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202. Lettera della Cocchetti a Madre
Rachele.1
Viva Gesù e Maria!
Deg.ma Madre Maestra
Tosto
ricevuto il pregiato di Lei foglio mi sono sollecitata di trascrivere l’occlusa
procura. Non adoperai il bollo di carta da Lei indicatomi, non essendo qui in
corso; quello adoperato mi è stato indicato da un valente avvocato, dicendomi
lo stesso che occorreva fosse firmato dalla Pretura, come ho fatto, e però
credo sarà valevole. Nel caso costì non fosse ammessa, me ne farà avvertita e
la replicherò.
S’Ella pure
lo credesse, sembrerebbemi necessario che spedisse poi a questa casa figliale
copia autentica dell’atto esteso tra Lei ed il Sig. Lazzari,2 onde qui valersene al caso di bisogno.
Noi,
ringraziando Iddio, non abbiamo avuto finora motivo di timori; se M. Illuminata3 le ha fatto scorgere qualche timore è aereo, ed è perché la stessa
teme quasi della sua ombra. Bisogno poi di far orazione ne abbiamo assai,
perché il Signore faccia sì che abbiano fine i disastri, che a molti individui,
nostri fratelli toccò, e tocca soffrire.4 Speriamo che il buon Gesù possa presto rimediare a tutto.
Grazie a
Dio stiamo tutte bene, lo stesso mi convien sperare che sia di loro costì.
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Favorisca
presentarmi doverosa al Deg.mo nostro Superiore Monsig.
Balbi, alla Degnis.ma Madre Sup.ra,5 non che a tutte indistintamente di codesto
Istit.o.
Ella pure
accetti i miei rispetti a nome di tutte di questa casa, e tutte ci
raccomandiamo alle sue ed alle orazioni di tutte
di
Lei
Affez.ma
Umil.ma serva e sorella
Suor M. Annunciata Cocchetti
Cemmo,
dall’Istit.o di S.ta Dorotea 9/5 1848
Alla
Pregiatis.ma Signora
La Sig.ra Suor
M. Rachele Guardini – Venezia
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