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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • LETTERE 1852. 11 aprile – 24 dicembre. nn. 1141–1215.
      • 1187
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1187

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Molto Reverendo Padre,1

È per me una dolce occasione di scriverle, l’appressarsi del giorno di Lei onomastico, affine presentarle i miei felici auguri.

Dimani viene onorato particolarmente da Santa Chiesa il Santo Evangelista Luca. Deh! piacciasi l’amabilissimo Gesù accettare le preghiere, che procurerò fervorose sieno per Lei, e godrà certo spirituali vantaggi. Non ometterò ancora chiedere sua conservazione temporale, tanto utile alla società e mezzo di salvare anime.

La ringrazio delle notizie di mio fratello,2 come per la sostanziale lettera inclusa nella pregiata sua. Ho desiderato profittarmene, per cui la ho consegnata al libraio, acciò la fermasse col librettino massime di S. Vincenzo de’ Paoli; ei me la perdette.

Ho inteso che Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Milano3 è stato a Venezia. Ho potuto in tale occasione accertare me stessa che sono ancora viva. Quando avrà l’opportunità, l’ossequi e lo preghi raccomandarmi al buon Gesù e sua dolcissima Madre Maria.

Dica, la prego, al Reverendo Conte D. Marco, che attendo la risposta per i Santi Esercizi4 e poi gli scriverò. Frattanto lo ringrazi e riverisca distintamente.


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È stato a vedermi Sua Eccellenza il Barone Fini.5 Ei venne a portarmi notizie di due Catecumene, che gli raccomandai in Padova. Si è molto rallegrato per avermi trovata bene, ma più in udire la tranquillità che godiamo. Credeva che meco avessi il mio caro Noviziato.

Egli s’incontrò col Conte Direttore Nani e con Sua Eccellenza il Conte Delegato6 di Venezia, in Pordenone, che furono ad ossequiare Sua Maestà l’Imperatore.7

Parlarono di qui assai e con molta compiacenza; così mi disse il Conte Nani che, reduce appena di , è venuto8 ad annunciarmi l’esposto, ed anche per avvisarmi che sarebbe venuto Sua Eccellenza il Conte Delegato a salutarmi. Così è stato.9

Ieri presso le dieci entrava nel Conservatorio, e partiva quasi alle dodici, esprimendo le seguenti parole, che a gloria di Dio ripeterò: «Ero ben informato, ma ora che ho veduto ed udito le Anziane, parto consolato ed edificato assai».

Presso il letto di una povera inferma disse: Oh quanto è ammirabile la Provvidenza! In un momento di tanta oscurità è venuto Dio a compensarci di tanti mali che passammo; ed il Signore nella fatica rimette la Direttrice, provando così Dio che la tenne in vita per le Zitelle.

Ella, Molto Reverendo Padre, per me ringrazi il buon Gesù, pregandolo di continuarmi sue misericordie.


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Bacio rispettosa di Lei sacra mano, supplicandola presentare miei ossequi alla rispettabile sua famiglia ed ai Reverendi Sacerdoti di Calcinate.

di Lei Umilissima Obbl.ma Dev.ma figlia

                             Suor Maria Rachele Guardini

 

Dall’Istituto Zitelle

la sera 17 Ottobre 1852

 

Al Molto Reverendo Conte D. Luca Passi

Bergamo





1 ASDR, reg. IV, pp. 24-25.



2 Illuminato.



3 Bartolomeo Romilli.



4 Cf. lett. n. 1175.



5 Cf. lett. n. 1179.



6 Altan.



7 Francesco Giuseppe I, nato a Vienna nel 1830 dall’arciduca Francesco Carlo e dall’arciduchessa Sofia. Salì al trono il 2-12-1848 e regnò 68 anni. Morì a Schönbrünn il 21-11-1916.



8  Cf. lett. n. 1182.



9 Cf. lett. n. 1185.






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