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157. Lettera di don Giovanni Fronchetti a
Madre Rachele.1
Molto
Rev.da Madre,
In
riscontro della pregiata Sua 2 corr. devo significarLe, che Salvatore Nicolodi
oltre i f. 157=42 pagati all’ingresso della sua figlia2
nell’Istituto, ed i f. 120 spediti li 20 Luglio 1840 per la vestizione, pagò in
Gennaio 1841 f. 35 ed in 7bre 1842 altri f. 90, che perciò diffalcate queste
due ultime somme, e quella pagata all’ingresso dai patuiti f. 500 venne il
debito Nicolodi ristretto a f. 217:18.
Li 17
Gennaio 1844 spedì per interesse di questi f. 11 x 36, e li 4 Novembre detto
anno 1844 altri f. 12=30.
Ora
poi includo una Sovrana f. 17:30
ed
una così detta mezzo Papalina 8:30
che
uniti sono f. 26
e servono f.
15 per l’interesse del Demicheli,3
e f. 11 per l’interesse del debito Nicolodi; interesse, che, come credo, viene
a maturare in breve tempo. EccoLa come spero messa al chiaro di quanto
desidera.
Gli
Attinenti della Demicheli e Nicolodi stanno benissimo; Fra Elzeario fratello
della seconda anche stà bene, tutti contraccambiano i più affettuosi saluti, e
complimenti alla Rev.da Madre Superiora raccomandandosi
alle loro orazioni.
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La
madre4 della Cristina5 si trova al solito, la sorella Catterina ora è
qui, desiderano sapere lo stato di salute della medesima, e pregano che, giunta
in Venezia, spedisca loro qualche notizia.
Faccia la
carità di tenermi presente nelle sue orazioni, ed inviti a pregare per me le
mie Parrocchiane, e le altre Religiose del pio Istituto. Favorirà darmi cenno
del ricevimento del contenuto. Ho l’onore di rassegnarmi con profondo rispetto
della
Rev.da M. Superiora
Umile
Devoto Servo
Gio. Fronchetti Parroco
Cembra li 18 Agosto 1845
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