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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
M. Reverendo Padre,1
Il sussiego della R.da Superiora2 non mi ha permesso di parlarle,
di quanto Lei mi aveva comandato, prima di presentarmi al confessionale; ma,
sortita, per obbedire Le ho accennato che dovevo trattenerla un momento. Maria
I. sortiva con lei dalla stanza ed ho veduto portarsi da Vostra Paternità prima
che la I. si presentasse. Io mi ero consolata nella speranza che Lei
disponessela, ma sonomi burlata, perché quando sono discesa la scaletta della
chiesa, la ho trovata inquieta; ha pure mostrato desiderio che tostamente
partissi, a cui risposi che facevo volontieri quello [che] credeva, ma che
avendomi ordinato il R.do Padre diversamente, bramavo
conoscere meglio sua volontà. Difatti siamo venute a Lei; poi le ho detto
quello che dovevo, cioè che in Venezia trovavansi le figlie del Sig. Maestro
Palma, presso la sua Zia, e come sabato partivano. Aggiunse: penseremo noi.
Allora ho chiesto scusa pel mio interessarmi.
Entrate poi nella camera destinata
per le Suore, la Superiora è tornata sopra l’argomento; ho fatto sentire che
non mi ero impegnata minimamente, e come alle gentili offerte del Signor Palma
risposi che avrei manifestato alla R.da Superiora il
ragionamento, e goduto che fosse abbracciato il piano.
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Tutto ciò Le serva di
regola, quando ne dovrà parlare, si tenga però presente che le mie fanciulle
hanno prossimi gli esami.
Bacio rispettosa di Lei sacra mano
supplicandola benedirmi
di Lei
Umilissima Obbl.ma figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Dal Conservatorio Zitelle
la sera 4 8bre 1852
Al Reverendo Signor D. Marco
Battaggia
Vicario in S. Barnaba
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