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181. Lettera di Madre Sanfermo al card.
Patrizi.1
Viva il Cuor di
Gesù e di Maria!
Eminenza
Sono
quest’anno pure terminati gli Spirituali Esercizi. Sua Eminenza l’ottimo
Cardinal Patriarca, nella giornata ventiotto ricevette i nostri Voti, poi ci ha
parlato con molta unzione della grazia speciale che Iddio ci usò, in
chiamandoci all’Istituto di S. Dorotea, che tiene lo scopo nobilissimo di
giovare allo spirito dei nostri prossimi, e concluse, dandoci documenti
particolari, affine soddisfacciamo la volontà di Dio pienamente.
Il Padre
Fondatore, Signor Conte D. Luca Passi, con sommo suo piacere, trovavasi
presente. Desso poi perorò presso l’Eminentissimo Cardinale acciò venisse
deposta la Guardini, che da otto anni sosteneva il grave peso di reggere, dico
grave, perché i primordii d’ogni fondazione sono per lo più ardui; ma Ella
reggeva per obbedire, così Dio benedisse l’Opera sua; ora la sconcertata salute
di Lei fece compassione al buon Padre, per cui credette eleggere me a Superiora,
dandomi Essa come Assistente.2
Conoscomi veramente insufficiente a ciò, ed è per questo che supplico la carità
di Vostra Eminenza donarmi una speciale benedizione, riverendola tutte noi come
Protettore della nostra povera Congregazione.
Confortami
però molto avere la Madre deposta, in qualità d’Assistente. Dessa sicuramente
nulla ometterà di quello - 406 -
che potrà utilizzare le anime, o la
Congregazione, tengo questo certo, sì pella sua semplicità di operare, come pel
desiderio che ha del vero bene: la Stessa a me si unisce, per baciare a Vostra
Eminenza il Sacro Anello, e supplicarla della Santa benedizione, dicendomi
rispettosamente
Umilissima
Divotissima Obbligatissima serva
Suor Maria Rosa Sanfermo
Dall’Istituto di S. Dorotea
Venezia il dì 4 Ottobre 1846
A Sua Eminenza
L’Eminentissimo Cardinale Costantino
Patrizi
Vicario Santissimo – Roma
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