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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Reverenda Madre,1
Ho ricevuto con gioia la carissima
sua lettera, ma sono restata mortificata, quando ho cominciato a leggere,
trovando una nuova maniera di esprimersi. Cara Madre, passa il tempo sì, ma non
cessa la Rachele di essere sempre la gratissima Rachele; in Lei giustamente
veggo la mia prima Madre; dunque mi tratti come ha sempre fatto con mio
piacere.
Frattanto la ringrazio degli auguri
di felicità che mi offerse, come per la promessa che fammi di pregare il buon
Gesù, acciò mi conceda la grazia necessaria onde poter lavorare nella mistica
vigna.
Le confesso, buona Madre, che provo
una grande confusione, quando penso alla mia pochezza, per essere stata dal
buon Gesù innalzata [a] cooperare alla salute delle anime; ma tanta sente
inoltre brama l’anima mia di veder amato il buon Gesù che, trasportata di
tenerezza, godo in vedere quanto sono virtuose le giovanette affidatemi; per
cui, elettrizzata da questo dolce contento, vivo beata e posso portare attivamente
in piedi i quotidiani maletti che sonomi carissimi, perché temerei di non
seguire Gesù, se non fossi di questi regalata.
Voglia dunque sostenermi colle sue
orazioni, sicura ch’io lo faccio per Lei e care sorelle, ma raddoppierolle in
questi santi giorni, perché il Santo Bambino conceda loro piena di
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benedizioni, e possano compiere felicemente l’anno presente, ed il
prossimo avere colmo di gioia, con molti altri
di Lei Umilissima ed Affettuosis.ma serva e
figlia
Suor
M. Rachele Guardini
Dall’Istituto
di S.ta Dorotea
la sera 20 Dicembre 1849
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