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Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

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  • Volume VI. LETTERE (1845-1853)
    • DOCUMENTI 1845–1868. nn. 134–233.
      • 189. Lettera della Madre Sanfermo a don Luca Passi.
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189. Lettera della Madre Sanfermo a don Luca Passi.1

 

Molto Reverendo Padre

Invece della Madre Assistente2 rispondo io alla pregiatissima sua mentre trovasi ancora in letto con tosse insistente, e polso variamente febbrile. Le vien prestata costante e forte cura di più emissioni di sangue, applicazione di mignatte rinfrescanti ed altro che bensì le giova, ma momentaneamente, per cui ora se la passa sufficientemente bene ed ora sta soffrendo.3

La medesima la ringrazia del suo pregiatissimo foglio e delle notizie datele di sua sorella Marietta,4 benedicendo ella il buon Gesù che l’ha chiamata alle sue nozze, e supplica caldamente questo Divino, altresì nostro Sposo, che costante la tenga, onde consumare il suo sacrifizio.

Anche il R.mo Monsignor nostro Superiore5 da diciotto giorni si trova in letto, non però con grave malattia, ma abbisogna di quotidiana medicatura, poiché ogni tratto lo visita un po’ di febbre.


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La Neville poi ha quasi battuto alle porte dell’eternità, e non per anco è fuori di pericolo.

Queste nuove saranno sicuramente a V. S. Molto Reverenda di rincrescimento. Noi tutte di Comunità godiamo buona salute.

La prego tenerci presenti nel Santo Sacrificio: i nostri sofferenti, acciò il Signore li mantenga tutti e tre uniformati al suo divino beneplacito; e noi in buona sanità che accresca nei nostri cuori lo zelo per la salvezza delle anime.

In noviziato non vi è entrata nessuna di fresco.

Il cuscino elastico glielo farò avere dalla signora Marini, come desidera.

Le chiedo la santa benedizione e con rispetto le bacio la sacra mano segnandomi

                                                    di Lei Umilissima Figlia

                                         Suor Maria Rosa Sanfermo

 

Li 23 gennaio 1847

 

Al Molto Reverendo Signor Co. D. Luca Passi

Firenze

 

 

 

 





1 ASDR.



2 Rachele Guardini.



3 Il 18-1-1847 la Sanfermo scriveva a suor Vincenza Baroldi: «Il Signore vuole santa la nostra Madre Assistente colla prova delle malattie, trovasi attualmente in letto con tosse ed altri incomodi»: doc. n. 187. Qualche giorno dopo (22-1-1847) scrisse a suor Giovanna Laffranchi di Cemmo: «Colla infermità vien provata la virtù della Madre Assistente»: ASDR.



4 Maria Guardini il 10-1-1847, accompagnata dal fratello Illuminato, entrò nelle Ancelle della Carità di Brescia. Fu accolta dalla fondatrice M. Crocifissa di Rosa: «Fu questo un incontro di due anime grandi che si compresero fino dal primo istante»: La Madre Geltrude Guardini, cit., p.64.



5 Balbi.






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