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192. Lettera del patriarca Monico alla
Sanfermo.1
Rev.da M. Superiora
Colle notizie,
ch’ella mi somministrò nella gradita sua 24 corr.e,2 spero che avrò appieno soddisfatto3 alle ricerche dell’Ecc.o Governo.4
Ho ricevuto
colla stessa anche il fascicolo 3, Vol. I degli Annali della pia Opera, e n’ho
letto una gran parte con sommo piacere, per le testimonianze di onore, che
vengono rese al provvido Istituto da tutti i luoghi, che lo accolsero, e lo
fomentarono con vero spirito di carità, e ne sperimentano già in tanta copia i
benefici effetti. Questa è la più dolce ricompensa, che possano avere quaggiù
le infaticabili cure de’ suoi zelanti Fondatori; ed è pure il più forte motivo
d’incoraggiamento per tutte le intrepide Suore, che hanno la sorte di militare
sotto i gloriosi vessilli della Santa Vergine e Martire Dorotea per la gloria
di Dio, e la salute delle anime.
Le
raccomando però di animare le sue buone figlie e Sorelle a continuar con sempre
maggior fervore la nobile impresa, senza lasciarsi atterrire dagli ostacoli,
che i nemici del bene non cessano mai di opporre a tutte le
utili e sante opere.
Quella, a
cui ella presiede, è certamente una di queste, e perciò deve incontrare le
difficoltà comuni a tutte le altre. Tuttavia dal prospetto, ch’Ella mi offre,
prendo argomento di confortarmi pel presente, e di sperarne un migliore
avvenire. - 423 -
Intanto preghiamo Dio che la benedica, e la faccia
prosperare, e dilatarsi ognor più anche fra noi; sicché non vi sia parrocchia
in Venezia, che non ne tragga profitto.
Con questi
voti la riverisco, ed auguro a Lei, alla M. Assistente,5 ed a tutte salute, benedizione, e prosperità
nel Signore
Venezia 26
Genn.o 1847
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