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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • LETTERE 1852. 11 aprile – 24 dicembre. nn. 1141–1215.
      • 1191
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1191

 

Viva il Cuor di Gesù e di Maria!

 

Dall’Istituto Zitelle

la sera 21 Ottobre [1852]

 

Stimatissimo Signore,1

Sono impaziente di sapere come si trova la carissima sua Giuditta.2 Faccia, la prego, [che] si abbia riguardo, acciò non le prenda possesso il raffreddore. La prego di tanti affettuosi saluti alla pregiata sua Compagna.3

Oggi è stato il rigattiere colla stoppa; ne ho tenuto solo 36 libbre, per formare il materasso dell’infermiera; ma per la povera Tavelli4 non è roba.

Ho fatto alla stessa cedere uno stramazzo, ch’era nel nostro appartamento ed usava la mia Luigia;5 il quale in altro tempo era adoperato dall’uomo che serviva il Confessore di questo Conservatorio, mentre non saprei patire che pensasse la povera ammalata che Lei facesse quasi una durezza per risparmiare.

Dunque ordinerà la fodera per uno stramazzo, acciò non venga inutilmente quello che deve produrlo.

Relativamente al cuscino, che Lei ha ordinato per la sofferente, il rigattiere ha veduto la poltrona. Ei disse che sarebbe


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spendere i denari senza frutto, essendo la medesima tutta disordinata che, volendola accomodare, la si ridurrebbe un fascio, e facendole sopra il cuscino, non avrebbe nessun sollievo a causa della buca che tiene.

La infermiera, ragionando coll’ammalata, disse d’avere certo solitario, col quale crede che potrà star bene accomodata.

Lasciamo che lo esperimenti e, quando alla medesima giovi, si potrà comperarlo, se vorrà venderlo, acciò non abbia un altro giorno a dire d’avere ciò imprestato ad una Zitella, quasi non fosse provveduta dagli ottimi Signori preposti, che tanto si occupano a loro vantaggio.

Ho ricevuto il telaio, di cui mi ha parlato. Veramente si può dire ch’è mezzo donato. Più tardi, se crede, oppure dimani manderò i libri del Cantù.

Se vede l’ottimo nostro Conte Direttore,6 per me gli dica tante cose. Avevo pensato di visitarlo quest’oggi, ma il dolore mascellare, forse, mi farà cambiare sentimento; vedrò riscaldata l’aria.

La riverisco distintamente, dicendomi

                                                                  di Lei
                                                         Umilissima Obbligatissima

                                                      Suor M. Rachele

 

 

Allo Stimatissimo Signor Antonio Zuccoli

Amministratore delle Zitelle





1 ASDR, reg. IV, pp. 26-27.



2 Figlia.



3 Teresa.



4 M. Elisabetta.



5 Hadin.



6 Filippo Nani Mocenigo.






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