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199. Parere legale circa la pratica di
affiliazione della casa di Cemmo.1
Visto che il
Testamento 20 aprile 1842 della Signora Erminia Panzerini del fu Signor
Francesco Panzerini e pubblicato nel giorno due del successivo Maggio beneficò
la Signora Suor Maria Rachele Guardini attuale Superiora dell’Istituto delle
Suore Maestre di Santa Dorotea in Venezia od a quella che fosse poi pro tempore
A. £. 14.000 da impiegarsi in favore dell’Istituto di Educazione in Cemmo sotto
condizione che ove la detta casa di educazione di Cemmo non avesse fino a tutto
il giorno 1° Maggio 1848 ad essere incorporata ad altro Istituto approvato le
ridette A. £. 14.000 avessero a passare in mano della Signora Catterina Gerosa
attuale Superiora delle Figlie di Carità in Lovere;
Visto il Delegatizio Decreto 24 Marzo 1840 ad
N.7043/201 col quale fu approvato dall’allora Regnante per le Provincie Venete
Ferdinando I l’Istituto delle Maestre di S.ta Dorotea con
la condizione già pienamente adempiuta che debba il detto Istituto attenersi
alle vigenti prescrizioni per l’Istruzione Elementare, né mai possa pretendere
soccorsi da parte dello Stato o da fondi pubblici;
Visto
l’altro Delegatizio Decreto 8 agosto 1842 autorizzante l’Istituto
sud.to a conseguire il surriferito legato nel caso che in
esso si concentrasse l’altro Istituto di educazione in Cemmo;
Ritenuto
per incontrovertibile che tutti e due questi Istituti sieno Istituti privati,
da questa loro condizione autorizzati - 434 -
a concentrarsi l’uno nell’altro
indipendentemente da Superiore approvazione;
Ritenuto
che in fatto può dirsi seguita la detta concentrazione qualora la mercé della
Superiora dell’Istituto di S.ta Dorotea in Venezia ebbe
l’Istituto di Cemmo con piena sua approvazione a sue Maestre le tre Signore
Paola Alberti, Giacoma Lanfranchi, Cherubina Padovan;
Ritenuto
d’altronde che ove fosse indispensabile per la verificazione della condizione
imposta del Testator Panzerini l’approvazione della vigente Autorità
Amministrativa sarebbe assolutamente impossibile l’ottenerla e per esserci
vicino il giorno 2 maggio p.v. e per l’attualeposizione
della pubblica cosa;
Propongo
che a mezzo di Procura da conferirsi indilatamente dalla
Sig.ra Cocchetti Superiora dell’Istituto di Cemmo e dalle
altre sue Maestre e Compagne nel Sig. Girolamo Costa od in altro individuo
meritevole di loro fiducia esso Procuratore in nome e per conto del mandatario
Istituto di Cemmo dichiari formalmente in concorso e con l’espressa
accettazione di questo Istituto di Santa Dorotea e quindi di chi lo rappresenta
di ritenersi concentrato e di concentrarsi in detto Istituto, convenendo così
una comunione con rappresentanza principale nell’Istituto di Venezia e con
rappresentanza filiale in quello di Cemmo già esistente fino dall’anno 1842.
Intorno a che sarà da avvertirsi che non sarebbe disutile il far riconoscere le
firme da Notaio e lo stilare il mandato in nome della Superiora e Maestre di
detto Istituto per sé e successori nonché per l’effetto di convenire con
l’Istituto di Santa Dorotea in Venezia la concentrazione dell’uno nell’altro.
Ottenuto
che si abbia a tutto il giorno 2 Maggio p.v. questo atto,
se ne potrà chiedere l’approvazione dall’Autorità - 435 -
Amministrativa od
Ecclesiastica secondoché in seguito torni necessario. E sarà poi a darsi
notizia di detto atto all’Istituto di Lovere per ogni effetto di ragione e di
legge.
Così sento
Avv.to
Zanadio
A tergo è riportata la seguente postilla: «Brama Costa poi conoscere quale risposta sia
giunta dalla Cocchetti, e di averla sott’occhio. Fa poi li suoi doveri di tutto
cuore e premura».
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