Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText
Vincenzo Carbone
Una contemplativa nella vita attiva. M. Rachele Guardini

IntraText CT - Lettura del testo

  • Volume I. LA VITA E L’OPERA.
    • Capitolo XVI. MADRE RACHELE PRIMA ASSISTENTE DELLA MADRE SANFERMO.
      • 2. Sua malattia.
Precedente - Successivo

Clicca qui per nascondere i link alle concordanze

- 369 -


2. Sua malattia.

Alla fine di ottobre del 1846, una forte gastrite con infiammazione del fegato e della milza colpì Madre Rachele, costringendola a letto per molti giorni.

Si temette per la sua vita, perché all’inizio ogni rimedio si dimostrava inefficace. Ella dice: « Credetti venuta per me l’ora di lasciare l’esilio ».12 La Sanfermo osserva: « quasi ci ha fatto dubitare di sua guarigione ».13

Madre Rachele sopportò la malattia con animo forte e sereno, edificando le consorelle. Ne abbiamo la testimonianza nelle lettere, con le quali la Sanfermo informava don Luca e le suore di altre case.

A don Luca scrive: « La pazienza della medesima, con cui tollera la sua malattia, a tutte noi motivo di prender buon esempio, e si chiamerebbe ben contenta di essere chiamata dal buon Gesù ».14

Anche nei momenti più acuti del male Madre Rachele non si mostrò turbata. La Sanfermo rileva: « Si trova alquanto abbattuta, tuttavia ella gode ed è contenta e lieta, quasi godesse buona salute »; « fu sempre lieta, contenta e rassegnata ».15


- 370 -


Il 13 novembre la stessa Sanfermo comunicava a Irene Guardini: « L’ottima di Lei sorella si trova da giorni in letto […] però adesso sta un po’ meglio; la saluta amorosamente così con me le raccomanda tenersi sempre stretta alla Divina Volontà in tutte le cose, e questo è quel mezzo che ci fa vivere contenti anche in mezzo alle molte tribolazioni di questa vita ».16

Mentre era ancora a letto, Madre Rachele fece dire a suor Vincenza Baroldi a Padova di mandarle gli appunti delle riunioni della Pia Opera, perché appena ristabilitasi le avrebbe steso i verbali.17

Pur avendo desiderato di passare all’altra vita, superata la crisi, Madre Rachele, uniformandosi alla divina volontà che le aveva conservato l’esistenza, si disse « contenta di faticare ancora per la gloria di Dio, e voglio sia proprio alla maggior sua gloria ».18 Era questa l’aspirazione di tutta la sua vita!

La ripresa delle forze fu lenta. Il 22 dicembre, la Sanfermo informò don Luca che Madre Rachele, pur essendosi ristabilita, doveva però ancora riguardarsi « per la stagione così fredda », e chiedeva preghiere, perché « la Madre Assistente abbia da goderne ferma salute, onde possa adoperarsi vieppiù per la maggior di Lui gloria ».19

Di fatto, Madre Rachele si ammalò di nuovo, con febbre, tosse ed altri incomodi.20 La Sanfermo annota: « Il Signore


- 371 -


vuole santa la nostra Madre Assistente colla prova delle malattie »;21 « Colla infermità vien provata la virtù della Madre Assistente ».22

L’organismo debilitato reagiva poco alle cure.23 Le fu motivo di gioia una lettera di don Luca, che le comunicava l’ingresso (10 gennaio 1847) di sua sorella Marietta tra le Ancelle della Carità di Brescia.24

Per tutta la stagione invernale si protrasse il suo malessere. Ce ne informano le lettere della Sanfermo.25

Intanto, arrestata dalla malattia la sua intensa attività, riemerse forte in lei il desiderio della vita contemplativa nella clausura. Il « voto di stabilità », emesso su consiglio di mons. Balbi, doveva durare fino a quando l’Istituto non avesse avuto una nuova superiora.

Si presentò, quindi, il problema di coscienza quale fosse la volontà di Dio su di lei, e lo confidò a mons. Balbi. Questi


- 372 -


le disse di pregare: al termine della quaresima le avrebbe dato la risposta.

La Sanfermo, preoccupata, all’inizio di marzo ne informò don Luca, pur sapendo di arrecargli dispiacere.26 Poi, alla fine dello stesso mese, gli scrisse: « Riguardo l’assistente non posso dirla disturbata perché soffre in pace anzi con molta pazienza ogni cosa, ma temo assai della risposta che aspetta, perché non è nuovo il suo pensiero, ma conserva quello che ha sacrificato per obbedienza fino dalla sua venuta in Venezia ».27

La Sanfermo temeva di perdere il suo valido aiuto; ma l’ubbidienza ancora una volta fece superare a Madre Rachele ogni perplessità.

