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Viva il Cuor di Gesù
e di Maria!
Stimatis.ma Sig.ra
e Benignis.ma Madre,1
Quantunque io sia a scriverle tarda, pure io la ricordo e faccio più
volte ricordare al Signore da queste sue caris.me Figlie,
nonché dalle giovanette, qui rinchiuse per ricevere l’educazione.
Dal molto R.do Sig. Direttore2
intenderà come, grazie al Signore, van migliorando le cose, ma io le confesso
che molto mi costano, perché inesperta e priva di quelle qualità necessarie per
dirigere una Comunità,3
non solo numerosa e giovanile, ma anche di avanzata età;4
nei miei timori vo chiedendo al Signore aiuto, e le dico con semplicità ch’io
conosco la mia insufficienza, ma che io non cercai carica, anzi la ripugnai.
Troppo fortunata io sarei, se fossi semplice Suora, perché dolce per me sarebbe
l’obbedire, ma giacché i Superiori insistono ch’io obbedisca comandando, invito
il caro Gesù a parlare quando io parlo, ed a muovere la mente ed il cuore di
chi m’ascolta acciò non abbiano queste buone anime, per la mia mala direzione,
ad interrompere il loro cammino della perfezione.5
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Io spero che la di
Lei sorella6 si troverà bene, del che ne
godo assai; così spero anche delle mie Sorelle, nonché delle ragazze. Mi faccia
la carità raccomandare a loro, ed a Lei pure tanto raccomando la mia Irene che
incerta sono se vive ancora,7 così la prego di non dimenticarsi la povera anima mia.
La prego ringraziare il Signore che mi visita in questo mondo, nella
speranza che, per i suoi infiniti meriti, mi concederà di glorificarlo con
questo mezzo per tutta l’eternità.
Le bacio rispettosa la mano unitamente a queste sue care figlie che
godranno, quando potranno farlo personalmente,8 ed ho l’onore dirmi
Umilis.ma
Obb.ma Affezionatis.ma
Serva
ed indegna Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Venezia li 4 xbre [1838]
Alla Stimatis.ma Signora
La
Sig.ra Redenta Olivieri
S.R.
Mani
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