono, affine vederlo profondare
sue radici. Lo supplico riverirli tanto per me.
Voglia sua carità presentare al buon
Gesù i nostri bisogni, e specialmente io poverina, onde non avvenga mai che
guasti, col mio amor proprio, l’opera di Dio.
Maria Rosa3 ora sta
meglio; io sono raffreddata, ma vuole gratitudine che visiti la nostra
benefattrice in Padova ché ricevuto ho in questo momento nuova ch’è gravemente
ammalata.
Bacio a Lei rispettosamente la sacra
mano, supplicandola benedirmi, e salutarmi tutte le Suore e fanciulle
Umilis.ma
Dev.ma Obbl.ma Serva ed indegna Figlia
Suor
M. Rachele Guardini
Dall’Istituto
di S.ta Dorotea
Venezia il giorno 25 xbre 1845
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