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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Dal Conservatorio Zitelle
la sera 5.8.1852
Molto Reverendo Padre, Conte
D. Luca Passi
Bergamo1
Oh, voglio proprio questa sera
compiere il mio desiderio, cioè scriverle mie notizie. Spero conforteranno il
suo paterno cuore.
Avrà già inteso che il Signore ha
disposto che il giorno della mia Santa Madre Chantal mi venisse fatto il regalo
dal buon Gesù di questo Istituto.
Come si trovasse il mio cuore, io
stessa non lo potrei dire. Sentiva la grazia per cui altro non desiderava,
benché tutto il peso l’aggravasse dell’impegno, che di compiere la volontà di
Dio, a costo di ogni patimento; anzi risolsi di generosamente andare incontro
alle umiliazioni, per ottenere i cuori di queste buone, ma povere creaturine.
Prima di presentarmi al Signor Conte
Direttore Nani, ed alla R.da Superiora, fui nella Chiesa
per consacrarmi nuovamente al buon Gesù ed alla Madonna, che pregai essere la
Superiora in questa Casa.2
Sotto il suo manto posi tutte quelle - 215 -
che dovevano essermi affidate.
Non respiravo, ma continuamente pregavo, credo non mentire; così continuo
ancora, quantunque pochi momenti abbia da orare.
Indi mi sono presentata, ed il
sunnomato Sig. Conte Direttore mi consegnò le cose riguardanti lo Stabilimento
coi registri.
Incontrammo, passando, le fanciulle
che, salutate, fuggi fuggi andavano a pranzo. Più tardi le visitammo e loro
parlai e le vedemmo elettrizzarsi.
Siamo pure passate dalle Anziane, che
trovammo in Refettorio. Col bacio, ch’io loro davo a ciascuna, qualche parola
aggiunsi, come venivami data dal Signore.
Finalmente annunciai a tutte ch’io
pregavole di avermi tra loro quale sorella ed amica, mentre la Madonna era
scelta da me a Superiora di questa Casa. Molte si commossero, ma non tutte.
Oh, la Madonna seppe addolcire anche quelle che
mostravansi contrarie! Sì, la Madonna è la grande Superiora!
Non era passato il giorno che i cuori
tutti si erano ben disposti; e benedicono Iddio, ch’è tanto buono, e la
Madonna, che mi abbia qui mandata.
Il Direttore Sig. Conte Nani è buono
assai, così l’Amministratore.3
Insomma, umiliata nel mio niente, loderò la Madonna e, per onorarla, procurerò
di fare e patire contenta, per il suo e mio Gesù.
Egli seppe trovare, in mezzo
all’esposto sì consolante, una spina da presentarmi, perché non venisse
mancando il mezzo da meritare.
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La Benedetta4 stava poco bene al suo ingresso, ma il terzo giorno fu a letto ed
ora pure si trova in esso. Ieri mi hanno mandato una sostitutrice nella persona
di Andrianna Contarini.5
Dalla Madre Maestra6 ho inteso che contano di qui lasciare anche la prima nominata.
La R.da Superiora7 ed il R.do Padre Confessore8 mi avevano detto altrimenti, fino a farmi apparecchiare la fede
medica che dichiarasse avere la medesima bisogno, come realmente ha, di riposo.
Fu parlato anche col Signor Conte
Direttore Nani e coll’Amministrazione che sarebbe levata, per non pesare troppo
sulla Casa colle spese.
Il Medico dice che ora può essere
trasportata con gondola coperta, in sul mezzogiorno.
Ella vede, amatissimo Padre, che qui
abbiamo bisogno di una che abbia intiera la capacità d’insegnamento, cioè colla
terza Elementare, abbia la cognizione [della] geografia, ecc.
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Io veggo per qui adatta la
Lenzi9 o quella padovana, che deve entrare
nell’Istituto il corrente mese.
Dopo tanti contrasti ch’ebbero i
Superiori, ora bisogna confortarli coll’effettivo vantaggio nelle giovani, che
trovo assai mancanti di quello che abbisogna alla condizione loro.
Mi raccomando alla sua carità, onde
poter compiere con giustizia quello che hanno assunto per amore di Dio.
Bacio rispettosa di Lei sacra mano e
la prego benedirmi
Umilissima
Dev.ma Obbl.ma Figlia
Suor M. Rachele
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