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220. Lettera
dell’amministratore Zuccoli a Madre Rachele.1
Venezia 9
Novembre 1852
Preg. Signora
Alla pregiatissima sua dirò che, dal momento
che mi giunse tardi l’avviso della visita a codesta Chiesa, non fui in tempo di
far tenere i schiarimenti in merito alle mansionerie che ivi si celebrano,
ciocché le piacerà di significare al Padre Ab.te, coi miei
cordiali saluti.
Per altro, nulla havvi di Decreti di
Roma in proposito, bensì alcuni dati dalle cessate rappresentanze dei Pii
Luoghi.
Essendo argomento tutto interno, e
proprio di noi, e fra noi soltanto quello del di Lei protocollo, la consiglio
di non occuparsi di copie o riforme, come poi le indicherò di presenza.
Farò esaminare in Archivio, se havvi
il Decreto dell’ultima visita patriarcale, e starò attendendo di conoscere le
piccole cose di riatto, che possono occorrere alli arredi di Chiesa.
Vedremo assieme se giovi pelle
lingerie della Tavelli2 di procedere separatamente, e va bene intanto
l’acquisto della stufa che metterà nelle spese minute.
Ordino all’Agostino3 di provvederle intanto una boccia di vino vecchio di Conegliano,
che metterà nelle spese minute come Medicinali a Maria Rachele, e ciò sino a
che mi verrà dato di scaturire una qualità a mio modo, dacché,
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com’Ella mi disse, quello della Dal Mistro non diversifica, da quello
della Comunità.
Se crede senta pure il Medico locale,
riguardo la progettata gita. A me basta di sapere con precisione la giornata,
per predisporre l’occorrente.
Spiacemi della povera Tavelli, ma pur
troppo dobbiamo aspettarci non lontano un viaggio per l’eternità, riguardo
quell’infelicissima donna.
Sono pressato da molte occupazioni,
ed anche alquanto importanti, trattandosi di difendere gl’Istituti da un nuovo
attacco; nulladimeno se avrò un momento di tempo mi porterò costì, onde
regolare le piccole cosucce, che meglio si spianano verbalmente.
Ella nulla mi disse riguardo
l’inserviente Benetti che ritengo avrà adempiuto al datogli incarico.
Chiudo anch’io, suonando la
mezzanotte, e se nel corso di questa, o col messaggio di domani mi verrà dato di
soggiungere alcun che, lo farò in calce alla presente; intanto ho il bene, come
al solito, di riverirla con distinta considerazione
di
Lei Dev. Servitore
Zuccoli
Alla Preg. Signora
Suor Maria Rachele Guardini
Superiora del
Cons.o Zitelle – Giudecca
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