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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Molto Reverendo Padre,1
Prima di aprire la lettera, odo
esclamare: Oh che cosa è mai; sì presto la Rachele scrive! Sì, così presto vengo
a Lei, per supplicarla di farmi carità, e, quando possa, non dubito
dell’acconsentimento di Lei.
Come aveva inteso il
R.do Padre Fondatore, posto era il pensiero sopra il Molto
Reverendo Padre Bernardino,2
al presente Guardiano dei R.di Padri Riformati, per i Santi
Esercizi a questa Comunità, ma siccome trovasi, per la Presentazione, impegnato
fuori di Venezia, così non ha potuto condiscendere.
Tosto udito, desiderai riceverli
dalla Paternità Vostra. Fatta parola colle principali Anziane, risposero che
quello io sceglierò, saranno contente, anzi vorranno.
Non resta dunque altro che Lei, M.
R.do Padre, ci dica se potrà, in precedenza alla
Presentazione, venire.
Mi vergogno ad aggiungere un’altra
parola ed è che l’Amministrazione non soddisfa per il viaggio. So bene che non
sarà ostacolo ciò alla fervente e generosa di Lei carità; ed innumerabili sono le prove avute, come le gemme che, a mezzo di
queste, pose nella sua ricca corona.
Ho fiducia che farà del gran bene,
come mi lusingo che avrà motivo di ammirare la bontà del nostro Gesù e
dolcissima nostra Madre.
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Ah buon Padre! le spine
sono sempre in pronto, quantunque non abbia lingua da ringraziare il Signore
per la pace che godiamo; ma la grazia le spezza e la Madonna opera
continuamente in compagnia del diletto suo Sposo S. Giuseppe.
Questi tesori dell’Onnipotenza di Dio
e Sapienza sua mostranmi lo zero ch’io sono, ed il male che posso fare.
Sua gentilezza presenti miei ossequi
a tutti della Rispettabile sua Famiglia e particolarmente ai
R.di suoi Fratelli.3
Bacio rispettosamente di Lei sacra
mano ed ho l’onore dirmi
Umilis.ma
Obbl.ma Devotissima Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dal Conservatorio Zitelle
Venezia in Giudecca la sera 7bre 18524
Al Molto Reverendo Sig. Conte D.
Marco Passi
Bergamo
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