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ASDR, reg. I [p. 5]. Suor M. Agostina (Angela),
nativa di Albissola Superiore (Savona), fece parte del primo gruppo delle
Figlie di N.S. della Misericordia. Il 21-10-1837 vestì
l’abito religioso con sua sorella Domenica (suor M. Giovanna), sua cugina
Benedetta Rossello (suor M. Giuseppa) e Paola Barla (suor M. Teresa). Emise la
professione perpetua il 2-8-1839. Fu la prima superiora dell’Istituto, nominata
da mons. Agostino De Mari, vescovo di Savona, perché era la più anziana e la
più adatta per la sua prudenza e bontà: cf. «Relazione della fondazione del
Conservatorio delle Figlie della Misericordia e di S. Giovanni Battista, 10 di
Agosto 1837», ms., p. 3, AFDM. Il testo è riprodotto in Autografi di Santa Maria Giuseppa Rossello, Genova-Sampierdarena
1972, pp. 9-16; 53-56.
Resse l’Istituto per tre anni.
Nel 1840 fu eletta superiora suor M. Giuseppa Rossello. La Pescio rimase come
vicaria. Dopo qualche anno trascorso a Varazze, fu richiamata a Savona, per
l’infermità della Rossello. Alla morte di suor M. Giovanna, che sostituiva la
Rossello, il governo della comunità venne affidato a suor Agostina. Fu anche
maestra delle novizie. Alla sua morte (12-7-1850), la Rossello ne scrisse
l’elogio, esaltandone le virtù: cf. «Relazione della fondazione», cit.; «Libro
delle Sorelle della Misericordia», ms.; «Per una storia della prima Comunità di
F.D.M.», dt. in coll., ff. 1-4, AFDM.
2 Non si accenna ad un
precedente rapporto di amicizia. Si conobbero attraverso don Luca che, in
questo caso come in altri, mise in contatto persone vicine spiritualmente e
unite dall’impegno apostolico. La lettera porta la stessa data di quella alla
Frassinetti (cf. lett. n. 33), che la Guardini scrisse per suggerimento di don
Luca, il quale allora si trovava a Venezia e, due mesi prima, era stato a
Savona per l’aggregazione della Pia Opera all’Istituto delle Figlie di
N.S. della Misericordia: cf. lett. n. 17.
3 Don Luca: cf. lett.
n. 29; doc. n. 18.
4 Le Figlie di
N.S. della Misericordia sono dette «Suore di S. Dorotea»
per i legami con la Pia Opera. Mons. De Mari, preoccupato dell immoralità e
dell’ignoranza della gioventù, eresse in Savona (1835) una Compagnia di signore
(«Consorelle della Pia Opera sotto il titolo di N.S.
Addolorata e del le SS. Vergini e
Martiri Filomena e Doroteao) per l’educazione cristiana delle fanciulle povere:
cf. De Mari, lett. 9-1-1836, al P. Segretario di Stato / Interni, ACVS; Id.,
Attestato per la Pia Opera di S. Dorotea in Savona, 12-5-1840, ACIVCSVA; M.L. Romanisio, Per una storia religiosa della diocesi di Savona nell’età della
restaurazione (1815-1848), Tesi di laurea, Ist. Univ. Paregg. di Magistero
«Maria SS. Assunta», Roma 1976-1977, dt., pp. 274 ss.
Mons. De Mari, convintosi poi della necessità di un’istituzione
per il suddetto scopo, ne promosse la realizzazione, per la quale si offrì
Benedetta Rossello, seguita da altre tre giovani (cf. nota 1). Fu così fondato
(10-81837) l’Istituto delle Figlie di N.S. della
Misericordia: cf. Romanisio,
cit., pp. 279 ss.; P. Calliara, Figlie di Nostra Signora della Misericordia,
in Dizionario degli Istituti di
perfezione, vol. III, Roma 1976, coll. 1650-1652; Id., Maria Giuseppa Rossello, ibid., vol. V, Roma 1978, coll. 952-953.
Il 10-4-1838 don Luca da Genova scrive al Farina: «Sono
stato nella passata 7mana a Savona e là vi ho trovato il medesimo instituto
promosso da Monsig. Vescovo senza saper niente né di Vicenza, né di Genova, è
nato come il suo dalla Pia Opera. Non si vede la mano di Dio nella combinazione
di tante volontà? Il Signore compia i suoi disegni e non mettiamo ostacoli
colla mancanza di confidenza»: ASDV, I. 76.
Don Luca il 12-12-1838 aggregò la Pia Opera all’Istituto
delle Figlie della Misericordia: cf. annotazione nel ms. « Scopo dell’Istituto
di S. Dorotea», AFDM. La parte introduttiva del ms. riproduce il pensiero di
don Luca sulla necessità di appoggiare la Pia Opera a un Istituto di suore, per
assicurarne la conservazione dello spirito e la diffusione. Il testo è identico
a quello delle Regole dell’Instituto
delle Suore Maestre di Santa Dorotea, Venezia 1840, cit., pp. 5-6. Nella
parte dispositiva del ms. si danno 12 Norme, da aggiungersi alle Regole delle
Figlie della Misericordia, e 4 Avvertimenti «pel buon andamento della Pia
Opera». Anche questa parte corrisponde sostanzialmente – alcune volte
letteralmente – al testo delle Regole del
1840, pp. 39-40.
Circa lo sviluppo della Pia Opera a Savona cf. Ia
lettera di don Luca al Farina, 19-12-1838: doc. n. 14.
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