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Viva il Cuor di
Gesù! Viva il Cuor di Maria!
Eminenza Reverendis.ma,1
Questa mattina intesi dal caritativo nostro Confessore2 la venuta dell’Eminenza V.ra
Rev.ma, del che ne godiamo assai, avendo nel tempo stesso
sentito del miglioramento di sua salute; ne ringraziamo il Signore e lo
preghiamo a sempre più fortificargliela a suo vantaggio ed a spirituale bene di
tante anime, che abbisognano della paterna di Lei assistenza.
Mi fo dovere partecipargli aver avuto una visita improvvisa dello zelante
nostro Fondatore3 il quale incombenzommi di
presentarlo a V.ra Eminenza Rev.ma
umilis.mo, e restò molto contento ed ammirò l’opera del
Signore,4 che si
manifesta in questa riformazione.
Ella vede quanto difficile sia il distruggere una Casa senza schiamazzo;
qui si va facendo questo, con persuasione di chi la possiede.5
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Tutte queste buone
Vergini, arbitre nella propria volontà, ne usavano di questa a loro
piacere.6 Ora le
nuove Regole esigono sommessione alla più infima, ed annegazione della propria
opinione;7 e tutte, tutte, quantunque
il nemico dia loro grandi assalti, pure si assoggettano con somma docilità; ed
io stupita vo ripetendo che il Signore vuole mostrare l’opera sua, con l’avere
incaricato di questa la più indegna; e lo prego concedermi la grazia di sempre
ricordarmi chi sono, per non trattenere la mano di Dio a continuare le sue
benedizioni sopra questo Istituto.
Presentemente non assunsi che la Parrocchia di S. Nicola di Tolentino,
non avendo soggetti per esporre; non vi è che la sola Maria Rosa Sanfermo che
mostri di avere lo spirito dell’Istituto.8 Spero però che tra non molto si potranno ricevere
quelle Parrocchie, che attualmente sono nella disposizione di avere quest’opera
i R.di Parroci, e sono i seguenti: di S.
Marco,9 di S.
Pantaleone,10 di
S. Cassano,11 di
S. Polo12 e dei Carmini.13
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Il Sig. Console
Pontificio14 offrì un Oratorio ed un
appartamento, senza interesse, che accettai: il primo, per una ricreazione
festiva; e l’altro potrà servire ad una Scuola a - 33 -
gratis, onde facilitare il mezzo di togliere dalle strade le
fanciulle, ma anche per questo è necessario tempo e l’opera.15
Lascio per non abusare della sua bontà, e prostrata ai suoi piedi con
tutte le mie figlie La prego della carità di benedirci.
Baciandogli rispettosamente il Sacro Anello, ho l’onore dirmi
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Serva ed indegna Figlia
Suor Maria Rachele Guardini
Maestra
delle Novizie nell’Istituto di S.ta Dorotea
Venezia li 18 7bre 1838
A Sua Eminenza Reverendissima
Il
Reverendissimo Patriarca
Venezia
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