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2. Apertura della casa.
Ai primi di agosto, un sacerdote ed un
signore di Massa Lombarda visitarono l’Istituto di Venezia e restarono
contentissimi.24
Il 7 agosto Madre Rachele scrisse al
Foschini di differire al 24 settembre il viaggio a Venezia; avrebbe potuto così
assistere alla rinnovazione dei voti e, dopo, condurre a Massa Lombarda le
suore.25
Il 16 settembre lo pregò di non far
pernottare, durante il viaggio per Venezia, le due giovani presso le Suore
Dorotee di Padova, perché temeva di arrecare disturbo alle ex monache, ormai
anziane, con le quali le suore abitavano nel convento di S. Pietro. Il tragitto
da Padova a Venezia era brevissimo, potevano quindi proseguire.26
Oltre al motivo addotto, certamente
valido, Madre Rachele forse tenne anche conto dell’atteggiamento della
Melchiori in quel periodo.27
Il 24 settembre il patriarca Monico
si recò all’Istituto delle Dorotee per la visita pastorale. Durante la
celebrazione Eucaristica le suore rinnovarono i voti.
Alla cerimonia assistette anche don
Foschini. Il patriarca impartì una speciale benedizione alle suore Marianna
Roberti e M. Giuseppa Cominelli, che dovevano partire per Massa Lombarda, e le
raccomandò al Foschini.28
Dal carteggio risulta che egli
ripartì con le due suore nella - 352 -
giornata del 25 settembre o al più
tardi la mattina del 26. Madre Rachele, infatti, il 25 scrisse al Farina: « partiranno »;29 e il 26, al Foschini: « Sentirò volentieri come hanno fatto il loro
viaggio, che spero sia stato buono ».30
Diede alle due suore una coroncina
ed un piccolo crocifisso per la famiglia del viceconsole britannico in Ferrara,
Guglielmo Macalister,31 e
una lettera per don Giuseppe Monari, priore della parrocchia della Maddalena di
Bologna.32
La consegna non avvenne, forse
perché non fu possibile la sosta a Ferrara e il viaggio proseguì senza passare
per Bologna. Già il 26 settembre Madre Rachele assicurò il
Foschini: « Le due aspiranti
Maria e Rosa stanno bene; desse fanno le giudiziose, superandosi abbastanza ».
Aggiungeva: « Mi lusingo che le nostre pure guarderanno Dio
con fede, affine di vincersi, e con ilarità operare nella vigna preparatagli da
Lui stesso ».33
Don Foschini riferisce che giunse
con le suore a Massa Lombarda la sera del 28 settembre.34 Il 27 ottobre 1844 in - 353 -
Massa Lombarda
e nei paesi vicini fu affisso un « Avviso »,
per informare la popolazione che le Suore Dorotee il 20 novembre avrebbero
iniziato nel « Conservatorio
delle Putte di San Carlo » una
scuola per 20 fanciulle dai sei agli undici anni. Si rendeva anche noto il
regolamento.35
Madre Rachele cominciò a seguire la
formazione della Bandoli e della Pirazzini. Il 30
ottobre informò don Luca: « lasciami sperare quella ch’erami lusingata in Massa Lombarda; la
seconda fa quanto può, ma non è da comparare alla prima ».36
La Pirazzini fin dall’arrivo a
Venezia cominciò a star male. Col passare dei giorni deperiva sempre più ed
appariva triste. Madre Rachele si diede premura di farla curare e la confortò,
perché non si scoraggiasse.
Apprese, poi, che la giovane aveva
manifestato ad una compagna di non sentirsi chiamata alla vita religiosa. Vide
pertanto confermati i dubbi, che aveva avuti riguardo alla giovane fin dal
primo incontro.37
Pregò, quindi, il Foschini di
mandare a riprenderla, sostituendola con un altro soggetto idoneo. Nel caso che
non - 354 -
l’avesse, ella avrebbe
cercato di provvedere diversamente.38 Il Foschini insistette perché la giovane
restasse a Venezia e suggerì dei farmaci.
Madre Rachele apprezzò la sua
carità, ma gli confermò che la stessa Pirazzini aveva dichiarato di non avere
la vocazione: « Per attenerci
adunque alla volontà di Dio manifestata, benché impropriamente dalla stessa,
debbo cercare che da qui ella parta, e sarammi caro quanto più presto potrà
[...].
Non tutti siamo chiamati allo stato
religioso, e la chiamata è un dono, del quale credo la creatura non saprà mai
abbastanza ringraziare Iddio e conoscerne, finché è quaggiù, il pregio [...].
Bramo che scrivano le figlie, che
dovrebbero già questo aver fatto.
Godo del buon incominciamento, e
prego il buon Gesù concedere loro lo spirito di zelo e di fortezza dalla carità
ordinato, acciò possano santificare se stesse, cooperando alla salvezza altrui ».39
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