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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Eminenza,1
La perdita del nostro Comun Padre2 ha ferito il mio cuore di dolore; se così vivamente io sento,
quale sarà poi l’afflizione di Vostra Eminenza, ch’ebbe la fortuna
d’avvicinarlo tanto, fino a fungere le sue veci, ed ammirare l’esercizio
frequente di sue virtù? È ben vero che, per bontà di Dio, Vostra Eminenza in
grado particolare possiede la pazienza, con la quale sosterrà bene sì fatale
colpo. Io, benché indegna, pregherò, affine sia Ella proprio confortata; per me
debbo confessare che lo stesso farmaco viene ad esacerbare la mia piaga:
l’assentarsi dell’Amantissimo nostro Cardinale Patriarca mi è sì penoso, che
tutta ne soffre la povera mia umanità.
Voglia l’Eminenza Vostra ricevere
questa mia come un attestato di gratitudine tenerissima, pella benignità
ch’ebbe di dichiararsi Protettore del nostro povero ed appena sorto Istituto.
Rispettosa bacio suo Sacro Anello supplicandola
impartirmi sua Benedizione.
Dell’Eminenza
Vostra
Umilissima
Dev.ma Ossequiosissima Serva
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di
S. Dorotea – Venezia il giorno 8 Giugno 1846
T.p. Venezia 9
Giu. – Roma 13 Giu. 46
A Sua Eminenza – L’Eminentissimo
Cardinale C. Patrizi
Vicario Santissimo – Roma
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