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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Mia Diletta Sorella,1
Mi vergogno di me stessa,
considerando la sua bontà. Oggi sono qui stati due R.di
Padri Carmelitani, uno chiamato Agostino.2 Oh, è pur vero che la carità supera ogni ostacolo! Veramente il
tempo era molto scuro, ma seppero vincere loro stessi, e l’amore di Dio
facevali contenti.
Ho sentito le notizie di Lei che
sonomi gratissime; spero che saranno tali quelle degli amati suoi Genitori e
del R.do Signor Vicario Sernaggiotto.3
Il R.do Padre
Agostino mi scuserà forse più di quello che merito, e Lei si unirà, credo, a
compatirmi. Oh santa carità! Sì, sì, la esercitino pure quanto più possono, ed
il nostro buon Dio li rimunererà largamente.
Relativamente alla pregiata sua, di
cui non ricordo bene la data, ma che Lei forse avrà pensato dimenticata, sempre
la ebbi presente, anzi oltre il desiderio di condiscendere io le sante sue
brame, procurai di trovare chi meglio di me saprà soddisfare. Le Figlie della
Carità Canossiane accettarono l’invito; così alla mia pochezza supplirà il
fervore loro, e godo vederla fare un buon contratto: in una sola cassettina
quello - 258 -
sarà da noi fatto a gloria di Dio e della Madonna; così verrà
della grandezza altrui arricchita la mia povertà; ed io confusa pregherò il
buon Gesù accettare i miei vivi desideri.
Lascio, diletta Sorella,
supplicandola ricordarmi a quelle persone ch’ebbi la consolazione di conoscere,
alle quali raccomandi la povera mia anima
di Lei Affettuosissima in G.C.
Sorella
Suor
Maria Rachele Guardini
Dal Conservatorio Zitelle in
Giudecca di Venezia
la sera 28 7bre 1852
Alla Stimatissima Signora Maria
Teresa Lisinio
Treviso
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