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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • DOCUMENTI 1845–1868. nn. 134–233.
      • 166. Lettera di Antonio Faroni a Madre Rachele.
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166. Lettera di Antonio Faroni a Madre Rachele.1

 

Reverenda Madre Sup.a

Ho ricevuta la pregiata Sua degli 11 corr.te, alla quale do il seguente esito. Ora che l’Istituto ha ottenuto il decreto di giudicazione dell’eredità,2 sarebbe opportuno ch’Ella mandasse al Sig. Pedrali una copia legale del medesimo, onde non abbia eccezioni al pagamento, invitandolo a pagare gl’interessi nelle sue mani, se non può Ella qui rinvenire una persona di me più adattata e nella stessa occasione potrà incaricare nella sud.ta ipotesi la mia persona delle riscossioni del Pedrali, e ciò mediante semplice lettera confidenziale.

Col 31 xbre corr.te scaderà l’interesse di due semestri. La lettera al Pedrali potrà compiegarla in quella od a me, o ad un altro diretta, perché gli si possa ricapitare sicura, soggiornando egli sedici miglia distante dalla città. La mansione per il sud.to sarà: Al Pregiat.mo Sig. Giuseppe Pedrali Ing.re, Cologne.

Credo poi opportuno di spedirle compiegato nella presente tutte le carte relative al sud.to capitale, giacché esse devono stare nell’archivio dell’Istituto a sua guarentigia, tornando altronde per me inutili, ed avendo io fatta ad ogni buon fine ed effetto una copiaccia del contratto, le quali carte consistono

a. nel contratto 17 Febbraio 1843

b. in quattro estratti ipotecari ai nomi

c. nella relativa nota ipotecaria 21 Febbraio 1843


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d. nel certificato censuario 9 Febbraio 1843

di Sabadini P. Paolo q. Girolamo

di Pedrali P. Bortolo, Pietro, Domenico, Antonio q. Paolo

di Pedrali Gerolamo, Bortolo, Agape, Giuseppe, Domenico, Carolina q. Gio. Battista

di Pedrali Paolo, P. Giovanni, Giuseppe, Lelia, ed Annunciata q. Pietro

dei quali documenti aggradirò un cenno di ricevuta.

Dal sud.to contratto 17 Febbraio 1843 Ella scorgerà che il capitale ha duratura a t.to 31 xbre 1848 per riscuoterlo anche alla quale epoca è necessario un preavviso semestrale. Dirò però che mancando il Pedrali al pagamento d’un interesse semestrale oltre due mesi dalla scadenza, l’Istituto può obbligarlo all’affrancazione anche durante il sessennio senz’obbligo di alcun preavviso, nel quale caso converrà eleggere qui un avvocato, giacché il pagamento del capitale e degli interessi è convenuto farsi in Brescia: e se l’Istituto desidera di ritirare prontamente il capitale non gli mancherà l’occasione opportuna perché senza eccitamenti passano sempre i due mesi, e la prova si ha anche in giornata trovandosi tuttavia insoluto il semestre 30 Giugno.

Senonché nelle analoghe procedure il giudice è sempre indulgente. Se il citato esibisce di tosto pagare la somma scaduta e nel presente caso potrebbe il Pedrali per questa volta opporre la morte della creditrice, e la nessuna partecipazione regolare avuta del suo erede.

Dopo la partecipazione, e la morte si potrà sempre tentare se così piacerà, la procedura giudiziaria dell’affrancazione quando bene attirato da lei a farla presto, non trovasse altrove un capitale corrispondente, giacché credo non dovrebbe


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essere difficile, essendomi stato supposto ch’egli abbia venduti alcuni beni coll’accollazione del sud.to capitale, e che il compratore non sarebbe lontano dal sborsarlo e mi è anche stato supposto che non abbia accollato il debito degli interessi del cor.te anno. Non ho potuto per altro verificare meglio la cosa ed il suo sviluppo emergerà dopo ch’Ella gli avrà scritto la lettera superiormente indicata, e nella quale potrebbe appunto introdurre un gentile ufficio, per ottenere l’affrancazione.

Non devo chiudere la presente senza renderle le più distinte grazie per le replicate cortesi esibizioni fattemi, delle quali saprò approfittare, se permettendolo la mia salute e la mia posizione mi risolverò a rivedere Venezia, ed a godere della loro bontà.

Finalmente la prego raccomandarmi al Signore, ed aggredire i rispetti della mia famiglia, ed a credermi a tutta prova con rispettosa affezione

         Suo ubb.mo dev.mo Servo

                                                     Antonio Faroni

 

Brescia il 26 Dicembre 1845

 

P.S. Avevo terminata la presente lettera, quando si è presentato il Sig. Pedrali a pagare i due semestri in Milanesi £ 360. – che perciò spedisco nelle seguenti valute

Quadruple di Colombi N. 3 a £ 115.18                    346.10

Napoleoni d’argento N. 1                                            7

Valuta                                                                         6.10

                                                                                  £  360.

Anche di essa somma aggradirò avere un cenno di ricevuta.




1 ASDR.



2 Di Luigia Faroni: cf. lett. n. 966, nota 6.






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