Col ritorno della buona stagione le sue condizioni di salute migliorarono.28 Il 3 aprile ella stessa comunicò alla Olivieri: « la mia [salutepure in questo momento è sufficiente ».29

Appena recuperò alquanto le forze, riprese con solerzia ogni attività, specialmente quella della Pia Opera, che era per lei la ragion d’essere dorotea. La Sanfermo, contenta, ne informò don Luca, sicura di fargli piacere.30


- 373 -


I mali non erano del tutto scomparsi, però Madre Rachele li portava con grande forza d’animo, senza diminuire il lavoro.31

Il 31 agosto 1847 fu a Calcinate e a Cortenuova.32 Risulta anche che, nel settembre di quell’anno, fu a Bergamo e a Brescia.33 Forse trascorse alcuni giorni di riposo insieme con la Marini che, per ragioni di salute, restò un periodo a Calcinate.34

 

 




12 Lett. del 24-11-1846 al Farina (n. 1110).



13 Lett. del 17-11-1846 alle suore di Massa Lombarda, ASDR.



14 Lett. dell’11-11-1846, ASDR.



15 Lett. dell’11-11-1846 a suor Vincenza Baroldi (Padova); lett. del 17-11-1846 alle suore di Massa Lombarda, ASDR.



16 ASDR.



17 Cf. lett. dell’11-11-1846 della Sanfermo alla Baroldi, ASDR.



18 Lett. n. 1110.



19 ASDR.



20 Il 16-1-1847 la Sanfermo scrive a suor Annunciata Cocchetti: « Non ho la consolazione di significarvi buone notizie della Madre Assistente, perché ancora trovasi in letto »: ASDR.



21 Lett. del 18-1-1847 (doc. n. 187).



22 Lett. del 22-1-1847 a suor Giovanna Laffranchi (Cemmo), ASDR.



23 Cf. lett. del 21-1-1847 della Sanfermo alla Cocchetti, ASDR. Due giorni dopo, la stessa scrive a don Luca: « Trovasi ancora in letto con tosse insistente e polso variamente febbrile. Le vien prestata costante e forte cura di più emissioni di sangue, applicazione di mignatte rinfrescanti ed altro che bensì le giova, ma momentaneamente, per cui ora se la passa sufficientemente bene ed ora sta soffrendo »: doc. n. 189.



24 Cf. doc. n. 189.



25 « Il R.mo  Monsignor e la Madre Assistente, la quale vi saluta cordialmente, non avvantaggiano che poco in salute, perché anime care al buon Gesù, le prova colle infermità corporali »: lett. del 26-2-1847 a suor Cherubina Padovan; « Vi riverisce anche la Madre Assistente, che ancora è in letto »: lett. del 3-3-1847 a don Francesco Sanfermo, ASDR; « La poverina ancora guarda il letto e sta soffrendo con molta pazienza »: lett. del 4-3-1847 a don Luca (doc. n. 195).



26 Cf. lett. del 4-3-1847 (doc. n. 195).



27 Lett. del 31-3-1847, ASDR.



28 Cf. le lett. della Sanfermo a suor Cecilia Nicolodi e Marianna Roberti (22-3-1847); a suor Vincenza Baroldi (23-3-1847), ASDR. Il 2-4-1847 la Sanfermo scriveva a suor Illuminata Alberti a Cemmo: « Le mie notizie [...] sono ottime, e sufficienti sono pure quelle della Madre Assistente »: ASDR.



29 Lett. n. 1114.



30 « La Madre Assistente approfitta della sufficiente sua salute per bene della Pia Opera e spero che vedremo regolate un poco le Parrocchie »: lett. del 16-6-1847, ASDR; « Il buon Gesù mi compensa nel vedere la Madre Assistente di buona salute instancabile in ogni cosa, riordina la Pia Opera che fa proprio consolazione »: lett. del 28-7-1847, ASDR.



31 « La Madre Assistente che tanto vi saluta gode salute, non posso però dirvi che sia senza dolori, ma soffre contenta, stando in piedi »: lett. del 6-8-1847 della Sanfermo alla Cocchetti, ASDR.



32 «Oggi furono qui [Cortenuova] a pranzo D. Luca, la Superiora delle Dorotee in Venezia Sig. Guardini, la Suora Dorotea Giustina, la Sig. Marina Marini, e la Nip.e Angelina»: «Diario di Matteo Passi / dal 25 agosto 1836 sino al [1871]», ms., p. 43, APV.



33 Cf. lett. n. 1116.



34 Cf. le lettere di don Marco e don Luca, in P. Guerrini, Le Dorotee di Brescia, cit., nn. 106-112, pp. 122-126.






Precedente - Successivo

Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText

IntraText® (V89) Copyright 1996-2007 EuloTech SRL