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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • LETTERE 1852. 11 aprile – 24 dicembre. nn. 1141–1215.
      • 1149
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1149

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Padre,1

Ho avvisato la Suor Maria Cherubina2 e Maria Ignazia,3 riguardo a quello che Lei, Molto R.do Padre, ha disposto pei Santi Voti.

Le poverette sentono, come io, la brama di qualche giorno di Spirituali Esercizi. Ho fatto loro capire che l’atto di obbedienza, se lo eseguiremo bene, cioè con generosità, verrà compensandoci della voce attiva di un Ministro di Dio, che avremmo potuto avere.

Le ho inoltre animate a porsi collo spirito in cielo ed eseguire in terra i doveri loro, come non vi fossero.

Ho pure dato a loro un libro dei Santi Esercizi, acciò facciano quello che potranno; al cui fine darò esecuzione al carteggio della Direzione ed Amministrazione, nella camera


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detta della Superiora, per tenere qualche tempo la chiave della porta.

Per la Maria Ignazia pure ho pregato Maria Maddalena4 di custodire le figlie tutte, le quali mi promisero di essere molto buone, acciò possa di loro piacermi e vederle come Gesù fanciullo.

Sono persuasissima che l’Onnipotente Iddio riempisca più l’anima del suo potere, quanto più vuota la trova del suo volere.

Anche questa mattina ho supplicato il nostro buon Dio di togliere da me tutto ciò che può impedire anche minimamente il perfetto compimento della divina sua volontà sopra di me; questo brama proprio l’anima mia si compisca nel tempo, per amarlo più nell’eternità.

Preghi la Madonna, perché continui a portarci e benedirci tutte. Ringrazio sua carità, per gli avvertimenti particolari che mi diede, assicurandola che farò il possibile ond’eseguirli con fedeltà.

Bacio rispettosa di Lei sacra mano, dicendomi affettuosamente

                                                          di Lei
  Umilissima Dev.ma Obbl.ma Figlia

                                 Suor Maria Rachele Guardini

 

Dalle Zitelle il 6 / 18525

 

Al Molto Reverendo Signor Conte D. Luca Passi

S.O. ManiVenezia nell’Istituto S.ta Dorotea




1 ASDR, reg. IV, p. 4.



2 Padovan, nata a Chioggia (Venezia) il 7-2-1808. Era delle Figlie dell’Addolorata; il 14-8-1838 fu nominata portinaia; nel 1846 la troviamo a Cemmo. Morì a Maserada il 7-2-1858.



3 Rosa Beggiora, nata a Venezia il 21-1-1818. Entrò nell’Istituto a Venezia il 17-1-1852; fece la vestizione il 20-3-1852, la prima professione il 10-9-1852 alla Giudecca (cf. lett. n. 1151) e quella perpetua il 6-1-1861. Si distinse per la carità e l’umiltà. Fu direttrice nelle case di S. Pietro di Castello in Venezia e di Maserada, di recente fondate e scarse di mezzi, per cui dovette superare non poche difficoltà. Dal 2-10-1876 fino alla morte fu assistente generale. Morì a Venezia il 7-9-1889. «Morta che fu, tutti ad una voce la encomiarono, ed i genitori delle nostre educande la presentarono alle proprie figlie quale modello da ricopiare»: «Memorie della vita delle Suore di Santa Dorotea… dall’anno 1876», cit., pp. 97-98.



4 Contarini.



5 Non è indicato il mese, certamente è settembre; don Luca infatti fu al Conservatorio delle Zitelle, per i voti, il 10 di quel mese.






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