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3. Pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto.
Il 7 giugno Madre Rachele e la Sanfermo
partirono da Roma. Passando per Foligno, si recarono ad Assisi, ove visitarono
la Porziuncola e i santuari della città.43 Al ritorno, giunte a Foligno, la Sanfermo ebbe
uno svenimento, che durò quasi due ore.44
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L’indomani, stava meglio,
ma non ancora bene, tuttavia proseguirono per Macerata. Ivi il malore si ripeté
in forma più grave, sì da far credere vicina la morte.45
Si trattò di un « coma ». Il medico Cesarini temette « una stasi nella testa » e prodigò ogni cura per fare riprendere la paziente, che rimase
tre giorni assopita.46
Grande fu l’afflizione di Madre
Rachele per il timore di perdere la cara consorella; la preoccupazione
l’accompagnò per il resto del viaggio.47
Le suore di Macerata accolsero le
ospiti con grande carità, e Madre Rachele ne rimase « contenta ed edificata ».48 Da Venezia scriverà: « Mie carissime, vorrei poter loro mostrare il mio cuore, che
troverebbero in esso scolpita l’affezione, unitamente alla più viva gratitudine
per le tante attenzioni usateci nei pochi giorni che stettimo tra loro. Io non
le scorderò giammai, e prego il buon Gesù largamente compensarle ».49
Non sappiamo quanti giorni durò la
sosta a Macerata. Appena le condizioni della Sanfermo lo permisero, il viaggio
proseguì per Loreto.50
Il 18 giugno Madre Rachele poté
appagare il suo vivo desiderio di visitare la Santa Casa. In essa pregò per le
persone care e per i benefattori.51
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