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221. Lettera dell’amministratore Zuccoli a Madre
Rachele.1
Venezia 14 Dicembre 1852
ore 11 3/4 di sera
Preg. Signora
Requiem dunque alla povera Tavelli.2 Essa soffriva troppo per dolerci soverchiamente
della sua dipartita; per la sua tumulazione faccia il consueto che rileverà da
codeste anziane.
Le spedisco i denari per le maestre,
colle relative ricevute, in cui naturalmente non è compresa la defunta, quando
che al caso la ratina d’arretrato costituirebbe un diritto degli eredi.
Ho domandato spiegazione sul campione
della carta grande trasmessami, per regolarmi nel quantitativo della provvista,
anziché per minuziare; infatti essendo quella carta relativa ai saggi, ne ho
ordinato cento fogli, anziché una risma.
Spero di ricevere i documenti della
Giuriati,3 e per dimostrarle quanto mi sta a cuore la di
Lei raccomandazione stilerò intanto la lettera di nomina lasciando in bianco il
nome di battesimo; così la Giuriati dovrà specialmente alla di Lei premura, ed
alla fervida raccomandazione di un certo Signor Marini, impiegato con mio
figlio, se spuntò il collocamento della figlia, in confronto di tante altre
ricorrenti.
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Ebbi ieri sera colla
Consorte il Direttore4 ad un concerto di musica, ed in quell’occasione
vide i giuochi del trottolo e del bigliardino che consimili ordinai per le
Zitelle, e gli piacquero sì tanto, che conta di averne una
muta per la campagna.
Spero che quel benedetto Biasi5 compirà alfine anche quei giuochi.
Ho il piacere come al solito di
salutarla distintamente
di
Lei Dev. Servitore
Zuccoli
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