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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Monsignore Reverendissimo,1
Oh questa volta non mi lascerò
prevenire dalla sua bontà per felicitarla, ma ho il piacere di essere la prima,
nella lieta occasione delle prossime Pasquali Sante Feste, quali auguro copiose
di benedizioni sopra la Signoria Vostra e sull’Istituto dalla carità di Lei
diretto con tanto vantaggio spirituale delle anime, come ad utile della
società.
Spero avrà nel suo passaggio veduto
il Reverendo Signor Conte Don Marco, che ci onorò di sua visita, facendoci
anche lo straordinariato.
È sparsa voce sia il Reverendo Padre
Don Luca nominato e confermato Vescovo di Brescia.2 Se questo sarà, benedirò la disposizione
divina, senza però gustare particolarmente un tanto celeste favore, mentre
vien’egli ad essere impedito, almeno credo, dare perfezionamento all’opera da
lui cominciata. Poveretto, se ciò è vero, sentirà molta pena, benché sia molto
virtuoso.
Consolami però pensare: nulla quaggiù
avviene che Dio non voglia o permetta; comunque dunque si verificherà la cosa,
ripeterò contenta quell’amabilissimo fiat
che tiene sempre l’anima, in questo esilio pure, beata!
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Rispettosa, chiedo la santa
benedizione baciando la sacra di Lei mano, sicurandola ch’è costantemente
raccomandato al nostro buon Dio con cotesta cara Comunità, che favorirà
felicitare in mio nome, ricevendo inoltre felicitazioni ed ossequi di questa
della Signoria Vostra
Umilissima Devotissima Obbligatissima
serva
e figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto di Santa Dorotea
Venezia il giorno 28 Marzo 1850
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