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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignor Reverendissimo,1
Oh! quanto mi sono rallegrata in
ricevere la pregiata sua ed in udire che il nostro buon Dio li ha sani
conservati. Con entusiasmo Lo ho ringraziato e pregato assisterli sempre. Nella
interruzione di loro nuove, molte volte vennero al mio cuore delle acute spine,
riguardo particolarmente a Lei, alla mia cara Madre,2 come per l’Istituto.
Benediciamo il Signore ch’abbia
mandato il colera; se questo morbo non si fosse sviluppato, non so che cosa
fatto avrebbero i pazzi entusiasti! Poveretti meritano compassione, come
accecati dalla propria passione; oh la grande misericordia veder bene il vero,
e non lasciarsi girare dalle opinioni altrui!
Noi eravamo in mezzo alle circostanze
più orrende,3 ma salvate
fummo dalla bontà di Gesù e di Maria, e tengo anche abbia cooperato a ciò la
nostra Santa Dorotea. In vero non abbiamo patito che per quelli [che]
soffrivano, ed il mio cuore avrebbe voluto sacrificarsi per tutti, ed ogni
momento lo offeriva, ma non era certo abbastanza apparecchiato, perché non si è
ancora consumato intieramente. Siamo tuttavia state in esilio tre mesi, ed in
questo momento sono affaccendata per ordinare con polizia la casa, essendo
ritornate martedì.
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La buona Madre Superiora,4 tosto che fu aperto il passo di Venezia, ebbe
la trista nuova essere gravemente ammalato suo fratello Parroco;5 ed è partita per la Rosolina ove si trova.
Voglia sua gentilezza riverirmi
l’ottima Madre Superiora e sorelle; spero che presto li vedrò qui; esulta il
mio cuore in solo pensarlo.
Ho ricevuto in questo dì nuove del
Signor Conte D. Luca, che sta bene con tutta la sua famiglia.
Bacio rispettosa la sacra di Lei
mano, e pregola di tutte benedirci
Umilissima Devotissima Obbligatissima serva e figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Il giorno 30 Agosto 1849
Venezia dall’Istituto di Santa
Dorotea
T.p. Venezia 1
Set. – Vicenza 2 Set.
A Monsignor Reverendissimo
Il R.mo
Monsignor Antonio Farina
Vicenza
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