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Viva il
Cuor di Gesù e di Maria!
Molto R.do Padre,1
Eccomi a prontamente eseguire la di Lei
volontà, facendole così esercitare la carità in leggere ogni settimana una
qualche mia.
Il giorno 26 ho cominciato ad alzarmi
un poco ed oggi sono stata per la prima volta a visitare il Sacramentato Gesù
nella nostra Cappella.
La febbre mi lasciò da vari giorni,
ma lo sconcerto di stomaco e l’affanno mi sussistono, benché abbia usato molti
rimedi. Mi fecero prendere anche un emetico, ed altra emissione di sangue mi
fecero ma senza frutto.
Oggi ho fatto accompagnare
all’ospitale quella giovane2
del fungo acciò sia colà curata. Le ho promesso che, se il Signore la conserva
in vita, la riceverò novellamente nell’Istituto, quand’anche non fosse capace
di far niente, attesoché questa povera figlia non ha genitori.
I Professori pongono grande ostacolo all’esito,
trovandole l’osso della mascella divenuto tutto carie per la corruzione.
Abbiamo ottenuto dal Segretario dell’ospitale di poterla tenere pulita colla
propria biancheria; ed anche ci concesse di visitarla tutti i giorni; le
accordò pure stanza sola. Anche in questo veggo un tratto della Divina
Provvidenza.
Lei faccia la carità di pregare e far
pregare, acciò il Signore disponga tutto ciò ch’è meglio per l’anima di questa
giovane.
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L’altro giorno, ho ricevuto a letto la visita
della Sig.ra Contessa Conti3
di Vicenza; la stessa mi ha raccomandato di tanto riverirla.
Ho ricevuto le sue lettere, che con
tanta carità furono scritte. Sì, caro Padre, Dio solo è il mio conforto, perché
pei meriti suoi spero di giungere a possederlo per sempre, però m’addolora
vedendolo con tanta ingratitudine così maltrattato, ed in particolare dalle
persone che più largamente ha beneficato. Preghi, per carità, acciò mi conceda
la grazia di esserle in avvenire fedele.
Ella, caro Padre, mi comanda di
sottoscrivermi figlia, senza porre indegna, ed io così farò; ma non so poi,
senza impressione, leggere che il Padre si abbia a dichiarare servo.
Le bacio rispettosamente la sacra
mano e la prego di tutte benedirci
Umilis.ma
Dev.ma Obb.ma Serva e Figlia
Suor
Maria Rachele Guardini
Venezia li 28 Febbraio 1839
Al Molto Reverendo Signore
Il Molto R.do Sig. D. Luca
Passi
Ancona
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