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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Oh questa sera voglio proprio, prima
di pormi a riposo, soddisfare un desiderio del mio cuore, che tante volte è
venuto a spingere la mia volontà, ma non potei eseguirlo a causa delle
occupazioni, ed un poco di stanchezza e sonno la sera.
Dal Molto Reverendo Padre Fondatore
ho ricevuto la pregiata sua lettera che veramente l’anima mia ha goduta, ed ora
pure, nella pochezza di tempo che ho per mettermi a pregare, viene a
confortarmi la rimembranza dei contenuti sentimenti e verità, quali, per la
grazia di Dio, sento intimamente fino ad essere disposta, per l’esecuzione di
essi, a sostenere qualunque sacrificio.
Sono sì convinta di essere lo zero che, mancandomi l’unità, cioè il
mio Gesù, il mio Dio, credo che non potrei respirare, né operare.
Avrà pure inteso dal Molto Reverendo
nostro Padre, come la Madonna è venuta colle particolari benedizioni sue sopra
di me poveretta.
Oh quante prove ci dà questa nostra dolcissima
Madre di sua protezione! La preghi, Molto R.do Padre,
perché non si allontani mai da noi colla sua grazia.
Lunedì prossimo passato abbiamo
solennizzata la Festa dei suoi Dolori; furono celebrati 19 Sacrifici, uno in
canto, ed il dopo pranzo ebbimo panegirico e Benedizione Sacramentale col Canto
del Pange Lingua e Stabat.
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La Signora Francesca Lucca,2 superiora delle Figlie di Carità, è stata qui a
visitarmi e si è molto consolata in udire come sono contente le Anziane ancora;
temono solo per la mia sanità.
Si è trovata colla Signora Marovich,3 che tanto riverisce Lei ed anche il M.
R.do nostro Padre.
Voglia sua gentilezza presentare miei
ossequi a tutti della rispettabile sua Famiglia e ai R.di
Sacerdoti di Calcinate.
Bacio rispettosa di Lei sacra mano e
mi dico
della
paternità Vostra
Umilis.ma Obbl.ma Figlia4
Dal Conservatorio Zitelle
la sera 24 7bre 1852
Al Molto Reverendo Signor Conte D.
Marco Passi
Bergamo
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