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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore Reverendissimo,1
Ringrazio assai la carità sua, che lo
ha portato a ricordarsi di me poverina;2 ciò mi rallegra, persuasa che avrammi a Dio raccomandata; io pure
faccio sempre questo per Lei e mia buona Madre,3 come per tutta cotesta Comunità.
Tali voti ripetei anche nei momenti
che credetti venuta per me l’ora di lasciare l’esilio; una forte gastrite con
infiammazione di fegato e milza si è in me sviluppata nel decorso mese.
Tante prestazioni mi vennero
esercitate senza vantaggio, per il che pensoso era il medico ed anche questa
cara Comunità; quando poi piacque a Dio, benedì i rimedi contento del
sacrificio della volontà; ripetei per obbedienza la preghiera di S. Martino,4 e sono contenta di faticare ancora per la
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di Dio, e voglio sia proprio alla maggior sua gloria; tuttavia
tengo certo e confesserò me stessa che non venne accettata dal nostro buon Dio
la vittima, perché abbastanza non era purificata. Ella mi ottenga adunque una
tanta grazia.
Perdoni se le dico avermi la pregiata
sua ferito il cuore, con l’enfatica espressione di scriversi infelice.5 Sì, è affollato invero da molte cose, ma per
amor di Dio imprese. Coraggio adunque, che certamente non Gli mancherà, essendo
infallibile verità e potenza infinita.
Servomi d’altra mano per trascrivere questa
mia. Rispettosa bacio sua sacra mano, supplicandola benedirmi e presentare miei
rispetti e quelli della Superiora,6
alla mia buona Madre, Signor Felice De Maria ed a tutta la Comunità
Umilissima Dev.ma Obbl.ma
Serva ed indegna Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il dì 24 9bre 1846
T.p. Venezia 25
Nov. – Vicenza 26 Nov.
A
Monsignor Reverendissimo
Il R.mo Monsignor Antonio Farina – Vicenza
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