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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Diletta Maria Teresa,1
Finalmente è passato anche l’esame
per le mie Carissime Zitelle. Il dì trenta prossimo passato fu il giorno
destinato all’uopo. Il Conte Delegato,2 colla Contessa di Lui Compagna, il Conte Direttore,3 con comitiva, la Contessa protettrice Mocenigo,4 l’Illustrissimo e R.mo
Monsignor Vicario Generale,5
l’Ispettore Provinciale6 e molte altre persone assistettero ad esso
esame.
Il buon Gesù è proprio venuto con sua
benedizione, così poterono le mie care giovanette in ogni ramo di scienza,
figurar bene. Lei, mia cara, per me ringrazi il nostro buon Gesù e la Madonna.
Ho dalla carissima sua scorto che di
salute non va tanto bene. Che pena proveranno gli amati suoi genitori! Spero
che, a mezzo delle sofferenze, farà progressi nello spirito; mentre la nostra
Santa Teresa, da Lei pure sappiamo, che quando il buon Gesù la visitava con
malattie, cresceva più nel santo suo amore.
Della mia salute dirolle che a tutti
sembra prodigio che regga, come faccio, in piedi, con fatica sì grande. Sì, la
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del Signore mi tiene a Lui vicina, colla delicatezza dello
stomaco ed altri doloretti; ma un solo giorno fui a letto; per cui tutti mi
salutano come risuscitata pel colore ancora.
Vorrei, diletta, che lo spirito mio
pure prendesse aria di sanità, cioè di perfezione, ma sono grande solo nei
desideri, per cui ho sempre motivo di umiliarmi pei fatti.
Sa il buon Gesù quanto sono piccola
ed Egli, buono per essenza, mi tiene lontani quei mezzi che potrebbero servire
ad anime più forti ad esercizio di virtù.
La pace, che godo con tutte anche le
Anziane, privami d’ogni pena. Ringrazi anche per questo il Signore a mio
riguardo.
Riverisca gli amati suoi e le solite
persone
di Lei
Aff.ma Sorella in G.C.
Suor Maria Rachele Guardini
Dal Conservatorio Zitelle
la sera 1 Novembre 1852
Alla pregiata Signora Maria Teresa
Lisinio
Treviso
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