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Capitolo XVI. MADRE RACHELE PRIMA ASSISTENTE
DELLA MADRE SANFERMO.
Erano ormai trascorsi otto anni
dalla fondazione dell’Istituto e sei dal riconoscimento della casa di Venezia
come centrale.
In quegli anni Madre Rachele era stata
più volte riconfermata nell’ufficio di superiora, nonostante le sue insistenze
per esserne esonerata.
Non si era ritenuto opportuno
procedere prima a una sostituzione, perché l’Istituto era agli inizi, e i
soggetti non ancora perfettamente formati. Quando esso si fu alquanto
consolidato, il patriarca Monico « poté aderire che una nuova Superiora venisse eletta » secondo le Regole,1 tanto più che un cambiamento appariva utile
alla malferma salute di Madre Rachele, logorata dall’intenso lavoro di otto
anni.
La sostituzione fu perorata presso
il patriarca Monico da don Luca, che era presente al capitolo. Egli fu mosso a
compassione dalle condizioni di salute di Madre Rachele.2
La successione si presentava
difficoltosa, data la spiccata personalità della Madre, che era riuscita a
realizzare il pensiero di don Luca e ad assicurare, in pochi anni, lo sviluppo
del nascente Istituto.
Inoltre, la comunità avrebbe
desiderato che ella continuasse - 366 -
in tale compito, benché avesse già
terminato due trienni.3
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