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Viva il Cuor di Gesù e di Maria!
Eccellenza Illustrissima,1
Le prestazioni di Lei particolari,
affine rimuovere la volontà di cotesti Rev.mi Monsignori
Vescovo2 e Scarpa3 mi fa ricordare il bellissimo paragone di S.
Paolo.
L’occhio non vede solo per sé, ma per
tutto il corpo; la mano opera combattendo, i piedi camminano, la lingua parla,
le orecchie ascoltano. Tutti questi membri esercitano, dice il Santo, le
funzioni loro e per se stessi e per tutto il corpo.4
Sì, Vostra Eccellenza, nelle varie
occasioni, mostra di possedere le qualità del Buon Pastore, il quale opera con
amore liberale e magnifico. Io mi compiaccio con l’Eccellenza Vostra, e prego
il nostro buon Dio, acciò la conservi ad edificazione comune e retribuisca
largamente.
Nuovamente la ringrazio della bontà
usata in visitarmi.5 So che
l’ottimo Conte Direttore6 halla eccitata [a] consolare, in altra
circostanza, tutta la Comunità colla sua presenza.
Il dì 30 prossimo passato Ottobre
hanno le mie dilette Zitelle fatto il loro esame. La copia, qui unita, ne provi
l’esito. Sono persuasa di consolare il suo buon cuore in ispedirgliela.
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Dal
R.do nostro Confessore D. Marco Battaggia ho con piacere
inteso il fatto dei R.mi sunnomati. Mi ha pure raccontato
che la seconda giovanetta Ebrea7
è già entrata in S. Pietro. Al Suo cuore le raccomando. Io sento per quelle
eroine una tenerezza particolare, mentre la risoluzione presa di abbandonare la
ricca loro famiglia mostra la purezza della chiamata del Signore. Se potessero
avere diritto come catecumene a questo Conservatorio, sarei molto contenta che
partecipassero di questa buona educazione. Esamini.
Vostra Eccellenza gradisca i
sentimenti devoti, coi quali mi segno
Umilissima
Obbligatissima serva
Suor Maria Rachele Guardini
Dall’Istituto delle Zitelle
la sera 4 Novembre 1852
A Sua Eccellenza Barone Fini
Delegato in Padova
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