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Vìva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Dilettissima Sorella,1
Prima d’ora avrei risposto alla
carissima vostra lettera, dalla quale ho compreso il desiderio vostro di vedere
effettuato l’Istituto delle Suore. Tardai a riscontrarvi onde intendere dal
Sig. Co. D. Luca come si poteva fare per ispedirvi le Regole.
Egli m’impose dirvi che ha mandato un
ristretto di queste a Monsignore Generale di costì;2 dunque, se bramate averle, chiedetegliele per
mezzo del R.do D. Antonio Ferrari,3
al quale favorirete presentarmi umilissima.
Riguardo il mezzo qui di sussistenza
è tenere Educandato ed i lavori, nonché l’avere dei Benefattori.
Per misericordia del Signore le cose
continuano a progredir bene; di modo ch’io sono meravigliata, vedendo come il
Signore nel poco ch’io opero ne faccia sortire il molto.4
Ringraziatelo voi, mia cara, per me e fatelo pregare, acciò tenga - 94 -
sempre
fisso l’occhio in Lui altrimenti caderò, ed oh di quanto danno sarei a
quest’Opera se cadessi! Allora sì che si avvererebbe ciò che dice Gesù Cristo
nel Santo Vangelo, cioè che meglio sarebbe ch’io mi fossi gettata in mare,
piuttosto che essere di scandalo alle mie Figlie.
Presentatemi umilissima al
R.do Padre Angeli5
ed a D. Luigi Pannoncini,6 non omettendo tutti di vostra famiglia e chi
credete voi, pregandoli tutti di raccomandarmi al Signore.
In avvenire farò il possibile di
scrivervi. Godo che abbiate introdotta l’adorazione anche a Telve. Quando avete
occasione di vedere quella giovane, ditele che vi sono anche delle parziali
Indulgenze per chi medita e per chi insegna a ciò fare. Pregatela di
presentarmi umilissima al Sig. Parroco di colà e mi raccomandi al Signore. Vi
lascio mia cara nei Cuori di Gesù e di Maria
Vostra
Aff.ma Sorella nel Signore
Suor
Maria Rachele Guardini
Venezia li 7 Febbraio 1839
Alla Stimatissima Signora
La Sig.ra Giovanna Larcher –
Trento
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