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186. Lettera del patriarca Monico a Madre Maria Rosa
Sanfermo.1
Alla Rev.da M. Superiora
della pia Opera di S.a Dorotea
in
Venezia
Fu riferto a
S.E. il Co. Governatore, che la pia Opera trapiantatasi in
Padova, a merito delle quattro Religiose, ivi domiciliate, vi si è propagata in
varii siti della città e campagna con sommo vantaggio morale delle povere
giovanette, che ne sono educate e dirette; ma che non consta da verun atto
politico, od ecclesiastico, che la detta Opera vi sia stata introdotta colla
necessaria approvazione, e sorveglianza dell’Ecc.o Governo,
né di Mr Vescovo.2
Trovandosi però abusiva ed illegale la sua esistenza in quella città (mentre la
Sovrana Risoluzione 15 Genn. 1840 non l’ha permessa che alla Città di Venezia)
io sono invitato ad informare sul modo e
sull’autorizzazione, per cui l’Istituto di Venezia si sarebbe dilatato ad altre
Città e Provincie.
Ora per
poter soddisfare adeguatamente a tale ricerca, mi occorre averne da lei, Rev.da
M. Superiora, le relative nozioni,3
in aspettazione delle quali auguro a Lei ed a tutte le Religiose salute,
benedizione e prosperità nel Signore
Venezia 16 Genn. 1847
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